I milanesi amano guardarla dall’esterno, magari passando di fretta sulla circonvallazione interna, ammirando di sbieco quella che non sembra una chiesa meneghina, così romana nelle sue forme imponenti e tondeggianti, rassicurante e accogliente, a dominare i giardini di piazza Vetra e il reticolo dello storico quartiere che lega via Torino, il Carrobbio e il Ticinese.
Oggi c’è un motivo in più per lasciarsi alle spalle la “movida” delle Colonne (di San Lorenzo) e varcare l’uscio di uno dei gioielli architettonici e artistici di Milano. Sono infatti iniziati i lavori di restauro, promossi dalla parrocchia di San Lorenzo Maggiore in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Milano, col contributo della Fondazione Cariplo e di TMC Pubblicità sotto il coordinamento della Soprintendente Antonella Ranaldi.
 
I lavori saranno concentrati soprattutto nella la cappella di Sant’Aquilino, e in particolare riguarderanno i mosaici che impreziosivano le quattro pareti dell’atrio della cappella. Il resto dell’intervento riguarderà inoltre il risanamento di alcune porzioni delle coperture e degli intonaci interni di San Lorenzo e la deumidificazione delle murature.
Ai mosaici si dedicherà in particolare Claudia Tedeschi, con l’obiettivo di riportare ad antico splendore l’intero ciclo musivo, distribuito su due registri, con figure a grandezza naturale dei patriarchi di Israele, degli apostoli e dei martiri, ciascuna inquadrata da pilastri dorati tempestati di gemme.
Il prezioso mosaico della cappella di sant'Aquilino, oggetto principale del restauro 
Un altro lavoro rilevante sarà ristabilire le giuste proporzioni del ciclo della “Città celeste”, ora quasi illeggibile a causa dell’assenza della contestualizzazione delle figure e per il deterioramento degli intonaci.
La bellezza di questi capolavori sarà infine esaltata da un nuovo impianto illuminotecnico a tecnologia a led che coinvolgerà diversi ambiti della basilica, dall’ampio volume ottagonale centrale con l’altare, all’organo e la cupola - fino a oggi non illuminata. La cappella di Sant’Aquilino e l’atrio saranno valorizzati anche con specifiche ottiche disposte in modo da consentire di poter intersecare i rispettivi fasci di luce per permettere ai visitatori di ammirare i mosaici senza fastidiosi riflessi.
INFORMAZIONI
Apertura: lunedì-sabato 8-18.30, domenica 9-19