Oggi si celebra la prima “Giornata internazionale delle Riserve Biosfere” dell’Unesco. L'evento è tanto più rilevante in un momento di accresciuta consapevolezza sulla crisi climatica. Il richiamo internazionale è sul ruolo guida che le le aree identificate dall'Unesco come Riserva della Biosfera svolgono per il rispetto dell’ambiente, mantenendo il delicato equilibrio tra la conservazione delle risorse naturali e l’attività umana. A volere fortemente questo momento di riflessione e consapevolezza sui temi della responsabilità collettiva nei confronti del nostro ecosistema sono stati gli attori dell’ultima riunione del Comitato Esecutivo del programma UNESCO MaB (Man and Biosphere), su richiesta di Spagna e Uruguay e proclamato dalla 41° Conferenza Generale dell’UNESCO.
Monte Grappa / foto Shutterstock
Le riserve della biosfera si possono definire come parchi naturali che, per la loro biodiversità faunistica, floristica, geomorfologica nonché antropologica costituiscono esempi unici da proteggere. I parchi sono proprietà degli Stati dove ricadono, ma vengono designati dal Direttore Generale dell’Unesco approvando le decisioni del Consiglio di Coordinamento del Programma MAB. Si tratta di una iniziativa a carattere scientifico intergovernativo, lanciata nel 1971 e in mezzo secolo è diventata un riferimento internazionale per le pratiche di sviluppo sostenibile del territorio, oltre ad essere una prova tangibile dell’impegno delle Nazioni Unite verso la biodiversità e geodiversità globale.
L’obiettivo principale che si vuole perseguire è il miglioramento delle relazioni tra le persone e l’ambiente in cui vivono, appoggiando le azioni comuni sulla relazione tra elementi di scienze naturali e sociali, dottrina economia ed educazione civica e ambientale per migliorare la vita delle persone e l’equa distribuzione dei benefici e per proteggere gli ecosistemi naturali, promuovendo approcci innovativi allo sviluppo economico sostenibili dal punto di vista ambientale.
Riserva della biosfera Delta del Po
LE RISERVE DELLA BIOSFERA ITALIANE
Il network mondiale delle Riserve della Biosfera comprende attualmente 738 Riserve della Biosfera in 134 Paesi. L’Italia, nonostante le sue dimensioni geografiche ridotte rispetto ad altri Paesi nel mondo, vanta nel suo territorio ben venti Riserve MaB, dal nord al sud della penisola. E nella giornata di oggi, così come ad ogni latitudine mondiale, ricorreranno attività ed eventi per favorire una migliore conoscenza del ruolo e dell’impatto di questi parchi sui territori in cui insistono.
"Celebrare questa giornata mondiale – sottolinea Giorgio Marchetti, Presidente del BIM Sarca Mincio Garda, ente capofila della Riserva della Biosfera Alpi Ledrensi e Judicaria – consente di valorizzare il nostro impegno e confrontare i risultati raggiunti con quelli ottenuti dalle altre Riserve della Biosfera in tutto il mondo, determinando uno stimolo a fare sempre meglio, ma anche un'occasione di visibilità e protagonismo internazionale che questo territorio merita".
"Dal 2015 ad oggi – illustra Stefano Zanoni – coordinatore della Riserva della Biosfera Alpi Ledrensi e Judicaria – molti progetti concreti sono stati realizzati grazie al contributo e allo stimolo della Riserva della Biosfera, coinvolgendo sia Enti Pubblici, in primis i Comuni, sia soggetti privati del territorio. Gli ambiti di operatività sono stati molti: dal turismo, alla ruralità, dalla tutela della biodiversità, agli stili di vita sostenibili… sempre avendo ben chiaro quali siano le prerogative dei programmi Unesco, ovvero operare soprattutto nell'ambito dell'educazione, della scienza e della cultura."
Per saperene di più indichiamo i riferimenti delle venti riserve italiane che hanno aderito tra il 1977 e il 2022 al programma Unesco: Collemeluccio-Montedimezzo (Molise) 1977; Circeo (Lazio) 1977; Miramare (Friuli Venezia Giulia) 1979; Cilento e Vallo di Diano (Campania) 1997; Somma-Vesuvio e Miglio d'Oro (Campania) 1997;  Ticino, Val Grande Verbano (Lombardia/Piemonte) prima designazione nel 2002 come Valle del Ticino, estensione nel 2018; Isole di Toscana (Toscana) 2003; Selve costiere di Toscana (Toscana) 2004; Monviso (Piemonte) 2013; Sila (Calabria) 2014; Appennino Tosco-Emiliano (Toscana - Emilia - Liguria) prima designazione nel 2015 comprendente Toscana ed Emilia, estensione alla Liguria nel 2021; Alpi Ledrensi e Judicaria (Trentino-Alto Adige) 2015; Delta del Po (Emilia Romagna - Veneto) 2015; Collina Po (Piemonte) 2016; Tepilora, Rio Posada e Montalbo (Sardegna) 2017; Valle Camonica-Alto Sebino (2018); Monte Peglia (2018); Po Grande  (Lombardia, Emilia Romagna, Veneto) 2019; Alpi Giulie 2019; Monte Grappa 2021.
Riserva della biosfera La Sila
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