Chi non li ha invidiati? Li vedi scivolare sereni con borse e trolley verso le stazioni cittadine, oppure caricare le valigie a bordo di una strada dove il traffico ha già moltiplicato i decibel. Sono i vacanzieri di settembre, quelli che hanno tenuto duro quando la maggioranza postava foto in bermuda sulla battigia. Come dargli torto. Settembre è un mese magnifico per godersi le nostre coste, che tornano a essere luoghi rilassanti e accoglienti. Certo la sensazione di nostalgia dell’ultimo mare d’estate è lì, si fa sentire. Ma è un dettaglio che è facile trascurare.
Se non si fa già parte dei cultori della resilienza d’agosto, le scelte sono due. Non ci si cura di loro, si guarda e si passa... oppure ci si fa ammaliare e si trova una finestra per tornare al mare. Noi, tentatori di professione vi diamo qualche dritta per fare la vostra scelta. E che se ultimo bagno deve essere, che sia memorabile.
IL SALENTO ADRIATICO, IN PUGLIA
Il profilo della costa che corre tra Otranto al capo Santa Maria di Leuca, ultimo approdo del Salento adriatico, è uno dei più suggestivi di tutta la Puglia, non è un caso che sia sotto la tutela del Parco regionale Costa Otranto-Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase. Percorrendo la litoranea ci si sente sospesi sul mare, tra rocce vertiginose, grappoli di case, alberghi nascosti tra le rocce e sfumature cobalto del mare.
Se il lavoro duro di contrastare acqua è vento è da sempre toccato al versante adriatico del “tacco d’Italia”, il litorale ionico ha dovuto darsi da fare per accogliere sulle sue coste basse e sabbiose moltissimo turismo familiare in cerca di sabbie bianche con camping, villaggi e residence per tutte le esigenze. Alcune delle magnifiche spiagge da non perdere? La Baia dei Turchi e le sue dune ocra, Torre dell’Orso con i faraglioni bianchi, Porto badisco e le sue leggende e poi Marina di Pescoluse, cala dell’Acquaviva, Porto Selvaggio e Porto Lapillo.
Salento, la spiaggia di Torre Lapillo / foto Thinkstock
L’ISOLA DEL GIGLIO, IN TOSCANA
Un cono di granito emerge dal mare. Intorno le altre isole dell’Arcipelago toscano che forse non vale la pena definire solo come un Parco Nazionale. Elba, Giglio, Capraia, Montecristo, Pianosa, Giannutri e Gorgona sono raccontate anche come perle marine che Venere perse e che il mare trasformò in isole, battute dal libeccio e sulla rotta di condottieri e dominatori, eroi e semplicemente naviganti di ieri e di oggi. Leggenda storia e geografia si confondono in questo ritaglio azzurrissimo di Toscana, allo stesso modo in cui si confondono porti turistici, borghi di pescatori e litorali ancora intatti.
Oltre alla spiaggia di Giglio Campese, l’isola è generosa di baie accoglienti. Dall’altra parte dell’isola ecco la spiaggia delle Caldane, che a sua volta si collega con un sentiero agevole alla più battuta spiaggia delle Cannelle, che si può raggiungere anche dal borgo di Giglio Porto con una passeggiata di un quarto d’ora verso sud. Verso nord invece, camminando per cinque chilometri, si raggiunge la spiaggia Arenelle, piccola e meno frequentata.
Uno scorcio sul mare all'Isola del Giglio / foto Thinkstock
 
TROPEA, IN CALABRIA
Lo scenario naturale esprime tutta la bellezza dell’ambiente mediterraneo, con l’apro profilo delle falesie a testimoniare la lotta secolare tra terra e mare. Fra strade strette e piazze improvvise, il nucleo storico offre un susseguirsi di scorci suggestivi e viste sulle abitazioni a picco sulla rupe e sul mare di un intenso colore turchese. Ad attendervi le spiagge della Rotonda con il suo litorale sabbioso e bianchissimo, la Linguata con i suoi fondali da scoprire, quella del Convento tra le calette che si aprono tra gli scogli.
Tropea, la spiaggia della Linguata
VARIGOTTI, LIGURIA
E' il miglior porto naturale del Ponente ligure questo borgo savonese di pescatori, di orgine medievale, che si svolge attorno a via del Capo, attraversata da viuzze e conclusa da due piccole piazze. A rendere unico Varigotti sono le case colorate con i tetti piani a terrazzo, affaciate sulla spiaggia dove sono ormeggiati i vecchi gozzi (le tipiche barche da pesca). E poi i portoni, i gerani e le buganvillee, i localini dove prendere l'apertivo... Dalla vecchia Aurelia divergono due percorsi pedonali: a destra si va al castello, a sinistra alla chiesa di San Lorenzo Vecchio, tra pini d'Aleppo e ulivi, che sorge su uno sperone a strapiombo sul mare.
Il borgo ligure di Varigotti, in provincia di Savona / foto Thinkstock
MARINA DI CAMEROTA, CAMPANIA
Noi giochiamo in casa, voi avete un’occasione da non perdere. La seconda settimana di settembre è l’ultima per godere del paradiso Tci in Cilento, il villaggio di Marina di Camerota. Mimetizzato tra i giganteschi ulivi del Cilento (Campania) e con affaccio su un magnifico tratto di mare, il Villaggio Touring a Marina di Camerota meriterebbe un soggiorno anche "solo" per la bellezza dei luoghi. Molti altri sono invece i motivi per andarci in vacanza, magari con la famiglia e i bambini: ampia spiaggia, cucina tipica mediterranea, corsi gratuiti di canoa, vela, inglese per i più piccoli, mini-club... Il villaggio affaccia su una grande spiaggia di sabbia e ghiaia, privata e attrezzata, raggiungibile percorrendo una scalinata panoramica ombreggiata o con servizio navetta. 
Il Villaggio Tci di Marina di Camerota
Per informazioni chiamate il Pronto Touring, tel. 02.8526266; oppure basta andare in uno dei Punti Touring.
I Paradisi del Touring Club Italiano sono a Camerota, alle isole Tremiti e alla Maddalena. Scoprili sul sito villaggi.touringclub.it.