Milano propone tante opportunità culturali per chi sta passando le vacanze natalizie in città. Ultimi giorni per Georges de La Tour a Milano, che ha portato a Palazzo Marino due capolavori dal Louvre, l’Adorazione dei pastori e il San Giuseppe falegname.  La mostra, che in un mese ha superato i 110.000 visitatori, termina infatti l'8 gennaio.

Al Pac, Padiglione d'arte contemporanea di via Palestro, prosegue fino al 14 febbraio la rassegna Pixar - 25 anni di animazione, un viaggio attraverso l'arte applicati all’animazione e al cinema. In 500 opere, viene svelata l'intera fase creativa che ha dato origine a capolavori dell'animazione come Cars, Wall-E, Up.

Palazzo Reale propone l’esperienza artistica della Transavanguardia (fino al 19 febbraio) e due importanti personali: Artemisia Gentileschi – Storia di una passione (termina il 29 gennaio) e Cézanne, les atéliers du Midi (fino al 26 febbraio). La Rotonda di via Besana ospita Disegno e Design;  tra le  temporanee del Castello Sforzesco segnaliamo Mal d’Africa, in Sala Castellana, con cinquanta opere di arte africana. Le mostre di Palazzo Reale, Rotonda e Pac restano aperte con orario continuato.

Agli appassionati di fotografia segnaliamo, presso la fondazione Forma di piazza Tito Lucrezio Caro fino al 9 aprile, una grande retrospettiva dedicata a Robert Mapplethorpe: 178 scatti di che vanno dalle prime polaroid ai recenti still life, e poi fiori, bambini, i ritratti che lo hanno reso celebre, i nudi maschili e la serie di Lisa Lyon. Al Centro culturale di via Zebedia 2 prosegue invece fino al 15 febbraio la mostra di scatti in bianco e nero di Ragnar Axelsson, fotografo islandese che ha voluto ritrarre i luoghi più estremi della Terra, dal Grande Nord all’Africa, al Sudest asiatico.

Questi giorni, inoltre, potranno essere l’occasione per riscoprire la storia di Milano, visitando il rinnovato Museo Archeologico di corso Magenta; oppure il Museo del Risorgimento a palazzo Moriggia, che ospita Unite per unire, fotografica dedicata alla figura femminile dall’Unità d’Italia alla prima guerra mondiale.  Infine, gli appassionati di moda e costume sono attesi a palazzo Morando, il cui primo piano è stato riallestito con una serie di abiti che raccontano l’evoluzione dell’immagine femminile dal 1848 al 1914.