In questi giorni i telegiornali hanno parlato del senzatetto che sabato 3 settembre a Roma ha sfregiato la Fontana del Moro di piazza Navona e qualche ora dopo ha lanciato un sanpietrino contro quella di Trevi. Tutti i telegiornali hanno mandato in onda le immagini riprese dalle telecamere di sicurezza che "immortalavano" le gesta del vandalo.

Tutti hanno condannato l'oltraggio arrecato al nostro patrimonio artistico, ma pochi hanno sottolineato un elemento che rende ancora più grave il gesto. L'indifferenza dei passanti, e non erano pochi, che non si sono affatto preoccupati di fermare la mano che impugnava il sasso che ha frantumato uno dei quattro mascheroni del monumento o quantomeno di chiamare la polizia. Rendendosi così complici morali di un atto sciagurato. Se grave appare infatti il gesto sconsiderato di una persona non del tutto in possesso delle proprie facoltà mentali, altrettanto grave, se non di più, è l'atteggiamento di chi ha tirato dritto.

Lo stesso atteggiamento, la stessa indifferenza e menefreghismo nei confronti del mondo circostante che vediamo ogni giorno nelle nostre città, applicate agli uomini e agli animali, ma che risulta quanto mai colpevole quando è indirizzato a un patrimonio artistico che tutto il mondo ci invidia. Un patrimonio che spesso ignoriamo, trascuriamo, dimentichiamo, non tuteliamo. In questo siamo tutti colpevoli.

Ecco da Youtube il filmato delle telecamere di sorveglianza: