L'Aquila. Riapre il Punto Touring
Aperto per tenacia. Non c’è, ma un cartello così sulla vetrina del riaperto Punto Touring dell’Aquila starebbe bene. Come starebbe bene su tutte le vetrine dei negozi aquilani che con tenacia, piano piano stanno riaprendo per dare una parvenza di normalità a una città e a una vita che normale, per ora, non è. Il terremoto del 6 aprile ha lasciato i suoi segni. Le tendopoli sono state chiuse, ma le macerie sono ancora lì. La ricostruzione, quella vera, per ora si perde tra idee che mancano e una burocrazia ad assetto variabile che decide di non decidere. Così chi vuole rimettersi in moto non ha che da rimboccarsi le maniche e fare da sè.
E così ha fatto Stefano Filauro, giovane direttore del Punto Touring aquilano, incontrato nel capoluogo abruzzese nei giorni scorsi. Non ha aspettato contributi o promesse: ha investito in proprio. Scommettendo sulla città e sulla voglia degli aquilani di conquistarsi una qualche forma di normalità. Il negozio è in una sede nuova. Quello precedente si trovava in pieno centro, a due passi dal Duomo. Una sede piccola in un palazzo antico, che però aveva il pregio di essere lì dove scorreva la vita cittadina: nel centro storico.
Una parte della città che a dieci mesi dal 6 aprile è ancora zona rossa: aperta per modo di dire, impraticabile di fatto. Per questo adesso il Punto Touring si è spostato al centro commerciale Globo Center. “Di riaprire dove eravamo per ora non se ne parla. Sarebbe bello, certo. Però non abbiamo idea di quando sarà possibile rientrare davvero nel centro storico”, racconta Stefano. Adesso il centro è altrove, in quella che una volta era periferia e poi d’un tratto è diventato il nuovo baricentro di una città scomposta. Così oggi il Globo Center, assieme al vicino Leclerc, è diventato il nuovo salotto buono della città. Prima, per mesi, i suoi parcheggi hanno ospitato una delle tendopoli della protezione civile.
“Orfana del suo centro storico la gente viene qui a passeggiare per ritrovare una parvenza di normalità e ricostruire i legami sociali che in questi mesi sono letteralmente esplosi”, spiega Stefano, che ha inaugurato il suo negozio il 16 gennaio scorso. Si tratta di uno spazio affittato all’interno di un centro commerciale: quasi un lusso in una città come L’Aquila, dove la vita ancora si svolge tra farmacie nei container, pescherie sui furgoni e negozie sparsi nelle casette di legno. “Siamo praticamente la prima agenzia che riapre, quantomeno la prima in una sede diciamo così “normale”. Per ora la risposta è buona: qui c’è molto passaggio, ma è ancora presto per dire. Anche perchè in una situazione come quella de L’Aquila di certo non sono le vacanze il primo pensiero della gente”, conclude Stefano.