Dai video di Bill Viola alle foto di Helmut Newton fino ai fumetti di Zerocalcare
Dai video di Bill Viola alle foto di Helmut Newton fino ai fumetti di Zerocalcare
Le mostre da non perdere a Milano a marzo
di
Barbara Gallucci
7 Marzo 2023
Tra arte contemporanea, video e anche un po' di fotografia, le mostre a Milano a marzo sono tutte da scoprire. Ecco una selezione di quelle programmate. Sono tutte grandi mostre, spesso scontate per i soci Tci. Trovate anche altri suggerimenti nella nostra sezione eventi (potete cercarli in tutta Italia, selezionando la località che vi interessa e il periodo).
L'ordine in cui ve le proponiamo è cronologico, dalla prima a chiudere fino a quelle che, aprendo nel corso del mese, proseguono anche nelle settimane successive.
1. La seduzione del bello. Capolavori segreti tra ‘600 e ‘700
Museo Bagatti Valsecchi, fino al 12 marzo
Per chi: vuole scoprire un bellissimo segreto milanese
Si trova in via Gesù uno dei musei più belli e segreti di Milano. Nel cuore del quadrilatero della moda l’autunno inizia all’insegna di diverse novità a cominciare da questa mostra che espone una selezione di 50 opere del Seicento e Settecento della collezione Gastaldi Rotelli. Tra i big esposti Procaccini, Guardu, Londonio, Todeschini, Ceruti…
Museo Bagatti Valsecchi, fino al 12 marzo
Per chi: vuole scoprire un bellissimo segreto milanese
Si trova in via Gesù uno dei musei più belli e segreti di Milano. Nel cuore del quadrilatero della moda l’autunno inizia all’insegna di diverse novità a cominciare da questa mostra che espone una selezione di 50 opere del Seicento e Settecento della collezione Gastaldi Rotelli. Tra i big esposti Procaccini, Guardu, Londonio, Todeschini, Ceruti…
2. Dai Medici ai Rothschild. Mecenati, collezionisti, filantropi
Gallerie d’Italia, fino al 26 marzo
Per chi: è curioso di conoscere il dietro le quinte dell’arte
Come arrivano gli artisti a poter vivere della loro arte? Chi ne sostiene la creatività? Chi investe nelle loro opere? Proprio per scoprire il ruolo di mecenati e collezionisti nella risoluzione di questi quesiti che è stata pensata questa mostra affascinante e originale che parte da Cosimo e Lorenzo de’ Medici e arriva fino quasi ai giorni nostri in un percorso che propone una grande varietà e raffinatezza.
Gallerie d’Italia, fino al 26 marzo
Per chi: è curioso di conoscere il dietro le quinte dell’arte
Come arrivano gli artisti a poter vivere della loro arte? Chi ne sostiene la creatività? Chi investe nelle loro opere? Proprio per scoprire il ruolo di mecenati e collezionisti nella risoluzione di questi quesiti che è stata pensata questa mostra affascinante e originale che parte da Cosimo e Lorenzo de’ Medici e arriva fino quasi ai giorni nostri in un percorso che propone una grande varietà e raffinatezza.

3. Andy Warhol. La pubblicità della Forma
Fabbrica del Vapore, fino al 10 aprile
Per chi: ha voglia di cultura pop
Curata da Achille Bonito Oliva, la mostra riporta a Milano le opere di Andy Warhol dopo un decennio. Il percorso, originale e ricchissimo di curiosità, propone circa 300 opere che spaziano dagli anni ’50 fino agli ’80, dagli schizzi degli esordi da designer di scarpe fino alle polaroid degli amici che frequentavano la Factory a New York.
Fabbrica del Vapore, fino al 10 aprile
Per chi: ha voglia di cultura pop
Curata da Achille Bonito Oliva, la mostra riporta a Milano le opere di Andy Warhol dopo un decennio. Il percorso, originale e ricchissimo di curiosità, propone circa 300 opere che spaziano dagli anni ’50 fino agli ’80, dagli schizzi degli esordi da designer di scarpe fino alle polaroid degli amici che frequentavano la Factory a New York.

