Come sempre succede l'Italia è spaccata in due, dai tempi dei Guelfi e Ghibelini; ora lo scontro è fra gli appassionati del free ride che utilizzano l'eliski e gli ambientalisti che sono contrari e auspicano una severa regolamentazione come avviene peraltro sugli altri versanti delle Alpi.

Le posizioni sono note, ma le sintetizziamo: il popolo di certi sciatori ama fortemente l'eliski perché permette, al costo medio di 250 euro a persona, di raggiungere la vetta di una montagna e di lanciarsi con gli sci in una discesa decisamente lunga, emozionante e avventurosa lungo i pendii innevati fino a fondovalle. La differenza rispetto a una discesa in pista è notevole perché in questo caso, a fronte di una spesa ben superiore, si può godere di una montagna decisamente più selvaggia, meno turistica, segnando la propria traccia in neve fresca e vergine.
 

Dall'altra parte, i contrari fanno presente che l'eliski può essere causa di due eventi che possono causare disgrazie anche mortali: una valanga provocata dalla vibrazione dello stesso elicottero quando giunge in alta quota e scarica gli sciatori e una valanga causata dagli stessi sciatori che tagliando il pendio posso determinare il distacco di lastroni di neve. Vi è poi da tener conto che il rombo del motore dell'elicottero disturba la fauna presente in alta quota, determinando anche il risveglio di animali in letargo.
 

COSA NE PENSANO ALL'ESTERO

Una recentissima manifestazione in Valmalenco ha voluto riportare alla ribalta il problema, che peraltro non è mai stato dimenticato. Vi è da tener conto che in Italia solo in Trentino-Alto Adige è vietato, mentre in tutte le altre regioni alpine è permesso.

All'estero, invece, è assolutamente vietato in Germania, Francia Slovenia e Liechtenstein, mentre è limitato a particolari luoghi in Svizzera (40 località quasi tutte nel Vallese) e in Austria (è consentito solo nella regione dell'Arlberg).

 

...E LE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE ITALIANE

Il Cai, per esempio, contrasta da sempre la pratica dell'eliski, ritenendola invasiva dell'alta quota al fine di privilegiare e promuovere solo una frequentazione della montagna ecocompatibile e sostenibile. Anche il Touring, come associazione ambientalista si è espresso in sintonia con le associazioni consorelle in un recente incontro con il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio.

 

Ma voi che ne pensate? Lo chiediamo agli amanti della montagna, e anche agli appassionati di questo sport, che sono i diretti interessati. L'eliski è da proibire o è una pratica sportiva in qualche modo "salvabile"?

 
 
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