Dove andare in vacanza in tempo di crisi? Secondo l'assessore regionale lombardo Luciana Ruffinelli anziché lasciarsi tentare dalle mete esotiche a basso costo con rischio di malaria, dissenterie e quant'altro, non c'è niente di meglio per i suoi concittadini che una meta dietro l'angolo: la montagna lombarda.

In effetti il territorio montuoso della Lombardia è assai accattivante e in grado di accogliere molti più turisti di quanti ora lo frequentino; sa offrire centinaia di località pressoché incontaminate, specie in alta quota. Quindi ne viene da sé che il rifugio alpino è il luogo ideale per una soggiorno di vacanza, specie oggi, dopo l'ingente investimento che la Regione ha affrontato per ristrutturare e mettere a norma 56 strutture, spendendo tre milioni e cinquecentomila euro.

Molti rifugi oggi sono più moderni e sicuri di prima e si propongono come meta pure per i vacanzieri d'agosto, grazie anche a un apposito certificato di qualità. Certo non sono la totalità (sul territorio regionale ne abbiamo contati 160) ma una discreta fetta. Inoltre si sta facendo un forte investimento anche sul piano della connessione internet: grazie all'appoggio di Ersaf, l'azienda regionale che tutela le foreste e l'agricoltura, sempre più rifugi saranno dotati di banda larga (per il momento 28) e potranno così comunicare con il mondo. Internet, ma non solo. Si potrà, per esempio, pagare il conto dei rifugi con il Bancomat anche dove non c'è la linea telefonica. Il vantaggio in termini di sicurezza poi non è da poco. Basta una chiamata e l'elisoccorso prende il volo.

Certo, molto resta da fare, come ha anche sottolineato Giorgio Zoja, presidente del Cai di Milano, che ha lamentato come un rifugio storico e sperduto in alta Val Codera – il rifugio Brasca – non sia stato ancora inserito nel progetto banda larga e sia tuttora completamente isolato.

Il mondo della montagna sembra quindi davvero entrato nel mirino della Regione e la sua promozione sta diventando un messaggio forte. Anche un recente filmato presentato dallo stesso assessore Ruffinelli che celebra le glorie dei Ragni di Lecco, i famosi alpinisti scelti ai piedi della Grigna, e in particolare di Gigi Alippi detto il Det, sembra confermarlo. Una montagna palestra non solo dell'arrampicata d'estate e dello sci d'inverno, ma anche meta di trekking, passeggiate, escursioni in mountain bike e di nordic walking dove il Cai regionale si propone come attore principale specie per formare, attraverso le sue sezioni, i più giovani e per mantenere in attività gli anziani.

L'assessore Ruffinelli ha inoltre un sogno ancora nel cassetto: sulla scia dei riuscitissimi concerti in alta quota organizzati in Trentino (il festival I suoni delle Dolomiti, giunti al 18° anno – ne abbiamo parlato su Touring di luglio-agosto) si vorrebbe portare Uto Ughi ai piedi della Grigna dove in un anfiteatro naturale e al cospetto di guglie e pinnacoli, si potrebbe ascoltare la grande musica.