Il nuovo anno inizia all'insegna della cultura e delle mostre.
In quest'articolo ve ne proponiamo oltre 60, in ordine geografico dal Piemonte fino alla Sicilia; sono grandi e piccole esposizioni, spesso scontate per i soci Tci.

Attenzione!
Quest'articolo NON comprende le mostre consigliate a Milano e a Roma, che trovate in questi articoli specifici:
- Le mostre da non perdere a Milano a marzo
- Le mostre da non perdere a Roma a marzo

1. Felice Casorati. Pittura che nasce dall’interno
Museo Archeologico Nazionale, Aosta, fino al 7 aprile
Per chi: preferisce l’arte del Novecento

Una grande retrospettiva per un maestro del Novecento raccontato attraverso oltre cento opere tra dipinti, sculture, disegni e bozzetti teatrali dal 1904 al 1960. Molti i capolavori esposti che provengono dalle principali istituzioni museali italiane in un viaggio nell’opera di Felice Casorati e nella sua poetica.

2. Martine Franck. Regarder les autres
Forte di Bard, Aosta, dal 9 marzo al 2 giugno
Per chi: ama la fotografia d’autore

Le persone sono al centro del percorso professionale della fotografa francese Martine Franck. La loro osservazione, l’onesta curiosità, l’evidente molteplicità dei soggetti caratterizzano il percorso espositivo di questa mostra realizzata in collaborazione con la Fondazione Henri Cartier-Bresson. Lo stupore e la celebrazione per un’artista poco nota tutta da scoprire.

3. Non ha l’età. Il Festival di Sanremo in bianco e nero 1951-1976
Gallerie d’Italia, Torino, fino al 12 maggio
Per chi: ha un’anima musicale

Provengono dall’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo le 85 immagini dedicate al Festival di Sanremo esposte in questa mostra. Le immagini non raffigurano sempre i cantanti sul palco ma, molto più spesso, li raccontano nei dietro le quinte, nei momenti di relax. Non mancano anche numerosi video provenienti dalle Teche Rai.

4. Cristina Mittermeier. La grande saggezza
Gallerie d’Italia, Torino, dal 14 marzo al 1° settembre
Per chi: ama natura e fotografia

La bellezza del nostro pianeta, le diverse culture e tradizioni dei suoi abitanti, i paesaggi, la fauna selvatica in continua evoluzione sono al centro della mostra che riunisce circa 90 fotografie della fotografa, biologa marina e attivista messicana. Una testimonianza per immagini per riflettere sulle saggezze ancestrali e su un pianeta da proteggere.

5. Robert Capa e Gerda Taro: la fotografia, l’amore, la guerra
Camera, Torino, fino al 2 giugno
Per chi: vuole scoprire una coppia d’assi

Sono 120 le fotografie esposte per questa mostra che, oltre a valorizzare il talento di Robert Capa, mette in luce anche quello di Gerda Taro, compagna di vita e di viaggi. Il rapporto professionale e sentimentale si concluse in Spagna dove Taro venne uccisa nel 1937. 

6. Liberty. Torino Capitale
Museo Civico d’Arte Antica, Palazzo Madama, Torino, fino al 10 giugno 
Per chi: ha un certo stile

Sono un centinaio le opere esposte in questa mostra che racconta il ruolo fondamentale che Torino svolse per l’affermarsi del Liberty. In cinque sezioni si sviluppano i temi e gli eventi che hanno caratterizzato quel momento, dall’eterno femminismo alla casa moderna, dalle architetture all’arredamento fino a un focus su Leonardo Bistolfi, maestro del Liberty.

7. A tu per tu con Leonardo
Musei Reali, Torino, dal 28 marzo al 30 giugno
Per chi: è in cerca di genialità

Sono 60 le opere esposte per questa mostra, delle quali 15 originali di Leonardo inclusi 6 fogli del Codice Atlantico. La mostra è arricchita da numerosi prestiti di istituzioni italiane e internazionali nonché da una interessante sezione con le opere dei suoi allievi, seguaci e imitatori.

Autoritratto, Leonardo da Vinci, Musei Reali

8. Hayez. L’officina del pittore romantico
Gam, Torino, fino al 1° aprile 
Per chi: apprezza i classici e la storia

Dieci sezioni per raccontare l’avventura artistica e politica di un artista amato, ma non del tutto conosciuto. Un viaggio che include i valori della bellezza, dell’amore e dei valori risorgimentali. Oltre ai dipinti sono esposti anche i disegni e gli schizzi, ovvero gli appunti di un maestro della storia dell’arte italiana.  

