È il carosello sciistico più grande delle Alpi e d'Europa. Ma forse anche il meno noto, nonostante proponga oltre 1.300 chilometri di piste distribuite in 10 differenti comprensori. Il motivo è presto detto: il Dolomiti Nordicski non comprende piste di sci alpino ma anelli per lo sci di fondo (o nordico). Uno sport che attira, anche in Italia, molti più appassionati di quanto si possa immaginare. 

Moltissimi gli sportivi e appassionati che scelgono il silenzio dei boschi e la pace delle aree di fondovalle, evitando l'affollamento degli impianti di risalita dei comprensori in cui si pratica lo sci di discesa. Senza dimenticare l'opzione “verde”: piste e tracciati per lo sci di fondo sono spesso ricavati da strade forestali e spazi agricoli inutilizzati in inverno, con un impatto ambientale estremamente contenuto.

TRA ITALIA E AUSTRIA
Frutto del progetto comunitario Interreg IV Italia-Austria completato nel 2013, da più di 15 anni il carosello Dolomiti Nordicski, articolato in 10 Aree (numerate da 01 a 10), ha il grande merito di offrire agli sportivi, dal Tirolo al Comelico e dal Cadore alla Carnia, standard uniformi per la preparazione e gestione delle piste, oltre a mettere a disposizione un sito aggiornato in tempo reale su innevamento e percorribilità degli anelli. Il tutto coronato dalla praticità di skipass – sia comprensoriali sia trasversali tra tutte le zone – dai costi più che ragionevoli.
LE 10+1 PISTE PIU' BELLE DOLOMITI
Detto che non si tratta di una graduatoria “scientifica” dei 1.300 chilometri di anelli di fondo che fanno parte (tutti tranne uno, quello di S. Vigilio di Marebbe) del comprensorio Dolomiti Nordicski, la classifica che segue è del tutto personale e, di certo, arbitraria. È basata però sul fatto di aver “messo gli sci” almeno una volta sui percorsi segnalati. Itinerari che, in genere, sono percorribili sia in tecnica classica sia a passo pattinato.
1 - Anello Armentarola a San Cassiano in Alta Badia (Bz) – Area 01
Più volte rivisto e ampliato nel corso degli ultimi anni, il complesso di 26 chilometri di anelli del Centro del fondo di Armentarola a San Cassiano (accesso in località Saré dalla statale per il passo Falzarego) offre un ampio ventaglio di percorsi adatti ai principianti come agli sportivi più allenati (in parte con impianto di innevamento programmato). Ma soprattutto colpisce per la straordinario quadro di panorami dominati dalle Conturine (foto sotto) che incorniciano il vasto pianoro bordato di boschi dove si snodano i tracciati. Negli scorsi anni il centro si è arricchito anche di un campo di tiro per il biathlon. Ristoro sia nel rifugio annesso al Centro del fondo sia alla più nota baita Pré da Costa a metà percorso.
2 - Pista Cortina-Cimabanche-Carbonin-Landro-Dobbiaco (Bl/Bz) – Area 07
La sobria denominazione “Ferrovia” del tracciato nasconde uno tra i percorsi di sci di fondo più emozionanti delle Alpi, lungo il quale (in senso inverso) si disputa annualmente anche la Gran Fondo Dobbiaco Cortina. Il tracciato di circa 27 chilometri segue fedelmente, dalle porte di Cortina fino alla Nordic Arena di Dobbiaco, il percorso della storica Ferrovia delle Dolomiti che tra il 1921 e il 1964 ha collegato Calalzo alla val Pusteria via Cortina. Il che aggiunge al fascino dei panorami – sul Cristallo, sui laghi di Landro e di Dobbiaco, sullo spettacolare scorcio sulle Tre Cime di Lavaredo da Landro – l'insolita emozione di percorrere sugli sci gallerie ferroviarie (illuminate e innevate ad hoc) nonché un ponte metallico con vista mozzafiato sul Boite.

Per i meno allenati, il consiglio è di partire dal centro sportivo Fiames Sport Nordic Center di Cortina per giungere almeno fino a Landro (nella foto sotto) e tornare poi al punto di partenza coi bus di linea. 

