Quanti e quali segreti sul “popolo dalle lunghe barbe” ancora rimarranno tali dopo questa mostra-evento? A guardare le forze messe in campo sembra pochi. Ma occorre davvero vederla e rivederla questa maxi-esposizione sul popolo longobardo. Le premesse sono infatti “maestose” se contiamo addirittura tre sedi che si passeranno il testimone per comunicare i risultati di 15 anni di ricerche scientifiche.
La mostra prende il via il primo settembre nei Musei Civici del Castello Visconteo di Pavia, che si rimetterà idealmente i panni di capitale del “Regno Longobardorum”. Poi sarà la volta di Napoli (al Mann, dal 15 dicembre) e San Pietroburgo (all’Ermitage, da aprile 2018).
300 OPERE, PERLOPIU’ INEDITE
Da una attività meticolosa di indagine archeologica, epigrafica e storico-politica avvenuta su siti e necropoli datate nell’Alto Medioevo, con l’appoggio e la collaborazione del MIbact, si è arrivati a poter esporre oltre 300 opere. Più di 100 i musei e gli enti prestatori; oltre 50 gli studiosi coinvolti nelle ricerche. 32 i siti e i centri longobardi rappresentati in mostra, 58 i corredi funerari esposti integralmente, 17 i video originali e le installazioni multimediali (touch screen, oleogrammi, ricostruzioni 3D, ecc.); 4 le cripte longobarde pavesi, appartenenti a soggetti diversi, aperte per la prima volta al pubblico in un apposito itinerario; centinaia i materiali dei depositi del MANN vagliati dall’Università Suor Orsola Benincasa, per individuare e studiare per la prima volta i manufatti d’epoca altomedievale conservati nel museo napoletano.
 

 
LONGOBARDI, CONQUISTATORI O ANCHE MEDIATORI?
Il dubbio è ovviamente retorico. Ricostruendo le grandi sfide economiche e sociali affrontate dai  Longobardi e le relazioni del popolo barbaro con le civiltà mediterranee il profilo che si delinea è di una comunità sicuramente conquistatrice e guerriera, che non disdegnava, anzi alimentava la mediazione culturale in secoli di guerre e scontri. Il Ducato di Benevento, rimasto in vita come stato indipendente sin oltre la metà dell’XI secolo, non solo conservò memoria e retaggio del Regno di Pavia abbattuto da Carlo Magno nel 774, ma elaborò un proprio originale ruolo di trait d’union fra le culture mediterranee e l’Europa occidentale.
 
La mostra nasce con l’intento di aprire lo sguardo dalla metà del VI secolo, dalla presenza gotica in Italia alla fine del I millennio), approfondendo l’eredità del popolo longobardo che nel 568, guidato da Alboino, varca le Alpi Giulie e inizia la sua espansione sul suolo italiano: una terra divenuta crocevia strategico tra Occidente e Oriente, un tempo cuore dell'Impero Romano e ora sede della Cristianità, ponte tra Mediterraneo e Nord Europa.
 
Il PATROCINIO E IL CONTRIBUTO DEL TCI
A uno sforzo di ricerca e promozione culturale così intenso il Touring Club Italiano non poteva sottrarsi. Il Tci con passione ha dato il suo patrocinio alla grande mostra e grazie all’impegno del giovane Club di territorio di Pavia aggiungerà all’esposizione proposte ed eventi integrativi. (Ricordiamo che quest’anno la grande novità è l’impegno dei volontari di Aperti per Voi nell’apertura della chiesa pavese di San Pietro in Ciel d’Oro).
Club di Territorio e i volontari di Aperti per Voi, a partire dal weekend inaugurale della mostra fino all’ultimo weekend in terra pavese, accoglieranno i visitatori alla cripta longobarda della chiesa di S. Giovanni Domnarum. Mentre "è programmata per sabato 14 ottobre una vera e propria mostra alternativa. Si intitola infatti Contempora langobardorum - per fare seguito alle nostre tre precedenti Contempora basilica – sottolinea il console Tci di Pavia Sergio Ferrari -. Questa volta si terrà all'interno delle ultime sale del percorso della mostra principale e, anziché artisti pavesi dilettanti e semi-dilettanti  parteciperanno artisti pavesi di vaglio nazionale e oltre". La mostra nostra si chiuderà il 3 dicembre, contemporaneamente all’evento principale.
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INFORMAZIONI E MONDO TOURING
Longobardi. Un popolo che cambia la storia
1 settembre 2017 - 3 dicembre 2017
Pavia, Castello Visconteo
Orari: da martedì a domenica dalle 10 alle 18, lunedì dalle 10 alle 13 (solo per gruppi con visita guidata organizzata dai Musei. Per informazioni è possibile scrivere a museicivici@comune.pv.it). La biglietteria cessa 45 minuti prima dell’orario di chiusura della mostra. Ultimo ingresso per i gruppi prenotati: ore 16.40.
Prenotazioni e informazioni: tel. 03821990037 (Lun-Ven 8.30 - 18 e Sab 9-13) 
Prezzi: intero: 12 euro; ridotto: 8 euro. Il prezzo ridotto viene applicato anche ai soci TCI.
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