Il Pian Grande di Castelluccio, al confine tra Umbria e Marche e all'interno del parco nazionale dei Monti Sibillini, è l'essenza del paesaggio italiano. Come ogni anno il periodo della fioritura attrae moltissimi visitatori per uno spettacolo purtroppo negato a più riprese dopo il terremoto del 2016, che distrusse quasi interamente il borgo di Castelluccio e che ha imposto la chiusura a più riprese la strada provinciale 136 che porta da Castelsantangelo sul Nera a Castelluccio e collega le Marche all’Umbria.
 
Ma in questa estate così prudente, dall’Ente Parco nazionale dei Monti Sibillini è arrivato finalmente il via libera all’accesso al piano e dal 17 giugno al 31 luglio sono stati disposti 760 parcheggi temporanei, delimitati e segnalati a Castelluccio di Norcia, in vista proprio della fioritura.
 
Per le auto, è prevista la sosta gratuita dal lunedì al venerdì, mentre il parcheggio sarà a pagamento il sabato e la domenica, festivi e prefestivi. I camper potranno invece sostare dal lunedì al giovedì solo nelle ore diurne, dalle 6 alle ore 20dal venerdì alla domenica la sosta sarà a pagamento e consentita in maniera continuativa, comunque fino a un periodo massimo di 48 ore. Camperisti, fate attenzione però: il permesso si limita alla sosta e non all’occupazione di suolo con tavoli, tende, gazebo e verande.
Castelluccio, Pian Grande / Getty Images
 
LO SPETTACOLO MULTICOLORE DEL PIANO DI CASTELLUCCIO
Il Pian Grande di Castelluccio è un grande pianoro completamente circondato da montagne, Quando lo si scorge per la prima volta, arrivando da Norcia, dopo una strada fatta di tornanti che sembrano non finire più, si rimane a bocca aperta: perché il piano - con il paese di Castelluccio di Norcia laggiù in fondo, quasi a fargli da guardia -  compare all'improvviso, senza alcuna avvisaglia. La visione dall'alto è entusiasmante. Poi si ha subito voglia di andare a vedere da vicino, e si scende.
Il Pian Grande può essere messo in cima ai desideri dei luoghi da vedere (o rivedere) almeno una volta, per apprezzarne le suggestioni e i colori che lo rendono un sito di bellezza che muta senza sosta, con le stagioni, le settimane, i giorni, le ore del giorno. In ogni momento i colori sono diversi, le forme assumono contorni diversi, le emozioni sono diverse. Nel piano, per oltre 2000 ettari, sono seminate ogni anno le rinomate lenticchie igp, piccole e saporite: la loro fioritura in estate, che riempie di giallo il pianoro, è straordinaria. Ma sono altrettanto straordinarie le fioriture che vengono prima e dopo le lenticchie: perché nel Piano crescono fiordalisi, papaveri, ranuncoli e mille altri fiori selvatici. 
 
 
Castelluccio, Pian Grande / Getty Images
LA FIORITURA DI CASTELLUCCIO, PATRIMONIO PER QUATTRO STAGIONI
Sabato 20 giugno si è concluso “I semi della fiorita di Castelluccio di Norcia”, progetto di valorizzazione della fioritura che ha visto come capofila la Cooperativa agricola di Castelluccio di Norcia. L’obiettivo del progetto è stato la realizzazione di prodotti valorizzando fiori che in una agricoltura industriale sarebbero eliminati come infestanti, mentre sulla piana di Castelluccio crescono e fioriscono in una perfetta armonia con la coltivazione della lenticchia.
 
Con il progetto, sostenuto da numerosi agricoltori di Castelluccio e da molti soggetti a vario titolo legati al mondo dell’agricoltura, i semi sono stati raccolti, riprodotti e tra qualche mese potranno essere messi in vendita per realizzare ovunque dei prati fioriti, in città come in campagna, a uso di enti pubblici o di privati cittadini. Assume ancora più importanza, allora, l’appello a non calpestare i fiori, patrimonio di tutti.
Castelluccio, Pian Grande / Getty Images