Le amministrazioni comunali ormai l’hanno capito. Investire nel progetto di un archistar per realizzare un museo, una ristrutturazione, un nuovo palazzo è uno sforzo che vale la pena di fare. Se un tempo solo le grandi metropoli potevano sfoggiare grattacieli o architetture ardite, ora anche piccole e medie cittadine vantano skyline originali grazie a strutture che sembrano astronavi cadute dal cielo. Alcuni esempi tra i tanti: Bilbao, in Spagna, con le curve sinuose ideate da Frank Gehry, o il porto di Genova, completamente rinnovato da Renzo Piano, fino a The Sage a Gateshead/Newcastle di Norman Foster. Ciascuno di questi interventi ha avuto come immediato riflesso l’aumento dell’afflusso di turisti, siano essi esperti di architettura o semplici curiosi attirati da forme impreviste. Poi non è detto nemmeno che entrino per vedere gli interni, siano essi musei, auditorium o spazi commerciali. Tra i più recenti ce ne sono tre, tutti in Europa, che vale la pena di scoprire.

A cominciare dall’inaugurazione più recente, quella dal Riverside Museum di Glasgow dedicato ai trasporti e al viaggio. Adagiato sul fiume Clyde di fronte al vascello Glenlee, è stato progettato da Zaha Hadid e, a guardarlo da fuori, ricorda le curve di un elettrocardiogramma. Ha rivoluzionato un’area depressa attirando nelle prime sette settimane di apertura, avvenuta a giugno, oltre 500mila visitatori. All’interno l’excursus nella storia dei mezzi di trasporto è caratterizzato da migliaia di pezzi originali e molte postazioni interattive che rendono curiosa la visita, ideale per adulti e per bambini che rimangono a bocca aperta di fronte a carrozze e tram che mai avevano visto abituati come sono a vetture decisamente più tecnologiche.

Seconda tappa in Spagna, ad Avilés per la precisione, città delle Asturie con un’importante vocazione industriale sbiadita nel corso del tempo. Anche qui fondamentale l’intervento di un colosso dell’architettura come Oscar Niemeyer, centenario ideatore di Brasilia e tra i più prolifici creativi degli ultimi due secoli. Il Centro culturale internazionale a lui dedicato è una sorta di piazza della cultura a 360 gradi orientata all’internazionalità grazie a decine di eventi organizzati che coinvolgono altri istituti culturali nel mondo. La struttura comprende un auditorium di oltre mille posti, uno spazio espositivo, una torre con vista sulla città, un edificio che può mutare funzione a seconda delle esigenze, dalla proiezione di film alle conferenze, e una piazza protagonista del clou delle attività culturali. Inaugurato nella primavera di quest’anno conta sull’effetto Niemeyer per risollevare le sorti della città.

Un gioiello per intenditori inaugurato nel 2005 e ancora poco conosciuto al grande pubblico è il museo Marta a Herford, nella Renania settentrionale poco a Nord di Dortmund. Progettato da Frank Gehry, ha la stessa sinuosità della sua opera più famosa, il Guggenheim di Bilbao, ma in scala minore. La struttura non stravolge il paesaggio, ma si incastona perfettamente lasciando stupiti i viaggiatori che non se l’aspettano. All’interno del museo la migliore arte contemporanea si avvicenda in un fitto calendario di mostre ed esposizioni con un occhio rivolto sulle novità e i trend internazionali. Arte, design e architettura dialogano perfettamente mentre all’esterno, una statua del rapper morto in un conflitto a fuoco Tupac Shakur dà a tutti il benvenuto.