Abbracciate dagli Appennini e lambite dal mar Adriatico, le Marche sono la meta ideale per tutti i turisti che amano coniugare cultura e natura, immergersi in atmosfere autentiche e vivere appieno le tradizioni locali. In questa terra che diede i natali a Federico II, Bramante, Raffaello, Pergolesi, Rossini e Leopardi, fra i tanti, si respira una vocazione artistica e artigianale unica nel nostro Paese.

Numerosi sono i suoi antichi centri urbani medievali e rinascimentali, primo fra tutti Urbino, la città dei Montefeltro, dal 1998 Patrimonio dell’umanità Unesco che nel 2020 celebrerà il cinquecentenario della morte di Raffaello, seguito dai 23 borghi certificati dal Touring con la Bandiera arancione per le loro qualità turistiche e ambientali, come Gradara con la rocca degli amanti Paolo e Francesca, la fortificata Mondavio, Montecassiano con le sue sette confraternite o, ancora, Cantiano con i suoi riti pasquali tra i più suggestivi d'Italia.


Il Museo del Cappello di Montappone - foto Wikimedia Commons

LA GEOGRAFIA DELL'ARTIGIANATO
Nelle Marche da secoli la “sapienza delle mani” unita al genio creativo ha trovato terreno fertile per lo sviluppo di un’eterogenea varietà di prodotti artigianali che ancor oggi si tramandano di generazione in generazione, in una storia collettiva di intrecci tra manifattura e cultura. Il maceratese è la terra dei tessuti d’autore e la culla dell’antica arte del liccetto, una tecnica decorativa medievale totalmente realizzata a mano sul telaio oggi regolamentata dalla Regione Marche; ad Ascoli e nell’entroterra prolifica la lavorazione della ceramica, della terracotta e della maiolica – una tradizione che risale al Medioevo e che tutt’oggi viene portata avanti con passione dai maestri ceramisti –, così come quella dell’oreficeria – originariamente a scopo religioso, oggi raggiunge vette di altissima qualità e modernità – e della delicata arte del merletto.
La lavorazione del ricamo al tombolo 

A Castelfidardo va in scena la tradizione musicale classica e popolare che trova forma nella fisarmonica, mentre i tipici fischietti in radica si realizzano nella mariana Loreto. La tradizione calzaturiera di lusso – uno dei simboli del Made in Italy – viene portata avanti nel distretto di Civitanova Marche, Montegranaro e Sant’Elpidio a Mare, nell’area del Fermano invece, e più in particolare a Montappone, i maestri cappellai vestono le teste di tutto il mondo con eleganti copricapi in paglia. Risale al 1200 la produzione di carta a Fabriano, storico centro di produzione cartaria dove si sono sviluppati il restauro del libro antico e la legatoria artistica, così come è antica la tradizione dell’intaglio del legno nel Fermano, ad Amandola, che ha saputo resistere alla crescente industrializzazione della regione. Non da ultima la “città dei ramai”, a Force sui Monti Sibillini, centro di produzione della conca, un recipiente usato in passato dalle donne per trasportare l’acqua potabile.

Il Museo della Carta a Fabriano - foto Simone N
 
Con un turismo in crescita di anno in anno, per tutelare il consumatore nel 2007 è nato “1M – Marche Eccellenza Artigiana”, certificazione di qualità delle produzioni artistiche, tipiche e tradizionali. Attraversando le cinque province marchigiane, ognuno potrà portarsi a casa un pezzetto di questo territorio scegliendo un manufatto tra quelli dei numerosi produttori aderenti alla certificazione “1M” o vivendo l’esperienza di una giornata da “artigiano per un giorno” promossa da CNA Marche e dal tour operator Globe Inside.
INFORMAZIONI
Siti web www.marche.cna.itwww.aboutmarche.com. Informazioni su "artigiano per un giorno" sulla pagina dedicata.