Difficile dire quante volte in questi anni sia stata scritta la parola fine alla vicenda dell’isola di Budelli. Oramai sembra la storia di un romanzo il cui autore passi la vita a scrivere e riscrivere il finale: il canovaccio poi è sempre lo stesso, ma l’ordine dei dettagli cambia di volta in volta.
Per ora l’ultima parola fine è quella arrivata due giorni fa dal giudice delle esecuzioni immobiliari del Tribunale di Tempio Pausania, Alessandro di Giacomo, che ha nuovamente assegnato l’isola all'Ente Parco Nazionale Arcipelago de La Maddalena a fronte di un pagamento di 2,94 milioni di euro. Quanto pattuito mesi fa dallo stesso tribunale sardo che aveva preso atto della rinuncia da parte del magnate neozelandese Micheal Harte a prendere possesso dell’isola che pur aveva acquistato a un’asta giudiziaria.

Nelle settimane scorse il magnate ci aveva ripensato e aveva chiesto il blocco dell’assegnazione, ma quattro giorni fa ha finalmente depositato l’istanza di rinuncia dichiarando la “mancanza di interesse”.

Con questa ultima delibera del tribunale dovrebbe (a meno di altri ricorsi e ripensamenti vari) chiudersi il procedimento fallimentare che aveva portato alla messa all’asta dell’isola da parte della società immobiliare Nuova Gallura che ne deteneva la proprietà. L’aveva acquistata negli anni Sessanta con un progetto che oggi definiremmo folle: costruirvi ville per 3mila metri cubi.

Adesso bisogna capire che ne sarà dell’isola. O meglio: capire come verrà gestita dall’Ente parco che nei mesi scorsi ha ripristinato i vincoli di tutela assoluti sull’isola della sabbia rosa dove Michelangelo Antonioni ambientò alcune scene di Deserto Rosso. Avete qualche idea da suggerire?

IL CUSTODE DI BUDELLI
Resta da capire anche che ne sarà di Mauro Morandi, 77 anni, di cui gli ultimi 27 spesi sull’isola come custode. Era stato assunto nel 1989 dalla Nuova Gallura e da allora ha vissuto quasi da eremita nell’isola rosa. Come abitazione una casa a venti metri dal mare costruita durante la Seconda guerra mondiale. Una sistemazione alle bell’è meglio su cui Morandi ha istallato dei pannelli solari per la corrente in estate e inverno. Per l’acqua si affida a quella piovana che raccoglie in una cisterna militare, mentre per il cibo fa scorte alla Maddalena dato che a Budelli non si riesce a piantare neanche un orto.

Il giudice fallimentare gli ha riconosciuto 160mila euro di arretrati: pari a 20 anni di stipendi non pagati, ma i soldi sembrano essere l’ultimo dei problemi per Morandi. «Budelli è la mia vita – ha raccontato ad Antonella Manca dell’Ansa –, il mio amore, vorrei morire qui. In questo paradiso la vita me la so gestire, altrove non saprei». Come dargli torto?

LE PUNTATE PRECEDENTI

14 marzo 2016. Budelli finalmente pubblica
23 novembre 2015. Budelli, la saga infinita
15 aprile 2015. Contrordine, l’isola di Budelli torna ai privati