Nemmeno Jules Verne avrebbe potuto immaginare di meglio. Il pretesto è quello della “giornata delle porte aperte” in programma il 29 settembre, occasione speciale (e unica nel corso dell’anno) per permettere a chiunque di visitare il cantiere svizzero di Sigirino, a metà strada fra Lugano e Bellinzona (Canton Ticino), parte centrale della galleria del Ceneri di 15,4 chilometri che verrà ultimata entro il 2017 e che completerà con il San Gottardo (56,8 km.) la nuova trasversale alpina destinata ad avvicinare Milano a Basilea e Zurigo, ovvero il Sud al Nord d'Europa, attraverso il “corridoio 24”. Pura istigazione a curiosare fra i segreti del più lungo e spettacolare sistema di tunnel ferroviari del mondo, voluto dalla Confederazione Elvetica per rispondere al responso di un referendum popolare del 1994 e che chiedeva di ridurre drasticamente l’inquinamento provocato dal traffico pesante su gomma per potenziare invece l’alta velocità su rotaia.

Appuntamento alla sede operativa AlpTransit di Sigirino, per armarsi di casco, stivali, tuta, equipaggiamento di sicurezza. Per ascoltare le raccomandazioni del personale incaricato di fare gli onori di casa. Per affrontare un breve viaggio in quel vero e proprio “Emmenthal roccioso” che si sviluppa al di là del check-point d’accesso, all’inizio del cunicolo di 2,3 chilometri collegato alle gallerie unidirezionali (le “canne” a binario unico) che in futuro ospiteranno i convogli ferroviari ad elevata velocità (merci a 160 km/h, passeggeri a 250 km/h), fra tralicci, fresatrici, ruote dentate, nastri trasportatori, escavatori tentacolari e giganteschi “lombrichi meccanici” utilizzati per l’avanzamento dei cantieri. E per incontrare i minatori, gruisti, lancisti, elettricisti, meccanici e jumbisti che lavorano qui sotto da anni, per lo più italiani, in buona parte valtellinesi, perché il lavoro duro in galleria è una tradizione in alcuni paesini della valle dell’Adda, come la capacità di sopportare per lunghi mesi l’assenza di luce naturale, l’umidità elevata, le condizioni climatiche estreme, sotto una massa rocciosa di 800 metri. Dopo qualche decina di minuti si torna all’aria aperta. Stracarichi di emozioni. Anche senza souvenir.

La “giornata delle porte aperte” del 29 settembre prevede l’apertura dei cancelli dalle 9 alle 17 (ultimo ingresso in galleria alle 16) e l’ingresso nel primo fronte di scavo a bordo di piccoli bus. Ritrovo all’Infopoint del cantiere Sigirino, Galleria di base del Ceneri, autostrada A2 uscita Lugano Nord e strada cantonale in direzione di Bellinzona (fino alla rotonda del Dosso di Taverne). Chi opta per i mezzi pubblici può raggiungere la stazione svizzera di Taverne-Torricella e utilizzare la navetta gratuita per il cantiere. Durata della visita (con presentazione del progetto in stand informativi esterni): circa 3 ore. All’esterno sarà allestito un parco giochi per i bambini. Ai visitatori è richiesto un abbigliamento (scarpe e indumenti) adatto alla visita dei cantieri: i caschi protettivi saranno messi a disposizione dalla società AlpTransit.

Info: tel. 0041.91.8212121 e qui.