9. Il mondo di Tim Burton
Museo Nazionale del cinema, Torino, fino al 7 aprile 
Per chi: è appassionato di cinema d’autore

Un viaggio nell’universo visionario e nella creatività di Tim Burton che ha aperto il suo archivio personale per raccontare la sua produzione e raccontarsi. Tra disegni, bozzetti, opere d’arte originali, ma anche costumi, opere in movimento, pupazzi e sculture ci si immerge nella magia e nella testa di un regista davvero unico.

10. Car crash. Piero Gilardi e l’arte povera
Parco Arte Vivente, Torino, fino al 28 aprile
Per chi: vuole fare un tuffo negli anni Sessanta

Un omaggio al fondatore del Pav e ripercorre gli esordi della carriera dell’artista esplorando gli anni che vanno dal 1964 al 1969. La mostra racconta come in pochissimo tempo Gilardi sia stato coinvolto nelle tappe fondamentali del movimento poverista, dalle prime esposizioni come Arte Abitabile alla Galleria Sperone fino a quella agli arsenali di Amalfi. Il titolo deriva da un progetot mai realizzato per il Piper Pluriclub di Torino, luogo mitico che a quei tempi era aperto alle sperimentazioni più diverse.

11. Thomas Bayrle. Form Form SuperForm
Pinacoteca Agnelli, Torino, fino al 2 aprile
Per chi: vuole scoprire un pioniere digitale

Subito dopo la seconda guerra mondiale, l’artista tedesco Bayrle ha cominciato a studiare e creare le superforme, complessi pattern realizzati a partire da immagini di persone, prodotti e macchine. Anticipando il linguaggio digitale, ha realizzato serigrafie che raccontano le dinamiche tra gli individui e la collettività con un focus sulle auto che a Torino sta particolarmente a suo agio tanto che una nuova sua opera è allestita sulla Pista 500.

12. Jacopo Benassi. Autoritratto criminale
Gam, Torino, fino al 1° settembre
Per chi: ha la fissazione del selfie
 
Come si fa a realizzare un autoritratto in cui non si compare mai? Jacopo Benassi propone foto di piante scattate al buio ai giardini pubblici, foto e tele sovrapposte, tenute insieme da grosse cinghie… Ed è proprio sul contrasto tra buio e flash che nasce il contrasto che risponde alla domanda. 

13. Banksy, Jago, TvBoy e altre storie controcorrente
Palazzo Gromo Losa e Palazzo Ferrero, Biella, fino al 1° aprile
Per chi: ama l’arte di strada

Sono famosi e misteriosi, hanno cambiato il senso estetico contemporaneo imponendo una ricerca più pop e abbordabile anche ai non addetti ai lavori. Banksy ma anche Liu Bolin, Takashi Murakami e TvBoy, in una mostra in doppia sede con oltre 70 opere da godere con leggerezza e lasciando andare la fantasia.

14. Lorenzo Lotto e Pellegrino Tibaldi. Capolavori della Santa Casa di Loreto
Complesso Monumentale di San Francesco, Cuneo, fino al 17 marzo
Per chi: è in cerca di capolavori

Sono sette le opere di Lorenzo Lotto e due di Tibaldi provenienti dal Museo Pontificio Santa Casa di Loreto esposti per questa mostra che indaga le possibili influenze reciproche tra i due maestri con culture diverse alle loro spalle ma con un periodo di collaborazione proprio durante il cantiere lauretano. 

15. La Canestra di Caravaggio. Segreti ed enigmi della natura morta
Palazzo Mazzetti, Asti, fino al 7 aprile
Per chi: vuole approfondire un tema

Un prestito eccezionale della Pinacoteca Ambrosiana di Milano è il punto di partenza per questo interessante percorso espositivo che parte dal capolavoro di Caravaggio per analizzare un soggetto frequente quanto simbolico e misterioso. Tra enigmi da sciogliere ed elementi puramente decorativi, un viaggio che parte dal maestro per suggestionare molti altri artisti a lui ispirati.

16. Amami ancora
Mac, Lissone (Mb), fino al 19 maggio
Per chi: vuole conoscere le opere di Alice Ronchi
 
Parte da una ricerca intima e dal confronto con le opere vincitrici del Premio Lissone nel periodo 1946-1967 la prima personale in Italia di Alice Ronchi. L’artista restituisce così valore e visibilità contemporanea a opere presenti in collezione e presenta un nuovo intervento realizzato appositamente. 