4. Zerocalcare. Dopo il botto
Fabbrica del Vapore, fino al 7 aprile
Per chi: preferisce i fumetti impegnati
Battaglie sociali e politiche, impegno su temi differenti, capacità di mettersi in gioco. Queste caratteristiche di Michele Rech, in arte Zerocalcare, lo hanno reso tra i fumettisti più noti in Italia. Per scoprire il suo mondo la mostra propone un percorso espositivo tra 500 tavole originali, video, bozzetti e un’opera site specific.

5. Albert-Laszlo Barabasi. The art of connection
Meet, Digital Culture Center, fino al 16 aprile
Per chi: cerca un’arte scientifica
Laszlo Barabasi è uno scienziato, professore di fisica negli Stati Uniti. Eppure il suo sogno è da sempre l’arte convinto che arte e scienza facciano parte dello stesso viaggio di scoperta. Nel tempo ha sviluppato un linguaggio unico, grafico e tridimensionale fino ad arrivare alla compenetrazione completa tra le due.

6. Simon Fujiwara. Who is Who-Dimensional?
Galleria Giò Marconi, fino al 20 aprile
Per chi: vuole indagare le identità di genere
Fujiwara ha inventato un personaggio dei cartoni animati identity free che si chiama Who the Bear, un orso bianco e peloso dal cuore d’oro e la lingua lunga. Non ha razza, genere, sessualità ma è un’immagine che si muove in un mondo di altre immagini e cambia forma. La ricerca del sé è quindi la sua strada, tra identità di genere, nazionalismo e appropriazione culturale.

7. Walter Niedermayr. Iran, prima e dopo la rivoluzione
Spazio espositivo Ersel, dal 30 marzo al 30 aprile
Per chi: vuole scoprire un Paese inaspettato
Artista altoatesino, Niedermayr studia da sempre, attraverso i suoi lavori fotografici, il paesaggio e le sue trasformazioni a opera dell’uomo. In quest’occasione propone un progetto che parte dallo studio del paesaggio urbano moderno sorto in Iran dopo la rivoluzione islamica del 1979, per lo più influenzato dall’architettura occidentale.
Spazio espositivo Ersel, dal 30 marzo al 30 aprile
Per chi: vuole scoprire un Paese inaspettato
Artista altoatesino, Niedermayr studia da sempre, attraverso i suoi lavori fotografici, il paesaggio e le sue trasformazioni a opera dell’uomo. In quest’occasione propone un progetto che parte dallo studio del paesaggio urbano moderno sorto in Iran dopo la rivoluzione islamica del 1979, per lo più influenzato dall’architettura occidentale.

8. Sally Gabori
Triennale, fino al 14 maggio
Per chi: ha curiosità australiane
Intorno agli 80 anni di età, Sally Gabori inizia a dipingere immense tele colorate. In pochi anni ne realizza a decine, tutte intimamente legate alla sua cultura Kaiadilt del Queensland australiano. Dal golfo della Carpentaria Gabori si trova esiliata sulla terra ferma e la pittura diventa una forma di ricordo, memento del suo passato, della vita della sua comunità, in forma astratta e potentissima.
Triennale, fino al 14 maggio
Per chi: ha curiosità australiane
Intorno agli 80 anni di età, Sally Gabori inizia a dipingere immense tele colorate. In pochi anni ne realizza a decine, tutte intimamente legate alla sua cultura Kaiadilt del Queensland australiano. Dal golfo della Carpentaria Gabori si trova esiliata sulla terra ferma e la pittura diventa una forma di ricordo, memento del suo passato, della vita della sua comunità, in forma astratta e potentissima.

9. La negazione della forma. Arnaldo Pomodoro tra minimalismo e controcultura
Fondazione Arnaldo Pomodoro, fino al 28 maggio
Per chi: vuole immergersi nel mondo di un maestro
Tra il 1966 e il 1970 Arnaldo Pomodoro viaggia e vive per lunghi periodi negli Stati Uniti. Sono anni particolari in cui la sperimentazione permea la controcultura e anche l’arte. La mostra, suddivisa in sei sezioni, racconta quel momento e la sua produzione dell’epoca attraverso circa 40 sue opere, fotografie, filmati, materiali d’archivio e un nucleo di opere di artisti americani coi quali Pomodoro ha stretto amicizia allora.

