La Liguria ha iniziato presto a festeggiare la tappa inaugurale del Giro d’Italia 2015. A Carnevale c'era già in giro Mafalda intenta a pedalare. La bambina più scompigliata dei fumetti è stata la protagonista, vestita di petali rossi e ovviamente in sella, del carro che a marzo ha vinto l’edizione 2015 del Corso fiorito a Sanremo. Davanti a 50mila persona, Mafalda ha pedalato per la città che sabato accoglierà sul traguardo i velocisti della corsa rosa. Ma non si tratta solo di un arrivo di tappa, anche se la prima di quest'edizione. Per la prima volta nella storia del Giro un’intera tappa (a cronometro) si svolgerà su una pista ciclabile, quella ricavata sull’ex tracciato della ferrovia che costeggia il mare nel Ponente Ligure. Un occasione per festeggiare i ciclisti del Giro, ma anche per pedalare in tranquillità su di una ciclabile di certo panoramica e ben attrezzata.
DA FERROVIA A REGNO DI CICLISTI E PEDONI
Partenza da S. Lorenzo al Mare, arrivo dopo 17,6 chilometri a Sanremo, per la volata finale della prova cronometro a squadre. Siamo nel Parco costiero della Riviera dei fiori. Il percorso ciclo-pedonale lambisce 24 chilometri di litorale, attraversando S. Stefano al Mare, Riva Ligure e Arma di Taggia (la pista poi finisce a Ospedaletti, oltre Sanremo). Dal 1872 ai primi anni duemila, di lì passavano le locomotive. È stata la ferrovia più sognata dai villeggianti stranieri; sulle carrozze hanno viaggiato nobili inglesi, russi e tedeschi, attirati dal clima mite rivierasco, soprattutto d’inverno. Poi sono arrivati migliaia di turisti italiani, nei decenni del boom economico e delle agognate vacanze alla spiaggia. Infine la decisione di raddoppiare i binari, spostandoli più a monte. I lavori, però, sono tuttora in corso nel tratto S. Lorenzo-Andora.
SPORT, MARE E FOCACCIA
Per gli appassionati dei pedali, maggio regalerà un’occasione perfetta per un weekend di sport, cultura e gastronomia sulla ciclabile costiera del Ponente ligure. Le nuove stazioni ferroviarie sono un po’ scomode, soprattutto quella di Sanremo, bruttissima (somiglia purtroppo a un bunker di puro cemento) e lontana dal centro. Meglio allora la fermata di Taggia, che dista poco più di un chilometro dalla pista, mettendo in agenda una visita al bellissimo nucleo storico, il secondo più esteso in Liguria dopo Genova. Da non perdere il ponte medievale di 16 arcate sul torrente Argentina, il complesso monumentale di S. Domenico con la chiesa gotica e il convento, senza contare i numerosi portali scolpiti d’ardesia, le edicole votive e gli antichi palazzi.
I 24 CHILOMETRI DEL PERCORSO
Per chi arriva in auto (si può uscire dall’autostrada A10 a Imperia Ovest), i parcheggi più ampi, sempre segnalati lungo l’Aurelia, si trovano a S. Lorenzo, Arma di Taggia e Sanremo. Il consiglio è iniziare la pedalata proprio da S. Lorenzo (dove c'è la possibilità di noleggiare le bici), percorrendo senza fretta tutto l’itinerario, tra panorami che spaziano fino alla Francia, alcune gallerie - la più lunga, di circa un chilometro e mezzo, s’incontra all’inizio del percorso - numerose aree di sosta con fontanelle per rifornirsi d’acqua e cinque punti di ristoro ricavati nei caselli e nelle stazioni dismesse a bordo ferrovia. La pista è facile e pianeggiante, con doppio senso di marcia per i ciclisti e una zona riservata ai pedoni. Quindi spazio anche ad altre attività, dalla corsa ai pattini a rotelle, o semplicemente una bella camminata. I più avventurosi possono abbandonare la ciclabile in sella a una mountain-bike, puntando a uno dei moltissimi itinerari su sterrati o mulattiere che serpeggiano nell’entroterra.
Rimanendo sull’ex tracciato ferroviario si potranno ammirare vari borghi marinari, senza dimenticare un po’ di tintarella e un tuffo in mare da una delle tante spiaggette. Oppure puntare diretti su Sanremo. La centralissima via Matteotti è chiusa al traffico, ideale per una deviazione urbana fatta di negozi e per scattare la fotografia d’obbligo davanti al teatro Ariston. Magari ci sarà il tempo per una giocata al Casinò: c’è pure un concorso in sala slot abbinato al Giro d’Italia, con tre biciclette in palio. Da assaggiare assolutamente la sardenaira, una specie di focaccia condita con un sugo di pomodoro (crudo), aglio, capperi (meglio se conservati sotto sale) olive taggiasche, origano e sarde fresce. Sanremo voleva iscriversi al Guinness dei primati con un trancio di cento metri, ma l’idea è stata bocciata dall’organizzazione inglese che certifica i record mondiali (troppo simile alla pizza, hanno detto). Non curatevi del giudizio, perché una “focaccia” così buona e "piena" non la troverete altrove. E poi dopo tutto questo pedalare vi sarà venuta fame, no?