Acqua e vento, elementi che letti in una previsione meteo non invogliano a partire. Ma se li combiniamo a una tavola e una vela spiegata, innescano a catena reazioni positive, sogni di vacanze e divertimento. Chissà se il windsurf se lo immaginava così James Drake, l’ingegnere aerospaziale californiano che progettò nel 1967 il primo prototipo di tavola a vela. Sicuramente ci ha messo del suo Robby Naish, 13 anni x 22 chili, che nel 1976 disegnava sul mare hawaiano traiettorie mai viste. Si apriva allora una nuova era del windsurf che avrebbe trasformato una “disciplina” in un vero e proprio lifestyle, condito da divertimento, musica, moda e un pizzico di follia.
Oggi ci sono tavole e vele dalle dimensioni e forme più diverse e fare windsurf non significa semplicemente veleggiare, ma Burner e Funnell, Spock e la Flaka, Shaka e Eslider o nel Chacho: che in gergo surfistico sono acrobazie che lasciano a bocca aperta e occhi sgranati noi che li ammiriamo da riva.
E in Italia dove si pratica il windsurf? Con 7500 chilometri di coste, cui sommare le isole e i laghi non abbiamo che l’imbarazzo della scelta. Le onde importanti non appartengono al mediterraneo, ma “spot” perfetti per la combinata vincente acqua-vento-sole sì e di solito si accompagnano a destinazioni dall'atmosfera giovane e vibrante. Quindi perché non segnarsele per un weekend o una vacanza "a tinte forti". Questa volta rovesciamo lo Stivale e partiamo da sud, col vento in poppa.
1. Sicilia - STAGNONE, MARSALA
La Riserva della Laguna dello Stagnone di Marsala (Tp) è un luogo magico, fuori dal tempo. Un paesaggio naturale suggestivo, mozzafiato, di rara bellezza per i suoi colori e i profumi, per i suoi tramonti sulle bianche saline con i mulini a vento. Qui la laguna è piatta, il vento costante: condizioni ideali per chi inizia a praticare il windsurf.
2. Sicilia - MONDELLO, PALERMO
È il gioiello della splendida baia racchiusa tra il monte Gallo e il monte Pellegrino. Mondello è “il” lido di Palermo e una delle più note stazioni balneari della Sicilia. Il nucleo più antico è un villaggio di pescatori attorno a un'antica tonnara in funzione ancora agli inizi del XX secolo. Tanto sole e vento teso e regolare permettono fare windsurf praticamente tutto l’anno, aprendo agli appassionati la possibilità di evitare i periodi più affollati delle vacanze a comando.
Il mare di Mondello /thinkstockphotos
3. Calabria - REGGIO CALABRIA, PUNTA PELLARO
A soli dieci chilometri da Reggio, ci si può andare anche in bus e in treno. E così fanno i locali e i turisti da ogni dove alla ricerca dello spot che vanta 300 giorni di vento l'anno. Lo scenario rende l'esperienza ancora più coinvolgente con la Sicilia e l'Etna a dominare il panorama. Smessa la muta, o per gli accompagnatori e i semplici spettatori da riva, la spiaggia è di dimensioni notevoli. C'è spazio per tutti quindi e molti anche i servizi ricettivi per i cacciatori di vento.
Lo spot di Punta Pellaro /ph reggiocalabriaturismo
4. Calabria - GOLFO DI SANT’EUFEMIA, LAMEZIA TERME 
Nelle giornate limpide la Sicilia sembra a un palmo di mano, e a rendere tangibile il litorale isolano è il vento, che soffia spesso e con forza, in particolare da nord e nord-ovest, con una intensità costante che fa di questo tratto calabrese una meta-icona per surf e kitesurf, la variante che vede le tavole planare sull’acqua grazie ad aquiloni manovrabili che sostituiscono le classiche vele.
Il golfo di Sant'Eufemia /foto il Lametino
5. Sardegna - PORTO POLLO E L'ISOLA DEI GABBIANI, PALAU
Due lunghe baie, a nordest della Sardegna, divise da una sottile striscia di terra. In fondo l’isola dei Gabbiani (o Isuledda). Lo spot sardo prediletto dai surfer e kitesurfer regala colori straordinari e un fondale dolcemente digradante, adatto a tutti. Non mancano le onde e il vento soffia costante da nord, nord-ovest.
Kitesurf a Portopollo /thinkstockphotos
 
6. Puglia - SCIALMARINO, VIESTE
Un lungo arenile dal basso fondale di sabbia e alle spalle il profilo quieto della chiesa di Santa Maria di Merino. Alla fine della spiaggia si apre l’Oasi naturalistico-archeologica La Salata, la più preziosa testimonianza paleocristiana del Gargano. Storia e arte si direbbe. E invece guardando il mare l’atmosfera cambia d’improvviso con le evoluzioni dei tanti kitesurfer che sfruttano venti da domare in questo tratto pugliese.
7. Toscana. TALAMONE, GROSSETO
A dominare la baia da un promontorio roccioso il borgo di Talamone. Il litorale in questa porzione del Parco regionale della Maremma è invece un'oasi tra zone umide, foreste, aree agricole, zone rocciose e dune. La baia è l’ideale per praticare tutto l'anno e non è un caso se molti atleti da tutto il mondo scelgano il grossetano per preparare competizioni internazionali.
La baia di Talamone /thinkstockphotos
 
8. Veneto - SOTTOMARINA, CHIOGGIA
Antico borgo marinaro e agricolo, tradizionale produttore di ortaggi per Venezia, Sottomarina è oggi un centro attrezzato per bagni, sport e divertimento, con una spiaggia lunga decine di chilometri e profonda, a tratti, oltre 300 metri. Di bolina spinge forte lo scirocco, e dal mare il panorama abbraccia la laguna veneziana, Chioggia e il forte di San Felice.
9. Trentino Alto Adige - TORBOLE, LAGO DI GARDA
Spot lacustre per i surfisti della mitteleuropa che trovano vento costante e divieti di navigazione per i motoscafi. Le tavole arrivano in particolare dalla Germania e anche se Goethe non era di certo un surfista, con la penna andava a vele spiegate. Torbole per lui era un "incantevole spettacolo". Smessa la tuta in capilene vale la pena dare retta allo scrittore e tra scorci pittoreschi concedersi una sosta rilassante al porticciolo, impreziosito dalla Vecchia Dogana addirittura risalente al Quattrocento.
Il Garda trentino, e alle spalle il profilo delle Dolomiti