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Lodi alla fotografia etica

di 
Tino Mantarro
10 Marzo 2010

Quando si decide di intraprendere un cammino ci sono sempre diverse possibilità. Si può decidere di prendere le scorciatoie, o si può scegliere di arrivare a destinazione facendo la strada più lunga, spesso anche la più difficile. È da una riflessione di questo genere che è nata l’idea del Festival della fotografia etica di Lodi. Quattro giorni di dibatti e mostre intorno al tema della fotografia e della sua valenza etica, declinata nel rapporto tra fotografi e organizzazione non governative. Ovvero una riflessione -sul rapporto tra interventi di solidarietà organizzata e uso dell’immagine per documentare, ma anche smuovere e, perché no, commuovere.



Il festival è nato da un’iniziativa del gruppo fotografico Progetto Immagine in collaborazione il Comune di Lodi, la Provincia di Lodi e il sostegno della Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi e la Fondazione Banca Popolare di Lodi. Si articola in quattro giorni, con mostre di reporter che hanno realizzato lavori su commissione per Ong, lavori da queste utilizzati per fare raccolta fondi e sensibilizzare il pubblico sulle tematiche umanitarie.


Tre le mostre: “Colombia, voci nascoste”, di Francesco Zizola organizzata da Medici Senza Frontiere; “Il costo umano di una catastrofe nucleare”, con scatti di Robert Knoth e “Worldless Children” del fotoreporter Luca Catalano Gonzaga, vincitore del premio Grand Prix Care du Reportage Humanitarie 2009. Oltre alle esposizioni il festival di Lodi sarà anche l’occasione per vedere le videoproiezioni di alcuni collettivi fotografici – gruppi di reporter indipendenti – provenienti da Israele, Spagna, Francia e Italia (ogni sera alle 21, al teatro delle Vigne). Insomma, a Lodi c’è davvero tutto per quattro giorni pieni e stimolanti: scatti belli e coinvolgenti e l’occasione buona per riflettere sul potere della fotografia e sulla sfida etica.



Info: dal 11 al 14 marzo 2010, mostre e incontri tutte a ingresso gratuito, qui .