Questa è una delle notizie dedicate a The Floating Piers, l'opera dell'artista Christo sul lago d'Iseo, visitabile dal 18 giugno al 3 luglio 2016. Ecco tutti gli articoli sul tema, altri se ne aggiungeranno nei prossimi giorni! 

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L’opera di Christo sul lago di Iseo: come arrivare in treno
L’opera di Christo sul lago di Iseo: come arrivare in barca
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The Floating Piers è descritta come una giocosa passerella tra isole. Opinione comune dopo i primi giorni di apertura è “c’è troppa folla, si perde la poesia”. A noi piace pensare l’opera pienamente realizzata quando “c’è davvero la folla” sul pontile galleggiante; che ha una via possibile da percorrere, uno spazio conviviale da cui scattare foto e ammirare il paesaggio. Una via che l’artista forse spera di vedere tracciata anche tra i mari, magari non arancione, magari non provvisoria.
Christo è stato ispirato dal lago d’Iseo anche per la sua unicità. Perché questo specchio d’acqua un po’ bresciana e un po’ bergamasca esprime al suo centro un luogo davvero eccentrico, in cui le dimensioni di un viaggio si sommano: Monte Isola. Qui si approda, si pesca, ci si bagna, si sale, sale, si suda, si scopre, si ammira.  
MONTE ISOLA IN BICICLETTA
Calcare e dolomite si concentrano per 600 metri d’altezza e quattro chilometri in estensione formando la più grande isola lacustre in Italia. Basta un pugno di minuti in battello da Sulzano e Sale Marasino per arrivarci (o qualcuno in più dalle altre località del lago d'Iseo). L’auto si dimentica, ci sono i minibus, ma il consiglio “alla Touring” è di inforcare una bicicletta per passare dai pendii più scoscesi del versante bresciano alle pendenze dolci e coltivate del lato bergamasco. Nove i chilometri da percorrere quasi tutti in pianura. L'unico strappetto è subito dopo la frazione di Sensole. Andando tranquilli il periplo si percorre in 20 minuti.  
I centri abitati di Monte Isola non concedono spazio solo al pittoresco. Sull’isola si è sempre lavorato e tanto. Nel medioevo l’“ora et labora” del Monastero bresciano di Santa Giulia aleggiava sul lavoro nei campi tra foraggio, cereali, olivi e viti. Poi nel Quattrocento arrivò “Venessia”, e prese il sopravvento la pesca e il suo indotto (le biciclette si noleggiano ai moli sull’isola o si possono imbarcare sui traghetti, ma non nel periodo di The Floating Piers: info al numero 030.9825088).
LE RETI DI MONTE ISOLA
Oggi si pesca poco, ma fino agli anni Settanta Monte Isola è stato uno dei maggiori produttori mondiali di reti da pesca. In passato le reti venivano intrecciate nelle case o sulle piazze. Soprattutto le donne conoscevano i segreti di cotone, canapa e lino e sugli scagnini (i seggiolini in laghée) si arrotolavano i barteèi (le nasse), pronte per la vendita a Siviano, Peschiera e Carzano. Le macchine ovviamente sono arrivate anche qui e a resistere sono rimasti diversi laboratori artigianali soprattutto a Peschiera Maraglio che (Euro 2016 è avvisato), fanno sopraffine reti per porte da calcio! E per non perdersi questa storia avvincente visitate il Museo della Rete di Siviano.
CARZANO E SAN GIOAN DE LE SARDÈNE
Da Sale Marasino si approda all’isola in questo borgo che esibisce al centro il quattrocentesco Palazzo Martinengo. Passeggiando verso la parte a nord del paesino si arriva alla parrocchiale di San Giovanni. Tutti la chiamano affettuosamente “San Gioan de le sardéne”, perché proprio il 24 giugno si sovrappongono la festa del patrono e quella della pesca della sardina. Un motivo in più per usare The Floating Piers come occasione per scoprire Mont’Isola.
A PIEDI, FINO IN VETTA
Forza, è ora di mettersi in marcia. Destinazione santuario della Madonna della Ceriola, quota 599 s.l.m. Una bella passeggiata tra scorci sull’acqua e boschi di castagni vi condurrà sulla vetta di Monte Isola. Partite proprio da Carzano. La prima sosta potrebbe essere a Novale, che ospita la residenza quattrocentesca del vescovo Morosini. Da qui si segue il versante ovest dell’isola incrociando le minuscole frazioni di Olzano, Masse e Cure. Ora si ragiona. Siamo a quota 466, e gli alberi si diradano nei terrazzamenti così tanto coltivati in passato. Andando con calma calcolate 2 ore di cammino (1.40 m. per arrivare a Cure) per arrivare in cima, dove si appoggia placido sin dal XVI secolo il santuario della Madonna della Ceriola. Ora potete togliere il fiocco al panorama e godervi il lago in tutto il suo splendore.

C'è tuttavia anche una possibilità per chi non può o non vuole essere così sportivo: la navetta che da Carzano e da Peschiera Maraglio porta fino a località Cure, dove appunto sono soltanto venti minuti per arrivare in cima. Nei giorni dell'opera sono previste navette ogni 15 minuti sia la mattina sia il pomeriggio. Su questo sito, invece, trovate tutti gli orari delle corse di linea.

INFORMAZIONI

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Per tutte le info dettagliate su Monte Isola vai al sito dedicato visitmonteisola.it