17. Cosmologie
Spazio 21, Lodi, fino al 27 aprile
Per chi: riflette sul cosmo

L’ex spazio industriale ospita questa collettiva di 14 accostati nella loro riflessione sul tema del cosmo. Dalla scultura all’installazione, dalla fotografia alla pittura, gli artisti italiani e internazionali hanno background diversi ma subiscono tutti la fascinazione per il mondo celeste. Dalle stelle dipinte alle foto che focalizzano l’attenzione sull’inquinamento atmosferico, un’esperienza di visita poetica e originale.

Piccolo Macrocosmo, Grande Macrocosmo di Carlotta Roda

18. Informale. La pittura italiana degli anni Cinquanta
Palazzo delle Paure, Lecco, dal 15 marzo al 30 giugno
Per chi: è in cerca di approfondimenti

Dopo la seconda guerra mondiale una nuova generazione di artisti stravolse il panorama creativo italiano. In questa mostra sono più di 60 le opere esposte di maestri come Afro, Tancredi, Fontana, Burri, Vedova e molti altri ancora la cui cifra espressiva ruota attorno al segno, alla materiale, al colore, al gesto.

Scontro di situazioni, Emilio Vedova

19. Yayoi Kusama. Infinito presente
Palazzo della Ragione, Bergamo, fino al 24 marzo
Per chi: pensa che l’arte sia anche un favoloso gioco di illusioni

Yayoi Kusama è una delle artiste giapponesi più famose al mondo. I suoi pattern, le sue illusioni estetiche, la sua immaginazione sono frutto di una mente coraggiosa, senza schemi, complessa ma in grado di parlare a un pubblico vastissimo. A Bergamo alcune delle sue installazioni più famose cattureranno grandi e bambini. 

20. I Macchiaioli
Palazzo Martinengo, Brescia, fino al 9 giugno
Per chi: preferisce i classici

Ci sono tutti: Fattori, Lega, Signorini, Cabianca, Borrani. Abbati e molti altri ancora per questa mostra che, attraverso 100 opere, racconta le vicende artistiche di un movimento a suo modo rivoluzionario che ha raccontato un’Italia in evoluzione lasciando eredità anche a correnti artistiche internazionali. 

21. Colore. Franco Fontana
Museo di Santa Giulia, Brescia, dall’8 marzo al 28 luglio
Per chi: apprezza la fotografia a colori

Sono state realizzate tra il 1961 e il 2017 le 122 immagini esposte per la mostra di Fontana. La rassegna racconta il percorso di ricerca del maestro emiliano esplorando temi come il paesaggio naturale, quello urbano, quello umano, ma anche la luce americana, le autostrade. Suddivisa in quattro sezioni, la mostra è un viaggio in una carriera intensa e molto colorata.

22. Biennale della Fotografia di Mantova
Luoghi vari, Mantova, dall’8 marzo al 14 aprile
Per chi: è in cerca di belle fotografie con uno sguardo originale

Giunge alla terza edizione la Biennale della Fotografia femminile che, quest’anno, ha come titolo “Private”. Può essere inteso come riferimento alla vita privata, al tema della privacy nella sua definizione di cosa è pubblico e cosa è privato, sia nel mondo fisico sia nei social network. Un viaggio che coinvolge fotografe di tutto il mondo più o meno note.

Una skater nello scatto di Luisa Dorr

23. Global Painting. La nuova pittura cinese
Mart, Rovereto, fino al 14 aprile
Per chi: è curioso del mondo orientale

Attraverso il lavoro di 24 giovani artisti, la mostra racconta le tendenze artistiche cinesi contemporanee. Cresciuti nella Cina del nuovo millennio, gli artisti diventano narratori di un Paese complesso le cui sfumature non sono sempre di immediata comprensione per la cultura occidentale.

24. Renaissance
Museion, Bolzano, dal 23 marzo al 1° settembre
Per chi: vuole conoscere una nuova generazione di artisti

Sono 15 gli artisti coinvolti in questa mostra collettiva dedicata ai giovani creativi del nord Italia. Nonostante affrontino il processo artistico in modi diversi, tutte e tutti condividono un approccio rigenerativo e critico con il proprio retaggio culturale. Una vera e propria scenografia progettata dallo studio (ab)Normal conduce tra le varie opere grazie a sfondi e giochi di luce.

25. Bruno Munari. La leggerezza dell’arte
Eataly Art House, Verona, fino al 31 marzo
Per chi: si ricorda (o vuole conoscere) la Scimmietta Zizi

L’eredità artistica, culturale e creativa a tutto tondo di Bruno Munari a 25 anni dalla scomparsa condensata in una mostra che propone una lettura chiara della sua poetica. Ma anche della sua genialità teorica e delle sue eredità. Non mancheranno laboratori studiati ad hoc per diverse fasce di età con il Metodo Munari.

