Il grigio tenue delle abitazioni contadine rubate alla roccia e costruite nella pietra, il verde guerriero della vegetazione che prova a riprendere ciò che le è stato sottratto, insinuandosi tra crepe e fessure, alla ricerca di un difficile compromesso tra l'uomo e la natura, tra passato e presente. È questa l'anima profonda di Matera, che Pedro Cano racconta attraverso i quarantacinque acquerelli (due di grandi dimensioni) di “Matera”, la personale dell'artista spagnolo che verrà inaugurata allo Spazio Ducrot di Roma giovedì 14 novembre e che sarà aperta al pubblico fino al 16 gennaio.
 
La mostra, a cura dello storico dell’arte Fiorella Fiore e in collaborazione con Viaggi dell’Elefante, rappresenta il completamento di un percorso iniziato a settembre in Basilicata, con un seminario di pittura ad acqua tenuto a Matera da Pedro Cano che ha coinvolto venticinque allievi italiani e spagnoli, attraverso sessioni quotidiane svolte all'ombra dei Sassi. Il seminario si è concluso con la mostra nella città lucana delle opere del maestro spagnolo, esposte a Palazzo Lanfranchi.
 
Dal centro storico di Matera quindi, allo spazio Ducrot di Roma; la mostra “Matera” rappresenta un suggestivo passaggio simbolico tra la città lucana e la capitale, crocevia essenziale per l'elezione di Matera a Capitale della cultura 2019. La mostra infatti è anche un contributo da parte dell'artista alla promozione di una città a cui è legato profondamente dal 1970, tanto da averla definita: “un serbatoio di sorprese, un luogo in cui la natura e lo sforzo umano si sono uniti per creare un legame unico al mondo”.
 
Orari mostra: dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00, il sabato dalle 9.00 alle 13.00. Ingresso libero.