Chi ha a cuore le sorti del paesaggio può partecipare il 20 aprile ad Asiago (Vi) al convegno La montagna: paesaggio economia, una risorsa per il futuro del Veneto.

Un altro convegno sul paesaggio? Sì, l'ennesimo, segno che l'argomento è per fortuna ancora molto sentito nel nostro Paese. I danni ambientali, gli sventramenti delle montagne, l'abbattimento dei boschi, la cementificazione selvaggia, la costruzione di nuove strade e di centri commerciali sono stati gli eventi che negli ultimi decenni hanno spesso deturpato il paesaggio originario. Certo oggi, fortunatamente c'è una nuova sensibilità (ma non sempre) come dimostrano, per esempio, i fenomeni recenti di urbanizzazione a crescita zero ideati e applicati dal Comune di Cassinetta di Lugagnano (Mi).

Il convegno di Asiago, patrocinato dalla Regione Veneto, vista anche l'ubicazione della sede del dibattito, è incentrato sul paesaggio di montagna, di cui il Veneto detiene una bella fetta di territorio, in primis con il settore bellunese della Dolomiti, elevate recentemente a Patrimonio dell'umanità. D'altra parte anche la montagna ha sofferto e soffre continuamente le offese al suo paesaggio. Un bene che invece andrebbe difeso strenuamente visto che rappresenta un patrimonio di natura, paesaggio e biodiversità di grande valore, risorsa fondamentale per un turismo sempre più attento alle specificità del territorio, alle eccellenze agro-alimentari, a una ospitalità di qualità e naturalmente a un ambiente eco-compatibile.

Scorrendo il programma del convegno (che si tiene nella sede del municipio di Asiago) si annunciano interessanti gli interventi del politologo Paolo Feltrin (Il declino delle aree alpine: cause e possibili rimedi), dell'economista Ferruccio Bresolin (Asimmetrie di interessi tra pianura e montagna: paesaggio, economia, sostenibilità) e del sociologo Uldferico Bernardi (Senso e identità delle comunità di montagna).

L'obiettivo è disegnare nuove prospettive di sviluppo. Un argomento che oggi, con il pil in negativo, è particolarmente auspicato.

Il 19 aprile, invece, a Frascati (Rm) si è tenuto un dibattito sul recupero dei centri storici.

Il recupero e la preservazione dell’identità storica e culturale delle nostre città è indispensabile per l’avvenire del nostro paese sia per il turismo che per la qualità stessa di vita dei cittadini. Nel dibattito è stato presentato il libro “Il recupero degli insediamenti storici…” di Carlo Testana. L'autoreè intervenuto con la relazione “Smarrire il proprio passato significa perdere il futuro”. Successivamente l'architetto e urbanista Vezio De Lucia ha parlato del recupero degli insediamenti storici.