Oggi, 22 marzo, è la Giornata mondiale dell'acqua. Una ricorrenza istituita dall'Onu nel 1992 e prevista all'interno delle direttive dell'agenda 21, in cui gli Stati sono invitati alla promozione dell'acqua come fonte di vita. Anche organizzazioni non governative, enti, associazioni utilizzano questo momento per sensibilizzare l'attenzione del pubblico sui problemi legati all'acqua. 

Non possiamo che associarci a questo invito. E lo facciamo raccontandovi quanto abbiamo e avete fatto per la campagna a difesa delle acque interne europee, che anche il Touring ha promosso negli scorsi mesi su questo sito. Ricordate? Vi avevamo chiesto di dare il vostro sostegno per difendere la "Direttiva acque" europea, l'importante legislazione comunitaria sulle acque interne. Ebbene: alla data di scadenza della petizione, l'11 marzo, sono stati circa 376mila i cittadini europei che hanno chiesto alla Commissione Europea (CE) di non cambiare la Direttiva, fondamentale per assicurare che siano tutelati i fiumi, i laghi e le zone umide d’Europa e per riportarli in buona salute. Un grande successo: la consultazione pubblica è stata una delle più partecipate nella storia dell’Unione Europea. Grazie a tutti coloro che hanno partecipato!
 
Che cosa faremo adesso, forti del vostro sostegno? Le coalizioni europea e italiana #Protect Water, che hanno promosso la mobilitazione dei cittadini ottenendo questo importante risultato, chiedono a questo punto che la Direttiva sia pienamente applicata, a cominciare dall’Italia. Con il 60% delle acque europee in stato critico, è necessaria un’azione immediata degli Stati Membri dell’Unione Europea. I Paesi europei si sono impegnati sin dal 2000 con la Direttiva Quadro Acque (2000/60/CE) a mettere fine alla distruzione di fiumi, laghi, zone umide, ma in questi circa 20 anni hanno passato la maggior parte del tempo a disattendere questo impegno. Questa inerzia deve finire e invece di cambiare la Direttiva, come proposto, è bene che si tenga conto di quanto indicato chiaramente dai cittadini europei.

Ricordiamo che nel nostro Paese la campagna #ProtectWater coordinata dal Wwf riunisce oltre 20 associazioni, tra cui il Touring Club Italiano. La coalizione italiana #ProtectWater, a questo proposito, ricorda che in Italia la situazione delle acque dolci è grave e l’inadeguata applicazione della Direttiva è testimoniata dal solo il 43% dei 7.494 fiumi che avrebbero raggiunto un “buono stato ecologico”, come richiesto dalla Direttiva Acque, mentre il 41% è ben al di sotto dell’obiettivo di qualità e un 16% non è stato nemmeno classificato. Per i 347 laghi invece la situazione è ancora più grave visto che appena il 20% è “in regola” con la normativa europea. La coalizione chiede dunque che l’Italia garantisca subito il pieno rispetto della direttiva comunitaria creando le condizioni per superare le procedure istruttorie Eu Pilot per violazione del diritto comunitario nei confronti del nostro Paese, rispettivamente per l’indiscriminato sfruttamento delle acque a scopo idroelettrico e per la non corretta applicazione della Direttiva Quadro Acque.

Vi terremo informati sulle prossime iniziative per proteggere tutti insieme le nostre acque!

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