10. Michelangelo Pistoletto. La pace preventiva
Palazzo Reale, dal 23 marzo al 4 giugno
Per chi: vuole provare a perdersi
Una mostra originale, che impone al visitatore uno sforzo per perdersi e ritrovarsi, anche fisicamente. Il percorso di visita inizia infatti con l’ingresso nel Labirinto di Pistoletto e a ogni bivio o scelta, l’osservatore si troverà di fronte e opere diverse. Un’esperienza realmente immersiva e disorientante per scoprire come ragiona un maestro della contemporaneità.
Palazzo Reale, dal 23 marzo al 4 giugno
Per chi: vuole provare a perdersi
Una mostra originale, che impone al visitatore uno sforzo per perdersi e ritrovarsi, anche fisicamente. Il percorso di visita inizia infatti con l’ingresso nel Labirinto di Pistoletto e a ogni bivio o scelta, l’osservatore si troverà di fronte e opere diverse. Un’esperienza realmente immersiva e disorientante per scoprire come ragiona un maestro della contemporaneità.

11. Diego, l’altro Giacometti
Fondazione Luigi Rovati, dal 15 marzo al 18 giugno
Per chi: non conosce il fratello dell’artista
Sono più di 60 oggetti tra sculture, arredi, piccoli animali e maquettes a raccontare il percorso creativo di Diego Giacometti, fratello del più famoso Alberto, ma grande talento artistico originale con la stessa passione per l’arte antica che si fonde con richiami al mondo della natura, a volte fiabeschi e giocosi.
12. Neoclassico e Romantico. Pompeo Marchesi, scultore collezionista
Galleria d’arte Moderna, fino al 18 giugno
Per chi: vuole conoscere un allievo di Canova
Pompeo Marchesi, allestita in occasione dei 240 anni dalla nascita, è l’occasione per scoprire questa figura d’artista emblematica per la storia di Milano. Formatosi all’Accademia di Brera e poi allievo del Canova a Roma, è proprio a Milano che raggiunge l’apice del successo partecipando sia alla vita artistica della città sia alla sua espansione architettonica ed estetica. Tanto che anche Stendhal lo definì “Le sculpteur à la mode de Milan”.

13. Helmut Newton. Legacy
Palazzo Reale, dal 24 marzo al 25 giugno
Per chi: ha una passione per la fotografia d’autore
Ideata in occasione del centenario della nascita di Helmut Newton e posticipata a causa della pandemia, la mostra ripercorre, attraverso 250 tra scatti, riviste, documenti e video, la carriera di uno dei fotografi più amati. Accanto alle immagini più note non mancano anche foto inedite presentate per la prima volta in Italia con un focus specifico sui servizi di moda più anticonvenzionali.
Palazzo Reale, dal 24 marzo al 25 giugno
Per chi: ha una passione per la fotografia d’autore
Ideata in occasione del centenario della nascita di Helmut Newton e posticipata a causa della pandemia, la mostra ripercorre, attraverso 250 tra scatti, riviste, documenti e video, la carriera di uno dei fotografi più amati. Accanto alle immagini più note non mancano anche foto inedite presentate per la prima volta in Italia con un focus specifico sui servizi di moda più anticonvenzionali.

14. Bill Viola
Palazzo Reale, fino al 25 giugno
Per chi: preferisce la videoarte
Origini italo americane e una straordinaria capacità di realizzare video poetici e di grande impatto visivo. Bill Viola, da oltre 40 anni sperimenta le mille potenzialità delle immagini in movimento e questa mostra ripercorre il suo percorso creativo attraverso 15 video, una sintesi di un’intera carriera votata alla video arte.

15. Cere anatomiche: La Specola di Firenze. David Cronenberg
Fondazione Prada, dal 24 marzo al 17 luglio
Per chi: cerca un’esperienza originale
La Specola di Firenze è uno dei musei scientifici più antichi d’Europa. Fondata nel 1775 è ora chiusa al pubblico per lavori e 13 ceroplastiche del XVIII sono in mostra insieme a moltissimi disegni anatomici. A completare il tutto un inedito cortometraggio di David Cronenberg che introduce ai misteri della Specola.

16. NOw/here. Gian Maria Tosatti
Hangar Bicocca, fino al 30 luglio
Per chi: si sente in bilico tra catastrofe ed evoluzione
Gli aspetti più essenziali della condizione umana sono al centro del lavoro di Tosatti di cui si propone una prima retrospettiva per il fare il punto di quello che l’artista romano ha prodotto fino a ora. La sfida ‘ cogliere lo spirito del tempo provocando dubbi e domande nell’osservatore in un percorso espositivo a specchio.
