Immaginiamo se a Firenze si potesse passeggiare sospesi tra gli Uffizi, Ponte Vecchio, il giardino mediceo di Boboli e la reggia granducale di Palazzo Pitti. La sorpresa è che non è una stramba idea di qualche studio d’architettura in cerca di clamore. A pensarci e soprattutto a farlo davvero furono (sempre loro, sì!) i Medici. Fu Cosimo I a commissionare questa strabiliante passeggiata aerea al Vasari, che insieme alle sue maestranze la realizzò nel 1565.
La buona notizia è che in questi giorni è stato presentato il progetto esecutivo che porterà i visitatori a ri-calcare quei 505 metri sopraelevati, anche se su prenotazione e con limitazioni legate alla sicurezza, massimo 125 persone alla volta. L'intervento è stato illustrato dal direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, che ha parlato di "apertura democratica" del cosiddetto "Corridoio Vasariano", chiuso nel 2016 per questioni di sicurezza.
IL “NUOVO” VASARIANO
Dieci milioni di euro e un anno e mezzo di lavori - l'apertura è prevista per il 2021 - sono i punti fermi del progetto di messa in sicurezza e riallestimento che permetterà l'accesso a 500mila visitatori l'anno con biglietto speciale: 45 euro in alta stagione e 20 in bassa stagione. Partendo da un ingresso creato ad hoc al piano terra degli Uffizi, i visitatori saliranno con un ascensore al primo piano e da lì avranno accesso alla passeggiata panoramica affacciata sul cuore di Firenze. Nel Corridoio non ci sarà più però la celebre collezione di autoritratti, ma vi troveranno spazio 30 sculture antiche e una raccolta di iscrizioni greche e romane.
Tra le novità anche la riapertura di tutte le 73 finestre del Corridoio Vasariano (alcune finora oscurate per preservare i dipinti) e l'introduzione di due memoriali: uno in corrispondenza di via Georgofili per vedere il punto in cui esplose l'ordigno nel 1993 e l'altro subito dopo Ponte Vecchio per ricordare la devastazione nazista del 1944.
"Il Corridoio Vasariano - ha commentato il sindaco di Firenze, Dario Nardella - è il percorso più bello del mondo, che collega Palazzo Vecchio a Palazzo Pitti, due palazzi che i Medici scelsero per le loro residenze e che oggi costituiscono un simbolo dell'arte e dell'architettura, in particolare del Rinascimento".
Il Corridoio Vasariano sul Lungarno degli Acciaiuoli / foto Getty Images
NUOVA LUCE PER LA SAGRESTIA DI MICHELANGELO
Le novità sotto il cielo fiorentino non si fermano al Corridoio Vasariano. A beneficiare della tecnologia, in questo caso dell’illuminotecnica, è un altro capolavoro del Rinascimento: la Sagrestia Nuova di Michelangelo nel Museo delle Cappelle Medicee. Michelangelo esaltava le forme con la luce come nessuno, ma quando a Firenze, tra il XVII e il XVIII secolo, venne costruita la grande cupola della Cappella dei Principi a ridosso del mausoleo, l’ombra arrivò inaspettata sulla Sagrestia Nuova, "coprendo" anche i bagliori sulle sculture del "maestro".
Oggi a ridare luce alle opere è l’intervento dello storico dell’arte e restauratore Antonio Forcellino e del maestro delle luci Mario Nanni, nell’ambito di un progetto promosso dal Museo del Bargello. Facendo tesoro dei lavori realizzati sulla Tomba di Giulio II, Nanni e Forcellino hanno cercato di replicare gli effetti luminosi cercati da Michelangelo. Il progetto di illuminazione ha interessato anche la cosiddetta “Stanza Segreta” di Michelangelo, ritrovata nel 1975 proprio sotto le Cappelle Medicee: un ambiente angusto in cui secondo gli studiosi lo scultore si rifugiò per sfuggire alla vendetta dei Medici dopo la rivolta del 1530. 
La Tomba di Giuliano de' Medici di Michelangelo / foto Getty Images
INFORMAZIONI
- Museo delle Cappelle Medicee, www.cappellemedicee.it
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