26. Marcel Duchamp e la seduzione della copia
Peggy Guggenheim Collection, Venezia, fino al 18 marzo
Per chi: coglie l’ironia nell’arte

Amico, consigliere e mecenate di Peggy Guggenheim, Marcel Duchamp ha cambiato la storia dell’arte moderna con le sue opere dissacranti e originali, in grado di mettere in discussione i canoni estetici. Con una sessantina di opere realizzate tra il 1911 e il 1968, la mostra presenta una serie di opere provenienti da gallerie internazionali di grande prestigio.

Maggiori informazioni nel nostro articolo dedicato.

Marcel Duchamp e la seduzione della copia  Ph. Matteo De Fina © Association Marcel Duchamp, by SIAE 2023

27. Il ritratto veneziano dell’Ottocento
Ca’ Pesaro, Venezia, fino al 1° aprile
Per chi: cerca volti eterni

Un’epoca complessa, ricca di mutamenti culturali, sociali e politici che emergono nelle decine di opere esposte per questa mostra che ospita dipinti di Hayez, Matteini, Lipparini, Grigoletti, Molmenti, Schiavoni e molti altri che hanno raccontato, attraverso i loro pennelli, un secolo ricchissimo.

28. Maurizio Pellegrin. Me stesso e io
Ca’ Pesaro, Venezia, fino al 1° aprile
Per chi: confronta contemporaneo e classico

Artista veneziano residente a New York, Pellegrin propone un dialogo tra le sue opere e quelle della mostra al secondo piano di Ca’ Pesaro dal titolo “Il ritratto veneziano dell’Ottocento”. Pellegrin diventa connettore tra una visione contemporanea del ritratto e quella ottocentesca per la quale il ritratto è da intendersi come celebrazione e consacrazione all’eternità.

29. David Chim Seymour. Il mondo a Venezia
Museo di Palazzo Grimani, Venezia, fino al 17 marzo
Per chi: ama Venezia

Di origine polacche, David Szymin-Seymour ha raccontato la storia europea e mondiale. Dalla guerra civile spagnola al Messico alla seconda guerra mondiale durante la quale prestò servizio nell’intelligence americana, ha saputo raccogliere nei suoi scatti ogni istante. Proprio dopo la guerra focalizzò la sua attenzione sulle città post belliche, inclusa Venezia, protagonista di questa mostra.

30. Joan Fontcuberta. Cultura di polvere
Museo Fortuny, Venezia, fino al 10 marzo
Per chi: apprezza gli incroci tra classicismo e contemporaneità
 
Nasce da una residenza d’artista la mostra con le opere del catalano Joan Fontcuberta intervenire su alcune lastre fotografiche deteriorate provenienti dal Fondo Chigi dell’ICCD di Roma per ridare loro vita con uno sguardo contemporaneo. Una sperimentazione visiva e linguistica e originale che ridà valore a un patrimonio fotografico che rischiava di sparire.

31. Pierre Huyghe
Punta della Dogana, Venezia, dal 17 marzo al 24 novembre
Per chi: vuole perdere il senso del tempo e dello spazio

L’artista francese protagonista della più grande mostra dedicata al suo lavoro finora concepita. Huyghe adotta, nelle sue opere, un’altra prospettiva rispetto a quella umana per lasciar emergere ciò che si trova fuori dalla nostra comprensione stimolando l’osservatore a un cambio nel modo di vedere e leggere le cose.

32. La dogaressa tra storia e mito. Venezianità al femminile dal Medioevo al Novecento
Palazzo Vescovile, Portogruaro (Ve), fino al 19 maggio
Per chi: vuole scoprire un aspetto nascosto di Venezia
 
La dogaressa era la moglie del doge veneziano, un ruolo importante che ha lasciato il segno sulla città nel corso dei secoli. La mostra, suddivisa in cinque sezioni, indaga la sua figura e le donne che l’hanno incarnata, da Giovanna Dandolo, che favorì le arti del ricamo e del merletto, fino alle contemporanee Peggy Guggenheim, che ricevette il titolo in via onorifica, e la contessa Anna Morosini. 

33. Eterno femminino. Arte a Trieste tra fascino e discrezione
Museo Sartorio, Trieste, fino al 1° aprile
Per chi: è curioso di scoprire la storia triestina al femminile

Una galleria di ritratti femminili propone una Trieste osservata nelle sue pieghe più intime, nei volti e nei corpi delle donne di quella borghesia cosmopolita e pluriconfessionale che ha contribuito alla crescita economica e culturale della città nel diciannovesimo secolo e nei primi del Novecento. Un originale percorso espositivo originale e ammaliante.

