Siamo arrivati a quota cinquanta. E nessun altro (per ora) ci ha ancora raggiunto: l'Italia continua a essere il Paese con più siti iscritti alla World Heritage List dell'Unesco, quella che noi chiamiamo lista dei Patrimoni dell'Umanità. Anno dopo anno, il nostro patrimonio culturale e ambientale continua a essere ritenuto meritevole di tutela e valorizzazione, più di ogni altro Stato al mondo. C'è di che esserne orgogliosi - almeno fino a quando riusciremo a conservare questo patrimonio per le generazioni future. 
LANGHE, MONFERRATO E ROERO: L'ULTIMO SITO CERTIFICATO DALL'UNESCO
Il cinquantesimo sito che l'Unesco ha inserito nella World Heritage List è un po' particolare: perché non si tratta di un monumento o di un luogo circoscritto, come il duomo di Modena o i sassi di Matera. La denominazione esatta è "Il paesaggio vitivinicolo del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato". Un sito esteso, dunque, che vuole tutelare l'insieme geografico-sociale e culturale di una zona tra le più integre d'Italia, dove da secoli il territorio viene plasmato dall'uomo e dalla coltivazione della vite.
Così recita infatti la motivazione del riconoscimento: "the site encompasses the whole range of technical and economic processes relating to the winegrowing and wine making that has characterized the region for centuries", ovvero "il sito include il range di processi tecnici ed economici relativi alla coltivazione della vite e produzione del vino che ha caratterizzato per secoli la regione". Un premio quindi non solo alla geografia e alla bellezza del territorio, ma anche alla storia e alla maestria dei piemontesi.
LE SEI ZONE TUTELATE: BAROLO, BARBARESCO E...
In realtà, se si va a indagare meglio le zone che si possono fregiare del marchio, si scopre che non tutte le Langhe e non tutto il Monferrato sono tutelati dall'Unesco: il riconoscimento prende in considerazione sei zone specifiche in 29 Comuni diversi, nelle province di Asti, Cuneo e Alessandria. Chi ha candidato il sito - l'Unesco si muove sempre dietro candidatura dei singoli Paesi - ha infatti intelligentemente scelto alcuni territori particolarmente importanti dal punto di vista storico, geografico e della produzione vinicola, e per questo meritevoli di tutela. Una candidatura troppo ampia, così come già successo in passato, avrebbe infatti diminuito le possibilità di successo. Ecco le sei zone:
1. La Langa del Barolo (Comuni di Barolo, Serralunga d'Alba, Castiglione Falletto, La Morra, Monforte d'Alba, Novello, Diano d'Alba)
2. Il Castello di Grinzane Cavour, nel Comune omonimo
3. Le colline del Barbaresco (Comuni di Barbaresco e Neive)
4. Nizza Monferrato e il Barbera (Comuni di Montegrosso, Mombercelli, Agliano, Castelnuovo Calcea, Vinchio, Vaglio Serra, Nizza Monferrato)
5. Canelli e l'Asti spumante (Comuni di Santo Stefano Belbo, Calosso, Canelli)
6. Il Monferrato degli Infernot (Comuni di Cella Monte, Ozzano Monferrato, Sala Monferrato, Rosignano Monferrato, Ottiglio, Olivola, Frassinello Monferrato, Camagna Monferrato, Vignale Monferrato)
Come recita il documento di candidatura. "il sito presenta il palinsesto dei luoghi di nascita, lavorazione e diffusione delle produzioni vinicole piemontesi di eccellenza mondiale"
LE BANDIERE ARANCIONI: CINQUE COMUNI NEL SITO UNESCO!
Da anni il Touring Club Italiano ha voluto premiare con il riconoscimento di Bandiera arancione alcuni di questi Comuni: e l'ha fatto, almeno in parte, proprio per gli stessi motivi per cui oggi sono stati inseriti nella lista dei Patrimoni dell'Umanità, ovvero la capacità di conservare e valorizzare il patrimonio culturale e ambientale dei paesi stessi. I Comuni sono La Morra, Neive, Grinzane Cavour, Barolo e Monforte d'Alba, tutti in provincia di Cuneo. Ai meriti sottolineati dall'Unesco se ne aggiungono ovviamente altri, per esempio l'accoglienza dei borghi nei confronti dei turisti, il rispetto per l'ambiente, l'uniformità e il pregio dei centri urbani, i servizi forniti ai visitatori.  
APPROFONDIMENTI WEB
Per maggiori informazioni sulla candidatura: www.paesaggivitivinicoli.it
Per leggere (in inglese) le motivazioni dell'inclusione nella World Heritage List: http://whc.unesco.org/en/list/1390
Per scoprire di più sulle Bandiere arancioni del Piemonte: www.bandierearancioni.it/regione/12388/Piemonte