L'11 giugno iniziano in Sudafrica i Campionati mondiali di calcio 2010. Un evento sportivo e mediatico unico, per il quale sono attesi 10 milioni di turisti. Un momento di grande festa, insomma. Ma il Sudafrica non è solo la sede dei mondiali di calcio, è anche uno dei Paesi africani crocevia di uno dei crimini più odiosi, la tratta dei minori. Bambini e adolescenti vi arrivano da Etiopia, Mozambico, Uganda, Malawi, Zambia, Zimbabwe. Ed è una delle mete emergenti di turismo sessuale con minori, che sta purtroppo dilagando anche in Africa.

Si teme che in occasione dei Mondiali i trafficanti di minori e coloro che li sfruttano prostituendoli possano trovare terreno fertile. Per questa ragione Ecpat e Terre des Hommes, due associazioni da sempre impegnate contro lo sfruttamento dei minori, a fini sessuali o lavorativi, hanno lanciato già da alcune settimane la campagna di sensibilizzazione “Sudafrica 2010: tutti in campo contro il traffico di bambini.”

Dall'Africa, Terre des Hommes segnala che in questi ultimi mesi il movimento di minori non accompagnati lungo le frontiere dei Paesi che confinano con il Sudafrica è notevolmente aumentato. Di contro, Ecpat sottolinea il forte rischio che l'afflusso turistico crei inevitabilmente una maggiore richiesta di sesso nelle città sudafricane, e che essa coinvolga anche minorenni. ?Il traffico di persone è il terzo mercato più lucrativo al mondo, dopo quello delle armi e della droga. Si stima che 2,1 milioni di bambini siano trafficati a scopo di sfruttamento sessuale o per altri lavori pesanti. Nell’arco di un solo anno 15.857 bambini sono stati vittime di violenza in Sudafrica: più di 40 bambini al giorno.?

Proprio in questi giorni l'organizzazione non-profit sudafricana Fair Trade in Tourism South Africa (Fttsa) ha lanciato un nuovo progetto per la diffusione a tutti i livelli del settore del Tourism Child-Protection Code of Conduct, codice di autodisciplina per la tutela dei minori dal turismo sessuale, e Mariëtte du Toit-Hembold, direttore generale di Cape Town Tourism, ha dichiarato: "Il nostro messaggio è molto chiaro: Città del Capo dà il benvenuto in occasione dei Mondiali a visitatori di tutto il mondo. Ma non intendiamo chiudere un occhio nei confronti di chi intende abusare della nostra ospitalità: non possiamo accettare che donne e bambini possano essere le vittime sacrificali di questo evento. Per questo, per tutta la durata dei Mondiali, sui media sudafricani si svolgerà unìimportante campagna di sensibilizzazione del pubblico nei confronti del turismo sessuale".

Seguendo le più moderne forme di comunicazione e di social networking, tramite il sito Sudafrica 2010 - Tutti in campo contro il traffico dei bambini è possibile partecipare alla campagna di Ecpat e Terre des Hommes tramite Facebook e Twitter. L'obiettivo è divulgare e sensibilizzare il più possibile. Perché, come recita uno degli slogan della campagna, per milioni di persone sarà una festa; per migliaia di bambini potrebbe essere un incubo. Facciamo il possibile perché non accada.