Tre giorni di inaugurazioni, da oggi a domenica, per il nuovo auditorium di Ravello. Dopo dieci anni dal progetto, la grande opera affacciata sul mare e progettata dal grande architetto brasiliano Oscar Niemeyer vede la luce. Ovviamente portandosi appresso parecchie polemiche.

Sì perché, come spesso accade in Italia, ogni volta che viene inaugurata un’opera di grande impatto per modernità e originalità, i favorevoli e i contrari si scontrano quasi fossero guelfi e ghibellini. Se da una parte ci sono i sostenitori ed entusiasti per il nuovo tempio della musica, che ospiterà concerti e spettacoli tutto l’anno e non solo durante il Ravello festival, tra i quali giornalisti, storici dell’arte, manager e gente comune, dall’altra i detrattori contestano il luogo scelto, la reale fattibilità e sicurezza dell’opera, nonché lo spreco di soldi e il deturpamento del paesaggio.

Un grande classico per l’Italia moderna e un dubbio costante: “accontentarsi” di un patrimonio artistico unico al mondo oppure continuare a cercare il bello anche nella contemporaneità? Il dibattito è aperto. Di certo per ora ci sono tante aspettative e curiosità che attireranno ancora più turisti nella bellissima città sulla Costiera amalfitana. Chi già in questi giorni potrà andarci potrà visitare un’interessante mostra dedicata al genio architettonico di Niemeyer a Villa Rufolo (fino al 28 febbraio), mentre gli appassionati di danza avranno soddisfazione grazie ai giovani talenti della Escola do teatro Bolshoi no Brasil (scuola del teatro Bolshoi in Brasile), che si esibiranno stasera alle ore 19. Almeno per un giorno, le polemiche saranno messe da parte.