Il "Giretto d’Italia" si è concluso e Piacenza veste per il terzo anno consecutivo la maglia rosa dell’ambiente e della mobilità urbana sostenibile. Sì, avete letto bene: il “giretto”. Perché di questo si tratta, un campionato nazionale della ciclabilità urbana che mette sotto la lente di Legambiente e altre associazioni “velo green” (CNH Industrial, Euromobility e VeloLove) l’affezione dei cittadini agli spostamenti casa-lavoro su due ruote.
Il 19 settembre in 24 città italiane sono stati attivati per due ore, nella fascia oraria 6-10, dei check-point posizionati sugli snodi nevralgici centro-periferia, in prossimità di scuole e aziende. In totale, sono passati dai varchi 35.461 lavoratori o studenti che hanno utilizzato la bici per i loro spostamenti casa-lavoro o casa-scuola.
Sul podio del “giretto”, dietro i 4716 passaggi di biciclette in due ore,  quest’anno sono salite Padova con 4573 passaggi e Bolzano con 3900; mentre stupiscono in negativo le performance di Bologna (!) con 333 passaggi, Lecce (205), Genova (196) e Modena (125).
UN'ITALIA PRONTA A PEDALARE DI PIÙ
"Il successo dell’iniziativa - afferma Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente - racconta di un’Italia pronta a pedalare, come lo è nello spostarsi a piedi e con il trasporto pubblico quando l’auto diventa davvero l’opzione meno concorrenziale e dove c’è garanzia di sicurezza. Promuovere una modalità di spostamento più sana e più sostenibile e ripensare le città e le strade vuol dire non solo ridurre traffico e smog, ma anche creare le premesse per un concreto miglioramento della qualità della vita urbana".
Il rimando naturale è alla sensibilità crescente per la difesa dell’ambiente e il surriscaldamento globale, temi che hanno portato a manifestare milioni di persone in tutto il mondo durante i due Global Climate Strike dello scorso settembre. E infatti Zampetti sottolinea come "rendere sostenibile l’intero settore trasporti è la vera sfida della lotta ai cambiamenti climatici, visto anche l’impatto sempre più drammatico che questo settore ha in Italia".
Un punto di rilevamento a Piacenza / foto La Libertà
PIÙ BICI IN CITTÀ A PIACENZA, BOLZANO E FANO
Il Giretto è una utile quanto simbolica operazione di sensibilizzazione, ma si può in ogni caso dare risalto a un'altra analisi che mette in proporzione il numero di bici circolanti a quello degli abitanti residenti nelle città coinvolte, avendo come “finestra” sempre quelle due ore di monitoraggio dei flussi di bici. Piacenza resta sempre salda al primo posto (4,5 bici conteggiate ogni abitante), sale invece Bolzano (3,6), mentre Fano si piazza terza (3); a seguire Novara (2,4), Padova (2,2), Reggio Emilia (2,1) e Pesaro (1,6).
Da segnalare inoltre come Reggio Emilia abbia registrato il maggior numero di check-point installati per i monitoraggi (20) seguita da Novara (17) e Torino (16). FerraraNovara, Reggio Emilia e Piacenza sono invece le città in cui la maggioranza dei ciclisti coinvolti è tra gli studenti (Università e altre scuole), mentre a Padova gli spostamenti più ingenti sono stati nell’intorno dell’Ospedale.
PEDALARE PER VIVERE DUE ANNI IN PIÙ
Quest’anno la campagna della Settimana Europea della Mobilità ha puntato i riflettori sulla sicurezza del camminare e andare in bicicletta in città e sui vantaggi che può avere per la nostra salute, il nostro ambiente e le nostre tasche… “Le modalità di trasporto attivo sono prive di emissioni e aiutano a mantenere sani il nostro cuore e il nostro corpo – si legge sul rapporto dell’Ispra -  Anche le città che promuovono la marcia e il ciclismo ​​sono più attraenti, meno congestionate e consentono una migliore qualità della vita".
In termini di benefici per la salute individuali, gli studi dimostrano che i ciclisti vivono in media due anni in più rispetto ai non ciclisti e trascorrono il 15% in meno di giorni di lavoro per malattia, mentre 25 minuti di camminata veloce al giorno possono aggiungere fino a sette anni alla vostra vita. Pedalare è così una vera e propria medicina quotidiana.