34. Van Gogh
Museo Revoltella, Trieste, fino al 30 giugno
Per chi: apprezza i grandi classici

Dopo il successo ottenuto nella tappa romana, la mostra dedicata al genio di Van Gogh sbarca a Trieste. Esposti 50 capolavori arricchiti da apparati didattici, video e un allestimento scenografico. L’esposizione annovera tra i suoi colpi di scena anche due ritratti di Monsieur e Madame Ginoux.

35. Henri de Toulouse-Lautrec
Palazzo Roverella, Rovigo, fino al 30 giugno
Per chi: sente il richiamo bohémien

Salito agli onori della cronaca per le sue memorabili affiches, Toulouse-Lautrec è molto altro ancora. La mostra propone un viaggio nelle diverse sfaccettature della sua produzione con un focus su Parigi che è la vera protagonista della sua opera. Il percorso espositivo include 60 opere dell’artista ma si completa con altri lavori coevi.

36. Il conte e il cardinale. I capolavori della Collezione Silvestri
Palazzo Roncale, Rovigo, fino al 10 marzo
Per chi: vuole scoprire una collezione

Il casato dei Silvestri aveva una particolare passione per l’arte tanto che gli ultimi eredi lasciarono alla città e al Seminario vescovile, nel 1877, l’imponente tesoro. A 150 anni dal lascito, questa mostra rimette insieme la quadreria con criterio storiografici interessanti. Un modo per far conoscere il casato e la storia del collezionismo d’epoca. 

37. Da Monet a Matisse. French Moderns, 1850-1950
Palazzo Zabarella, Padova, fino al 12 maggio
Per chi: si sente un po’ francese
 
È realizzata in collaborazione con il Brooklyn Museum di New York la mostra che presenta 59 opere dedicata ai maestri francesi. Divisa in quattro sezioni, paesaggio, natura morta, ritratti e figure, il nudo, propone un percorso in un secolo di arte che ha cambiato stile, estetica e soggetti lasciando eredità fino ai giorni nostri.

Jules Breton (1827–1906), La fine della giornata lavorativa, 1886–1887. Olio su tela, 84 x 120 cm. Brooklyn Museum, dono di Mrs. Edward S. Harkness, 35.867. (Photo: Brooklyn Museum) 

38. Monet. Capolavori dal Musée Marmottan, Paris
Centro Culturale Altinate, Padova, dal 9 marzo al 14 luglio
Per chi: preferisce i grandi classici

Sono le opere alle quali Monte teneva di più gli oltre 50 capolavori provenienti da Parigi esposti per questa mostra. Le “Ninfee”, i “Glicini” ma anche “La Loconotiva” e “Londra. Parlamento. Riflessi sul Tamigi” tra le opere del percorso espositivo.

39. Le trecce della Faustina. Acconciature, donne e potere nel Rinascimento
Gallerie d’Italia, Vicenza, fino al 7 aprile
Per chi: è attento allo stile

Attraverso una selezione di circa 70 opere tra cui busti, dipinti, sculture, monete antiche, medaglie moderne, disegni e volumi a stampa, un viaggio originale dedicato a un tema apparentemente frivolo ma invece ricco di simboli e suggestioni. Protagonista l’imperatrice Faustina Maggiore che, delle sue famose acconciature ha saputo fare simboli di potere e concordia.

40. Pop/Beat – Italia 1960-1979. Liberi di sognare
Basilica Palladiana, Vicenza, fino al 30 giugno
Per chi: ha uno spirito libero

Caratterizzate da una visione ottimistica della vita e del futuro, le opere riunite per questa mostra raccontano in realtà anche i movimenti politici e le suggestioni di modernità di un’epoca particolarmente vivace. Sono un centinaio le opere esposte di artisti come Giosetta Fioroni, Aldo Mondino, Ugo Nespolo, Pino Pascali e altri ancora.

Natura morta e materia di Renato Mambor

41. Futurismo di carta. Immaginare l’universo con l’arte della pubblicità
Museo Nazionale Collezione Salice, Treviso, fino al 30 giugno
Per chi: ama i manifesti

Tra il 1930 e il 1940 il futurismo raggiunge l’apice del suo sviluppo e i manifesti riflettono il clima del momento. In un’Italia in grande cambiamento, le nuove imprese sfruttano la creatività degli artisti del movimento per sponsorizzare nuove macchine, invenzioni e dare un senso al futuro che incombe. Aerei, macchine e motoscafi sfrecciano verso un radioso domani, almeno fino allo scoppio della seconda guerra mondiale.

