I dati sono di Mastercard e dell'ente del turismo londinese. Londra, nel 2013, ha raggiunto la quota record di 16 milioni di visitatori. Parigi si è fermata a 15,9 milioni. Uno smacco per la capitale francese che, da sempre, detiene il trono delle città più visitate al mondo o, quanto meno, d'Europa. Le Figaro, quotidiano francese, parla chiaro: Londra detronizza Parigi. Le motivazioni sono tante, ma quella più rilevante sembra essere il positivo effetto volano delle Olimpiadi del 2012 che hanno lasciato un'immagine molto positiva della metropoli. Caso più unico che raro visto che, abitualmente, l'anno successivo all'evento crollano le visite nelle città che ospitano i giochi. London & Partners, l'agenzia di promozione della capitale britannica, aggiunge tra le motivazioni di tale successo anche la nascita del principe George, la vittoria di Andy Murray a Wimbledon, la mostra su David Bowie al Victoria & Albert e l'evento dedicato a Pompei al British museum. E dire che i numeri di chi visita Pompei dal vivo continuano a crollare, come i reperti archeologici.

E le italiane? Sempre secondo i dati di Mastercard pare che la prima in classifica sia Milano al dodicesimo posto (6,83 milioni di turisti), tallonata da Roma al tredicesimo (6,71 milioni). L'Ente bilaterale del turismo del Lazio dà altri numeri attestando la capitale a quota 12 milioni e 635mila presenze. In ogni caso la capitale mondiale della storia, dell'archeologia, dell'arte, dell'architettura sta ancora a distanza siderale dalle prime ed è grave. Soprattutto se poi si considera che molte statistiche dicono che Londra e Parigi sono state, a loro volta, superate da Bangkok che ha visto una crescita record di visitatori negli ultimi anni. Singapore, Dubai, Kuala Lumpur, Hong Kong stanno crescendo costantemente e, nel giro di pochi anni, ogni classifica di visitatori relegherà le città europee nella parte bassa. Forse sarebbe il caso di organizzarsi strategicamente affinché il vecchio continente mantenga intatta la sua capacità attrattiva a livello mondiale, senza troppe lotte intestine. Londra e Parigi torneranno amiche?