Probabilmente soltanto i più incalliti viaggiatori (o i geografi più appassionati) saprebbero dire qualche parola sulla Nuova Caledonia. Anche localizzarla esattamente sul planisfero potrebbe risultare un esercizio difficile per la maggior parte dei lettori. Eppure, questa terra dell’Oceania merita di essere conosciuta, anche soltanto per la sua eccezionale biodiversità, che ne fa una delle destinazioni più ambite dai naturalisti e dai biologi.
DOV’E’ LA NUOVA CALEDONIA
Innanzitutto, qualche cenno geografico. La Nuova Caledonia è situata a 20.000 chilometri circa dall’Italia, a est dell'Australia, nell’oceano Pacifico. Si tratta di un arcipelago con un’isola principale di 400 chilometri di lunghezza, circondata dalle isole Loyauté a est (Ouvéa, Lifu, Maré), dall'arcipelago delle Belep a nord e dall'isola dei Pini a sud.
Gli abitanti sono soltanto 245.000, in parte di origine melanesiana (detti kanak) e in parte di origine francese: la Nuova Caledonia è infatti una “collettività francese d’Oltremare”, appartenente alla Francia fin dal 1853.
I TESORI NATURALISTICI DELLA NUOVA CALEDONIA
Fu James Cook, in uno dei sui lunghi viaggi, il primo europeo a metterci piede (era il 1774) e a battezzarla con il nome con cui è conosciuta ancor oggi: al capitano inglese parve di riconoscere somiglianze con la Scozia, chiamata anticamente Caledonia, che in verità appare ben diversa da questo paradiso tropicale. Qualche numero, per iniziare a capire: protetta dall'oceano da un'immensa barriera di corallo, la Nuova Caledonia possiede la più grande laguna chiusa del mondo; l'isola è classificata quinto Paese del pianeta per la sua ricchezza biologica; sono oltre 2400 le specie di piante endemiche – cioè che si trovano soltanto qui.
Ma la natura della Nuova Caledonia vanta molti record sorprendenti. Sulle isole vivono veri e propri relitti preistorici: per esempio l’Amborella, che è una delle più antiche piante con i fiori ancora oggi vivente (fioriva già 120 milioni di anni fa!); oppure le 13 specie di Araucaria, un genere di conifere che dominava la Terra 100 milioni di anni fa e di cui oggi rimangono solo 19 specie in tutto il mondo. Alcuni animali poi si sono evoluti in maniera incredibile: in Nuova Caledonia vivono il più grosso piccione del mondo, il più grande geco del mondo, la seconda cavalletta più grande del mondo. Il tutto è ancor più incredibile se si considera la superficie limitata delle isole.
Anche gli uccelli vantano 22 specie endemiche. Tra queste, un bizzarro uccello che è allo stesso tempo specie, genere e famiglia: ciò significa che non c’è nessun altro simile a lui, al mondo. Si chiama Kagou (o cagou, alla francese; nella foto) ed è tutto grigio con il becco arancio e una grande cresta: inutile dire che grazie al suo aspetto simpatico è diventato uno dei simboli della Nuova Caledonia, una vera e propria mascotte. Il Kagou e molte altre specie endemiche si trovano soprattutto nella parte meridionale dell’isola principale, che è quindi diventata una vera e propria mecca per gli ecoturisti e gli appassionati di natura.
LA PROTEZIONE DELL’AMBIENTE MARINO
Anche il mare della Nuova Caledonia è protetto. Dal 2008, una grande parte delle lagune e delle barriere coralline dell'arcipelago è iscritta nel Patrimonio Mondiale dell'Unesco: la barriera corallina della Nuova Caledonia è infatti la seconda barriera corallina più grande al mondo dopo quella dell’Australia. Su un totale di più di 23.400 km², non meno di 15.000 km², suddivisi in sei siti, sono oggi Patrimonio Mondiale dell’Umanità; e importantissima è l’esistenza di siti di nidificazione per le tartarughe marine, nonchè di zone di riproduzione per dugonghi, megattere, uccelli marini.
Proprio l’enorme biodiversità marina ha portato recentemente a un passo ancora più grande. Nel 2014, infatti, il Governo delle isole ha istituito il parco naturale del mare di Corallo: si tratta di un’area protetta che copre la totalità delle acque circostanti le isole, cioè circa 1,3 milioni di chilometri quadrati! Si tratta di una delle zone marine protette più grandi del mondo, che tutela anche acque profondissime (si arriva fino a 7919 metri), 25 specie di mammiferi marini, 48 di squali, 19 di uccelli marini nidificanti, 5 di tartarughe. Una vera e propria sfida per il futuro, con un triplice obiettivo: creare le condizioni per uno sviluppo durevole; permettere alla Nuova Caledonia di diventare un motore per la dinamica di tutta la regione circostante, nell’ambito di uno sviluppo sostenibile; mettere l’uomo al centro del progetto del parco.
Per chi volesse saperne di più, i siti web sottostanti sono una miniera di informazioni. Soprattutto, si evince quanto la conservazione dell’ambiente e la sua gestione sostenibile rappresentino una priorità per il Governo della Nuova Caledonia e per quello francese: sono moltissimi i programmi di studio, ricerca e tutela della natura, a vario livello. Un modello per tutti i Paesi vicini; e una ragione in più per andare a toccare con mano questo splendido arcipelago in mezzo al Pacifico.

INFO
Turismo Nuova Caledonia, anche in italiano: www.nuovacaledonia.travel/it
Fauna e flora della Nuova Caledonia, in francese e inglese: www.endemia.nc
La biodiversità della Nuova Caledonia, in francese: www.biodiversite.nc
Aree marine francesi, in francese: www.aires-marines.fr