Crociera aerea del decennale di Luigi Martinati

42. Tempi nuovi di Stefano Non
Cubo Unipol, Bologna, fino all’11 maggio
Per chi: ama giocare

Nelle due sedi di Cubo in Torre Unipol e in Porta Europa, l’artista bergamasco Stefano Non propone 17 opere tra installazioni plastiche e video che raccontano la sua ricerca in tematiche d’attualità come la gamification e il post umano. Gli scenari sono quindi futuribili ma raccontano molti passi scientifici della storia. 

43. Mimmo Paladino nel Palazzo del Papa
Palazzo Boncompagni, Bologna, fino al 7 aprile
Per chi: valorizza un maestro della scultura e non solo

Sono una ventina le opere esposte per questa mostra che occupa gli spazi di Palazzo Boncompagni. Nella Sala delle Udienze è posta la monumentale installazione di tredici cavalli beri, mentre all’ingresso della Loggia sono allestiti i Guerrieri e Respiro. Un percorso affascinante che si inserisce con eleganza nel contesto.

44. Gio Ponti. Ceramiche
Museo Internazionale della Ceramica, Faenza, dal 17 marzo al 13 ottobre
Per chi: apprezza eleganza e stile

Negli anni Venti del Novecento il grande architetto, designer e intellettuale milanese è direttore artistico della Richard Ginori. La ceramica diventa un ottimo punto di partenza per sviluppare la sua creatività anche con altre realtà della produzione soprattutto a Faenza. In mostra moltissimi esempi del suo lavoro tra manufatti, disegni e arredi.

45. Escher
Palazzo dei Diamanti, Ferrara, dal 23 marzo al 21 luglio
Per chi: apprezza i rompicapi

Il geniale maestro olandese e le sue inconfondibili opere sono al centro di un percorso espositivo che ripercorre le sue opere più note. Dai teoremi geometrici alle intuizioni matematiche, dalle riflessioni filosofiche ai paradossi della logica, difficile rimanere immuni ai mondi immaginifici di Escher.

Occhio, Maurits Cornelis Escher - The MC Escher Company

46. Impronte. Noi e le piante
Palazzo del Governatore, Parma, fino al 1° aprile
Per chi: ha il pollice verde

Una mostra originale quella proposta a Parma che, attraverso oltre 200 immagini, racconta l’evoluzione del rapporto tra botanica e visual culture: dagli erbari quattrocenteschi alle tecnologie più evolute che aiutano agricoltura e ambiente. Il percorso espositivo si sviluppa in dieci sezioni, dalle illustrazioni scientifiche dei secoli passati alle piante del mondo. Un sogno botanico. 

47. Orhan Pamuk. Parole e immagini
Labirinto della Masone Franco Maria Ricci, Fontanellato (Pr), fino al 17 marzo
Per chi: è appassionato di letteratura 

Da più di dieci anni lo scrittore turco Premio Nobel Orhan Pamuk scrive e disegna quotidianamente taccuini. 12 di questi sono ora esposti e commentati in un percorso scenografico dove è esposta anche la collezione d’arte di Franco Maria Ricci. Una mostra spettacolare che regala un’immersione nella mente di uno scrittore straordinario. 

48. Bruno Munari. Tutto
Fondazione Magnani-Rocca, Mamiano di Traversetolo, Parma, dal 16 marzo al 30 giugno
Per chi: vuole tutto

La più grande mostra italiana su una delle figure più importanti, geniali e originali del design, della comunicazione visiva e della cultura italiana, Bruno Munari. Grafica, oggetti, opere d’arte, copertine di libri, settant’anni di idee che hanno formato più di una generazione e trasformato il senso estetico degli italiani e non solo.

Tutto Munari

49. Il rumore della memoria. Arte e impegno civile per i 50 anni del Museo del deportato
Museo Monumento del deportato politico e razziale, Carpi, fino al 1° maggio
Per chi: crede nell’arte impegnata

Sorgeva poco lontano da Carpi, a Fossoli, il campo di concentramento voluto dalla Repubblica Sociale Italiana, anticamera per i lager nazisti ed è per questo che Carpi insiste molto sulla memoria. Anche artistica, attraverso mostre come questa che propone una serie di disegni, dipinti e bozzetti di Picasso, Guttuso, Cagli e altri. 

50. Preraffaelliti. Rinascimento moderno
Museo Civico San Domenico, Forlì, fino al 30 giugno
Per chi: si sente anche un po’ inglese

Un’imponente raccolta di opere, oltre 300, raccontano la profonda influenza dell’arte italiana, dal Medioevo al Rinascimento, sul movimento artistico che ha rivoluzionato l’Inghilterra vittoriana e influenzato in maniera determinante la stagione europea del simbolismo. Esposti dipinti, sculture, tessuti, libri illustrati, manufatti e gioielli. 

