Siamo ormai alle porte dell'inverno e – forse anche perché il clima mite fa pensare a tutt'altro – molti non aspettano altro che trascorrere in montagna belle giornate al sole sulla neve. La montagna d'inverno ha il suo fascino e si possono praticare diverse discipline, ma occorre essere preparati per affrontarla in piena sicurezza. Le possibilità sono tante: oltre allo sci di discesa e allo sci di fondo, ci sono lo sci alpinismo, le ciaspolate e le più semplici passeggiate.
CONSIGLI PER CHI VA IN GIRO CON LE CIASPOLE
Se si vogliono seguire itinerari innevati con le ciaspole occorre intanto cominciare a leggere i bollettini nivo-meteorologici almeno 3-4 giorni prima della gita e scegliere in base alle segnalazioni l’itinerario più sicuro. Se il bollettino indica pericolo di distacco di valanghe di grado 2 o 3, occorre essere molto prudenti; ma se il grado è 4 o 5, la gita deve essere assolutamente annullata.
Consigliabile poi prendere informazioni presso gli uffici delle Guide del posto e, se ci si muove da soli, occorre lasciar sempre detto dove si è diretti. Preparare adeguatamente lo zaino mettendo tra le dotazioni l’ARTVA (apparecchio per la ricerca travolti da valanga, da avere sempre acceso e indossato nel corso dell'escursione), la pala e la sonda. Valutare l’inclinazione di un pendio con i bastoncini da neve: sopra i 25° (metà lunghezza bastoncino) il terreno è potenzialmente valanghivo. Portarsi sempre la carta topografica della zona e una bussola. Partire sempre molto presto, tenendo conto che il comportamento, la neve fresca, l’azione del vento, l’inclinazione del pendio e il forte riscaldamento, possono contribuire al distacco di valanghe.
CONSIGLI PER CHI FA SCI DI FONDO
Informarsi presso i gestori della pista sulle condizioni del tracciato ed eventuali rischi meteo; rispettare tassativamente la segnaletica sia nello scegliere il giusto senso dei binari (o dello spazio per il passo pattinato) sia nell'evitare di inoltrarsi su eventuali tratti chiusi (rischio slavine o di sprofondamento della coltre nevosa). Anche per i tracciati di fondo esistono i codici colore (da azzurro a nero) in base alla difficoltà del percorso; evitare i tratti più impegnativi se non si ha adeguata preparazione, a maggior ragione in caso di condizioni difficili (neve alta, scarso innevamento, ghiaccio).
Preparare adeguatamente uno zaino leggero senza trascurare indumenti caldi per fare fronte a improvvisi peggioramenti del tempo. Portare con sé la mappa del comprensorio sciistico (si può chiedere al momento dell’acquisto dello skipass) e valutare con attenzione la lunghezza dei percorsi scelti in rapporto all'orario di partenza, alle possibilità di tappa intermedia e alle proprie capacità, così da evitare crisi di stanchezza o di essere sorpresi dal buio. Ripararsi gli occhi con occhiali anti-UVA: vento, nevicate, freddo, sole e riverbero della neve possono dare molto fastidio.
CONSIGLI PER CHI FA SCI ALPINISMO
È indispensabile avere una formazione adeguata; prepararsi seguendo corsi organizzati dalle Guide alpine o dal Club alpino italiano. Cominciare a leggere i bollettini nivo-meteorologici almeno 3-4 giorni prima dell’uscita e e scegliere l’itinerario più sicuro. Se il bollettino indica pericolo di distacco di valanghe di grado 2 o 3, occorre essere molto prudenti; ma se di grado 4 o 5 la gita deve essere cancellata. Consigliabile prendere informazioni presso gli uffici delle Guide del posto e se ci si muove da soli occorre lasciar sempre detto dove si è diretti; muoversi da soli comunque non è mai consigliabile. Preparare adeguatamente lo zaino e portare sempre con sè una pala, una sonda, una bussola, la cartina e l’altimetro. Indossare l’Artva da quando si calzano gli sci e commutarlo in posizione di trasmissione. È preferibile usare il casco nelle fasi di discesa. Valutare l’inclinazione del pendio con i bastoncini da neve: sopra i 25° (metà lunghezza bastoncino) è potenzialmente valanghivo.
Partire sempre molto presto, tenendo conto che il comportamento, la neve fresca, l’azione del vento, l’inclinazione del pendio e il forte riscaldamento, possono contribuire al distacco di valanghe. In caso di incidente da valanga: chiamare il 118 e contemporaneamente attivare le procedure di autosoccorso apprese ai corsi. Il soccorritore deve principalmente: segnare il luogo di scomparsa del travolto; commutare in ricezione l’Artva, assemblare pala e sonda e iniziare la ricerca; individuato il travolto, segnare il punto con la sonda; iniziare a scavare di fianco a valle, ad un metro circa dalla sonda; raggiunto il corpo, liberare con le mani per primi la testa ed il torace e accertarsi che non siano occluse le cavità respiratorie; proteggere dal freddo il corpo dell’infortunato.
 

 
CONSIGLI PER CHI SCIA, IN PISTA O FUORI PISTA
Chi ha intenzione di fare dello sci fuori pista il giorno precedente consulti il bollettino nivo-meteorologico. Informarsi comunque delle condizioni delle piste e del fuoripista presso i gestori degli impianti di risalita. Rispettare la segnaletica di avvertimento e divieto che di incontra durante le discese; non oltrepassare le recinzioni a bordo pista, il terreno può essere pendente e pericoloso. Utilizzare il casco anche se non se ne ha l’obbligo. Ripararsi gli occhi con occhiali o maschera anti-UVA: vento, nevicate, freddo, sole e il riverbero della neve possono dare molto fastidio o creare delle cecità temporanee. Informarsi sulle difficoltà tecniche delle discese indicate dai codici colore. Portarsi la mappa del comprensorio sciistico che può essere chiesta al momento dell’acquisto dello ski-pass; nei comprensori più grandi, informarsi degli orari di chiusura di piste e impianti, pianificando di conseguenza (e con margine) le gite di più lungo respiro, così da non restare bloccati a grande distanza dal luogo di partenza in caso di imprevisti o ritardi.
Attenzione: chi provocasse un incidente in pista e non si fermasse è passibile di condanna per omissione di soccorso.
 
Chi preferisce lo sci fuori pista (sempre che la normativa nella zona che frequentate lo permetta), legga i consigli per chi fa sci alpinismo. Chi usa la tavola da snowboard verifichi sempre se vi sono aree/piste dedicate all’attività presso i gestori degli impianti di risalita.