In termini calcistici si potrebbe parlare di contropiede. Ma, comunque la si veda, a beneficiarne saranno la tasche di chi ama girare l'Italia e l'Europa. Perché l'annuncio del semaforo verde per il network Megabus in suolo italiano proietta di fatto il nostro Paese nel cuore del mondo dei collegamenti internazionali low cost con autobus gran turismo. Expo 2015 ha di certo acceso il faro sulla destinazione Italia facendone il palcoscenico ideale di un universo che già da un biennio “fa sfracelli” al di là delle Alpi. Che però in Italia aveva finora visto solo il timido sbarco a Milano, in Alto Adige e a Trieste del colosso tedesco MeinFernbus-Flixbus, registrato piuttosto tiepidamente dal pubblico nazionale. Ma con ben maggiore entusiasmo dai vacanzieri stranieri. Ne abbiamo parlato qui a marzo e qui ad aprile.
ARRIVA UNA RYANAIR A DUE PIANI?
L'annuncio di oggi, però, riguarda lo sbarco in forze – almeno relativamente, l'operatore Autolinee Romano che lavora prevalentemente col Meridione ha un parco di quasi 200 bus – della scozzese Megabus.com. Ironie sull'origine, e sulle possibilità di risparmio, a parte Megabus.com ha fatto come Ryanair dei biglietti a 1 euro una bandiera. E dal prossimo 24 giugno schiera sul nuovo network italiano la bellezza di 23 autobus ultramoderni a due piani da 87 passeggeri: wifi gratuito, prese elettriche, aria condizionata e toilette sono di rigore. Con un discreto successo se si considera che lo scorso anno tra Nordamercia ed Europa settentrionale Megabus.com ha staccato più di 15 milioni di biglietti.
I NUOVI COLLEGAMENTI
Operativi dal 24 giugno, i nuovi collegamenti di Megabus.com riguardano 13 città italiane: Roma, Milano, Firenze, Venezia, Napoli, Torino, Bologna, Verona, Padova, Siena, Genova, Sarzana (La Spezia) e Pisa. E, tenuto conto che le principali destinazioni della rete comprendono Parigi, Amsterdam, Bruxelles, Lione, Tolosa, Barcellona, Lille, Londra, Manchester, Glasgow, Edimburgo, Lussemburgo, Colonia, Francoforte, Monaco e Berlino, non c'è che da sbizzarrirsi.
I PREZZI? NON SOLO 1 EURO
Esattamente come è accaduto a suo tempo con Ryanair, la tariffa a 1 euro esiste e non è uno specchietto per le allodole. Chi non riesce a “catturarla” comunque tenga presente che un biglietto medio per tratta costa intorno ai 15 euro, più o meno come già avviene Oltralpe sulla rete di MeinFernbus-Flixbus. Come per i voli, i biglietti si acquistano online su www.megabus.com, sebbene Megabus abbia in programma di aprire biglietterie presso i punti di partenza a Milano, Firenze, Roma, Venezia, Napoli, Torino e Genova. Ultima domanda: E il trasporto biciclette? I concorrenti di lingua tedesca ne hanno fatto un cavallo di battaglia in chiave ecologista (da 3 a 9 euro a tratta), gli scozzesi per ora non si pronunciano...

LE REAZIONI DEI CONCORRENTI, FERROVIE COMPRESE

I concorrenti tedeschi di Flixbus-MeinFernbus, con 650 autobus in campo e 1,7 milioni di passeggeri trasportati, non restano peraltro a guardare. Già dal primo giugno scorso è disponibile la versione in italiano del loro sito di prenotazione www.flixbus.it (con relativa app gratuita per smartphone) e sono stati attivati nuovi collegamenti quotidiani, diurni e notturni, tra Milano e Francoforte con stop a Stoccarda, Karlsruhe e Mannheim, sempre con biglietti a partire da 5 euro, che si affiancano ai Milano-Monaco, Merano-Monaco e Trieste-Lubiana già esistenti. E sui siti stranieri corre voce che Flixbus voglia essere operativa a breve anche su Firenze, Padova, Roma, Torino, Venezia e Verona. Quanto a Eurolines, debutta il 19 giugno la linea Dortmund-Milano a 19 euro a tratta, con fermate intermedie a Düsseldorf, Colonia, Saarbrücken, Friburgo, Basilea e Zurigo. Anche in questo caso prenotazioni e biglietti online su www.eurolines.it. Che la partita sia importante, peraltro, lo conferma la mossa odierna di Deutsche Bahn, ovvero delle ferrovie tedesche, che ha attivato l’offerta promozionale Sparpreis a 19 euro: valida in tutta la Germania, permette di viaggiare su una tratta tra due stazioni della lunga percorrenza a bordo dei treni ICE, IC/EC (prenotazioni su bahn.com/it). Comunque la si veda, la battaglia è aperta.