3 - Centro del fondo di Monte Pana, in val Gardena (Bz) – Area 09
Raggiungibile da Santa Cristina in val Gardena (deviazione all'hotel Posta) in auto o seggiovia, il Centro del fondo di Monte Pana (foto sotto) è un'oasi di tranquillità in una val Gardena che ha giocato forse fin troppe carte sullo sci da discesa. Di recente realizzazione e poco noto, offre percorsi differenziati per difficoltà che si inoltrano nel bosco alle pendici del Sassolungo a partire da 1.600 metri di quota, con ampi scorci sulla cerchia dolomitica della vallata. Neve permettendo, da non perdere il tracciato (definito escursionistico) che da La Buja permette di raggiungere sci ai piedi l'Alpe di Siusi a Saltria per poi inoltrarsi sul circuito di fondo che arriva al celebre rifugio Tirler; per il rientro, meglio affidarsi all'apposito bus navetta. 
4 - Arena Alto Adige di Anterselva (Bz) – Area 02
Battezzato Arena Alto Adige, il centro del fondo di Anterselva è designato come sede olimpica nell'ambito per le Olimpiadi Milano-Cortina 2026.  Il risvolto più piacevole è che i 60 chilometri di percorsi disponibili a partire da Anterselva di Sotto (lo stadio e gli anelli più impegnativi sono però oltre Anterselva di Sopra) si snodano in una vallata pressoché incontaminata coperta di boschi fino a giungere al lago di Anterselva ai piedi di passo Stalle. Accesso dalla val Pusteria, all'altezza di Valdaora di Sopra tra Brunico e Dobbiaco. Ristoro a bordo pista, di fronte all'Arena Alto Adige, alla malga Huber, con apprezzata cucina pusterese.
5 - Pista del Sole San Candido-Sesto-Fiscalina (Bz) – Area 04
I circa 15 chilometri della pista che, dalle vicinanze degli impianti Baranci di San Candido, sale fino alla testata della val Fiscalina non offrono grandi emozioni agli sportivi, a parte un paio di passaggi che richiedono attenzione ai principianti, ma permettono di assaporare un'escursione “sci ai piedi” in una grande varietà di ambienti, correndo dapprima alle pendici delle Dolomiti di Sesto per poi inoltrarsi nel parco naturale delle Tre Cime di Lavaredo fino al rifugio Fondovalle (foto sotto). Da non perdere, per una pausa, l'accoglienza e la cucina del rifugio Fondovalle, fin troppo apprezzato dai fondisti all'ora di pranzo.
6 - Anello di Riva di Tures (Bz) – Area 08
Isolata a 1.600 metri di quota sopra Campo Tures (Bz) all'imbocco della valle Aurina, la valle di Riva offre uno tra i comprensori per lo sci di fondo meglio innevati dell'area dolomitica. Il prezzo sono temperature non sempre “amichevoli” che nelle prime ore del mattino sforano i -10 °C anche a febbraio. L'attrezzato centro del fondo di Riva, però, oltre a offrire ristoro e confortevoli spogliatoi riscaldati (gratuiti!) è il punto di partenza per 15 chilometri di percorsi di gran respiro accessibili anche a principianti e caratterizzati da grandi spazi aperti e bei panorami sulla Cima di Forca delle Vedrette di Ries. Sosta d'obbligo, nel settore di tracciato che si addentra nella parte più alta della valle, alla baita Jausenstation Angerer, dall'atmosfera autenticamente tirolese.
7 - Alpe di Siusi (Bz) – Area 09
Irrinunciabile paradiso dello sci di fondo per molti appassionati, l'Alpe di Siusi vanta 80 chilometri di tracciati adatti a tutti i livelli di allenamento e, in generale, piuttosto curati in fatto di preparazione della neve. Molto piacevole l'esposizione al sole dell'Alpe, nonostante la quota mette talora a rischio per scarso innevamento alcuni percorsi. La combinazione delle “nere” Panorama e Giogo a partire da malga Ritsch, è impegnativa per lunghezza (11-15 chilometri) e difficoltà, ma di grande soddisfazione per l'eccezionale vista sui gruppi dolomitici, prima tra tutti la “coppia” Sassolungo-Sassopiatto. Centro del fondo a Compaccio. Accesso in telecabina dal versante di Castelrotto fino a Compaccio, poi in bus a Ritsch; oppure da Monte Pana (navetta per Saltria e bus di linea fino a Ritsch). Ristoro possibile presso gli alberghi e rifugi dell'Alpe.
8 - San Vigilio-Valle di Rudo-Pederù (Bz) 
Riparato nel solco boscoso che si insinua nel parco naturale di Fanes-Sennes-Braies tra Plan de Corones e il Gruppo della Croce, il percorso di circa 25 chilometri (andata e ritorno) da San Vigilio di Marebbe al rifugio Pederù dà la possibilità di sciare in un'area che alterna spazi boscosi e praterie dominata da uno straordinario silenzio grazie all'assenza sia di abitati sia di traffico automobilistico lungo la strada di collegamento parallela. Un percorso che, senza rischi, può essere affrontato anche in caso di nevicate in corso, trasformandosi anzi in una magnifica escursione in una dimensione invernale “incantata”. Ristoro all'estremità della valle al rifugio Pederù (foto sotto), di recente rinnovo, per poi ritornare alla base a San Vigilio con un'unica e lunga, riposante, scivolata in discesa.
Partenza dall'abitato di San Vigilio, dal centro sportivo all'imbocco della valle di Rudo oppure ancora dal suggestivo Lech de la Creda (albergo). La pista di fondo è a ingresso gratuito, non è perciò segnalata nel circuito Dolomiti Nordicski.
9 - Circuito dell'alta Val Casies (Bz) – Area 03
Appartata rispetto alla più nota val Pusteria, all'altezza di Monguelfo la val Casies propone oltre 40 chilometri di tracciati per i fondisti. Che vi si ritrovano ogni anno in 2.500 per la Gran Fondo, su un anello di 30 o di 42 chilometri in tecnica classica come con passo pattinato. Verso la testata della valle, da S. Martino a S. Maddalena e oltre, da non perdere l'impegnativo circuito che sale fino al centro del fondo in uno splendido panorama. Per i meno esperti, invece, il consiglio è di concentrarsi sull'idilliaco tratto semipianeggiante tra Durnwald e San Martino. Proprio a San Martino, tra i punti di ristoro più apprezzati dai fondisti c'è la gasthof Kircherwirt.
10 - Pista del Sole di Casere, in valle Aurina (Bz) – Area 08
È il tracciato di fondo più settentrionale d'Italia. Nascosto all'estremità della valle Aurina, richiede un po' di pazienza per essere raggiunto da Campo Tures (25 km): lunga 10 chilometri, la Pista del Sole di Casere sale dalla periferia dell'abitato alla Adleralm (1.700 m) in un luminoso fondovalle in cui spiccano la vista mozzafiato sulle vette circostanti e sulla storica chiesetta di S. Spirito (nella foto). Da non perdere l'anello extra che corre sopra l'abitato di Casere fino ad affacciarsi sopra l'area del Museo delle miniere. Caratteristici e molto accoglienti, con cucina tipica, i punti ristoro lungo il percorso, prima tra tutti la malga Adleralm all'estremità più settentrionale della Pista del Sole.