51. Marionette e avanguardia. Picasso Depero Klee Sarzi
Palazzo Magnani, Reggio Emilia, fino al 17 marzo
Per chi: cerca qualcosa di spettacolare

La mostra si sviluppa intorno al concetto di “quarta parete”, ovvero la capacità di coinvolgimento emotivo che fa di uno spettacolo ben riuscito una realtà capace di immergere lo spettatore nella storia messa in scena. Esposti i costumi disegnate da Picasso per il balletto Parade, poi una fola di marionette, burattini con esemplari antichi… un mondo di follie estetiche che hanno connesso la storia dell’arte con quella dello spettacolo.

52. Manuele Cerutti. Quem Genuit Adoravit
Collezione Maramotti, Reggio Emilia, dal 10 marzo al 28 luglio
Per chi: preferisce la pittura contemporanea

Propone un nuovo corpus di opere tra dipinti e disegni su carta la mostra di Cerutti. Molto autobiografico, il percorso espositivo focalizza l’attenzione su esperienze semplici ma intense, dalla paternità ai primi anni di vita del figlio, con una delicatezza e sensibilità raffinate e intime.

Una delle opere di Manuele Cerutti

53. Sul guardare. Atto II. Berlinde de Bruyckere, Carol Rama, Giovanni Angelo Del Maino
XNL Arte, Piacenza, fino al 30 giugno
Per chi: cerca incroci tra arte di ieri e di oggi

Un inedito dialogo tra Berlinde de Bruyckere e Carol Rama intorno a un’importante opera del patrimonio delle collezioni della diocesi di Piacenza di recente attribuita al noto scultore pavese Giovanni Angelo Del Maino. La mostra nasce dalla volontà di riflessione sul tema della resilienza al dolore tra vulnerabilità e forza.

54. Massimo Listri. Firenze – Kyiv e ritorno
Sala d’Arme, Palazzo Vecchio, Firenze, fino all’8 marzo
Per chi: apprezza le fotografie contemporanee

Un ciclo inedito dedicato da Listri alle bellezze artistiche e architettoniche di Kyiv. Un omaggio alla capitale Ucraina il cui patrimonio è a rischio da quando è iniziata la guerra, che è anche testimonianza del danno economico e culturale che, la distruzione di questo patrimonio, può apportare all’umanità intera. 

55. Nathaniel Mary Quinn. Split Face
Museo Novecento, Firenze, fino all’11 marzo 
Per chi: è in cerca di pittura contemporanea

Un’artista dirompente che sfida ogni canone di bellezza e della tradizione del ritratto per dare vita a composizioni dai colori intensi che sono messi in relazione, per questa mostra, con i capolavori di Donatello, del Pollaiolo, dei Della Robbia, di Casorati e altri in un dialogo originale e imprevisto. Il grottesco di Quinn diventa quasi un fumetto ma di eccelsa qualità pittorica.

56. André Butzer. Liebe, Glaube un Hoffnung
Museo Novecento, Firenze, fino al 9 giugno
Per chi: ama l’astrazione contemporanea

È un’originale commistione tra arte del primo Novecento, comunicazione, fumetti e cultura pop diffusa l’opera di Butzer in mostra a Firenze. Un percorso cronologico che inizia con le prime opere più espressioniste e arriva alle astrazioni più recenti. Un universo artistico originale, colorato, quasi fantascientifico.

Liebe, Glaube un Hoffnung, la mostra di André Butzer al Museo Novecento - foto di Ela Bialkowska OKNO studio

57. Anselm Kiefer. Angeli caduti
Palazzo Strozzi, Firenze, dal 22 marzo al 21 luglio
Per chi: non ha paura dei miti

Prosegue il calendario di mostre dedicate a grandi artisti del contemporaneo a Palazzo Strozzi con il tedesco Kiefer che si confronta con gli spazi dello storico edificio presentando opere del passato e nuove produzioni che esplorano i temi del mito, della poesia, della storia e della letteratura.

Daphne di Anselm Kiefer

58. Il Sassetta e il suo tempo. Uno sguardo sull’arte senese del primo Quattrocento
Museo di San Pietro all’Orto, Massa Marittima, dal 15 marzo al 14 luglio
Per chi: ha un gusto raffinato

Originale interprete della pittura senese fra Gotico e Rinascimento, il Sassetta è al centro della mostra che include una cinquantina di opere del periodo. Il percorso espositivo prende spunto dall’opera “Arcangelo Gabriele” esposta in modo permanente al museo di Massa Marittima e vero e proprio capolavoro dell’arte senese.

