Una volta per scoprire il mondo ci si affidava ai racconti dei viaggiatori. Poi ai fotografi che giravano per giorni le vie meno battute e scattava la loro istantanea del mondo. Ora c’è google street wiew, che è una vera miniera di informazioni, ma anche di storie. Così la pensa Jon Rafman, un artista canadese che da mesi passa il tempo a scrutare le immagini fornite da google e seleziona le più strane, le più cariche di senso, quelle che da sole raccontano una storia.

Rafman come artista riflette spesso  su come internet abbia cambiato il nostro modo di concepire le informazioni e soprattutto la nostra nozione di spazio pubblico. Qui però non racconta di uno spazio virtuale, ma di uno assolutamente reale. Internet è solo un mezzo come un altro per arrivare alla realtà. Si tratta di istantanee inconsapevoli, immagini di certo rubate per cui qualcuno griderà alla violazione del diritto alla privacy.

Immagini rubate, come lo erano quelle scattate da Cartier Bresson che però rappresentano il mondo di oggi senza filtri e senza finzioni. Immagini che parlano di violenza e amore, alcune esteticamente belle, altre orrende, eppure tutte raccontano qualcosa, incuriosiscono, catturano l’attenzione per qualche secondo. Quelli che sempre meno spesso ci prendiamo per guardare il mondo fuori dalla nostra finestra. Ma forse, vedere questi scatti presi da quella finestra globale che è google street wiewer, ci spingerà a tornare a guardare dalla nostra finestra.

Info: le foto di Rafman sono esposte nell'ambito della mostra Free, al New Museum di New York fino al 23 gennaio

Per informazioni sul progetto qui e qui e nel blog di Rafman.