 

FUORI CONCORSO
Pista Armentara a La Valle in Alta Badia – Area 01
Sono solo cinque chilometri di pista, realizzata nel 2015. Ma l'anello Armentara (foto sotto, ne abbiamo già parlato qui) merita di essere menzionato – pur fuori graduatoria – per il panorama offerto dal Gruppo della Croce che sovrasta i dossi di Armentara dove si sviluppa e per la pace che lo caratterizza, lontano da strade, alberghi e impianti di risalita. Senza dimenticare una progettazione attenta alla sostenibilità ambientale, grazie alla quale il tracciato è stato realizzato senza tagliare un albero o modificare la pendenza di una collinetta. Accesso dalla frazione Furnaccia di La Valle in Alta Badia, raggiungibile dall'incrocio di Pederoa della statale 244; dal parcheggio l'anello si raggiunge a piedi, in meno di mezz'ora di cammino. Ristoro al rifugio Ranch da Andrè alla partenza della pista.
LE 10 AREE DEL DOLOMITI NORDICSKI
Tutte informazioni di dettaglio sulle 10 aree in cui si articola il comprensorio per lo sci di fondo Dolomiti Nordicski, compresi apertura, innevamento e tracciati gps dei singoli percorsi delle piste, sono reperibili su www.dolomitinordicski.com.