59. La libera maniera. Arte astratta e informale nelle collezioni Intesa Sanpaolo
Casa Museo dell’Antiquariato Ivan Bruschi, Arezzo, fino al 9 giugno
Per chi: vuole focalizzarsi sul secondo dopoguerra

Sono 34 le opere che costituiscono il nucleo centrale di questa mostra che focalizza l’attenzione sulla produzione artistica in Italia tra la seconda guerra mondiale e gli anni Sessanta del boom economico. Momento di grande fibrillazione che ha visto artisti come Carla Accardi, Achille Perilli, il Movimento Arta Concreta, Mario Nigro, Enrico Baj e molti altri fare un salto nella sperimentazione molto interessante.

Composizione di Mario Nigro

60. ’60 Pop Art Italia
Palazzo Buontalenti, Pistoia, dal 16 marzo al 14 luglio
Per chi: ha un’anima pop

Curata da Walter Guadagnini, la mostra presenta 60 opere che ricostruiscono la Pop Art in Italia attraverso i suoi maggiori esponenti tra i quali Mario Schifano, Tano Festa, Mimmo Rotella, Pino Pascali, Giosetta Fioroni e molti altri ancora. Un itinerario attraverso le opere che porta alla scoperta delle diverse città coinvolte nel fenomeno: Roma, Milano, Torino, Venezia, Palermo e Pistoia.

61. Walter Albini. Il talento, lo stilista
Fondazione Museo del Tessuto, Prato, dal 23 marzo al 22 settembre
Per chi: è appassionato di moda

Walter Albini è stato un maestro nel suo campo. Geniale stilista che ha dato un impulso al pret-à-porter nella moda italiana, è ora protagonista di un percorso espositivo affascinante e ricco di storia. Scomparso in giovane età ha lasciato un’eredità culturale importante raccolta da anche da chi la moda la fa oggi.

62. Amarsi. L’Amore nell’arte da Tiziano a Banksy
Palazzo Montani Leoni, Terni, fino al 7 aprile
Per chi: è attento ai sentimenti

Sono circa 40 le opere dedicate all’amore raccolte in questo percorso espositivo che spazia dalla tela “Venere e Adone” nata nella bottega di Tiziano Vecellio sotto la sua supervisione al “Bacio” di Hayez, fino al “Cupido e Marte” di Guercino, al “Dubbio” di Balla e “Balloon Girl” di Banksy. Il romanticismo diventa un’opera d’arte.

63. L’altra collezione. Storie e opere dai depositi della Galleria
azionale delle Marche
Galleria Nazionale delle Marche, Urbino, fino al 5 maggio 
Per chi: è curioso di patrimoni storici

Sono 60 le opere esposte per questa mostra che propone una parte della collezione meno nota della Galleria Nazionale. Un’occasione per scoprire un patrimonio importante e ancora poco valorizzato.

64. Spiriti selvaggi. Antonio Ligabue e l’eterna caccia
Palazzo dei Priori, Fermo, fino al 5 maggio
Per chi: è un po’ naif

Sono circa 40 le opere di Ligabue esposte per questa mostra importante che ne analizza sia i lavori dedicati alla natura sia alcuni autoritratti nei quali dipinge il suo dolore esistenziale. L’urgenza narrativa di Ligabue è gridata attraverso forme e colori che caratterizzano le sue opere.

65. Napoli al tempo di Napoleone. Rebell e la luce del golfo
Gallerie d’Italia, Napoli, fino al 7 aprile
Per chi: ha una passione per la storia

Un focus sul pittore viennese Joseph Rebell e sull’atmosfera culturale vivace e vibrante di Napoli negli anni dal 1808 al 1815. Gioacchino Murat e la consorte Carolina Bonaparte, la più giovane delle tre sorelle di Napoleone furono mecenati e sostenitori delle arti, come dimostra questo percorso espositivo particolarmente interessante. 

Joseph Rebell, Veduta di Castellammare, 1821, Olio su tela, 97 × 136 cm; Pescara, 

66. Palagonisch. Giuseppe Agnello | Gabriele Massaro | Stefan à Wengen
Haus de Kunst, Cantieri Culturali della Zisa, Palermo, dal 23 marzo all’11 maggio
Per chi: si lascia stupire

Neologismo coniato da Goethe nel suo “Viaggio in Italia”, Palagonisch serve a descrivere la fascinazione mista al disgusto che gli provocò la visita della Villa Palagonia di Bagheria, la nota villa dei mostri. La mostra esplora in senso contemporaneo ciò che è palagonico, ovvero terribilmente bello e renderlo sensibilmente tangibile dal pubblico attraverso le opere di tre artisti contemporanei.

Installazione di Giuseppe Agnello