Mancano solo gli ultimi sopralluoghi. Il 13 aprile verrà inaugurato un nuovo tratto della Ciclovia del Sole; collegherà Mirandola a Sala Bolognese (Osteria Nuova) e sarà un fondamentale segmento dell’ambizioso progetto della “Verona-Bologna-Firenze”, parte dell’Eurovelo 7 Capo Nord-Malta. Ci sono voluti due anni di lavori sull’ex tracciato ferroviario della Bologna-Verona per rendere percorribili 46 chilometri di una infrastruttura fondamentale per l’incremento della mobilità sostenibile e del turismo dolce per l’Emilia Romagna. 
All’inaugurazione, che avverrà simbolicamente nel piazzale di fronte all’ex stazioncina di Bolognina ora dismessa, insieme al ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini, al sindaco metropolitano Virginio Merola e al presidente della Regione Stefano Bonaccini, ci sarà anche Davide Cassani, Commissario Tecnico della Nazionale di ciclismo e presidente della Apt Servizi Emilia-Romagna. Dopo i primi colpi di pedale i pensieri voleranno altrove, ma rasserena vedere realizzata un'opera dedicata alla socialità, alla scoperta del territorio e (perché no!) al divertimento, in una porzione di Emilia Romagna segnata da ferite profonde. Sui binari che scorrono accanto alla ciclabile, avveniva il 7 gennaio del 2005 il terribile incidente ferroviario di Bolognina di Crevalcore. Nel maggio del 2012, invece, due scosse di terremoto colpirono gravemente Mirandola e molti altri Comuni delle aree circostanti.
A progettare e realizzare interamente l’opera è stata la Città Metropolitana di Bologna, con un lavoro di squadra interno e con i territori, sotto la regia dell'Area Pianificazione diretta da Alessandro Delpiano. Ne parliamo con Catia Chiusaroli del servizio Mobilità a cui abbiamo chiesto di spiegarci il presente e il futuro della nuova ciclovia. 
 
Il ponte ciclabile a lavori conclusi / foto Città Metropolitana di Bologna
Come nasce questo progetto e che dimensioni avrà la ciclovia?
“L’idea di realizzare questa ciclovia nasce prima del piano strategico delle Ciclovie nazionali. Ovvero asseconda l’esigenza di collegare un territorio comunale dove l’uso della bicicletta è diffusissimo. Vero è che l’occasione di realizzarla arriva purtroppo dopo l’incidente di Crevalcore, che ha spinto Rete Ferroviaria Italiana a rinnovare completamente il tracciato ferroviario, raddoppiando il binario e concedendoci il comodato d’uso del vecchio terreno rotabile. Oggi la ciclabile corre per 32 chilometri sul vecchio rilevato, mentre per 14 chilometri attraversa centri storici di Comuni che vantano anche importanza storica e interesse turistico (San Felice sul Panaro, Crevalcore e San Giovanni in Persiceto); nello stesso tempo tange Mirandola e Camposanto”. 
Mirandola, Castello dei Pico / foto Città Metropolitana di Bologna
Che ruolo avrà per questi comuni una nuova infrastruttura ciclabile?
“Stiamo registrando molta attesa per l’inaugurazione. Per i Comuni è una grande occasione di connessione e di valorizzazione dei centri, mentre i cittadini potranno raggiungere la scuola e il posto di lavoro senza utilizzare le quattro ruote. Anche il turismo ne beneficerà. Chi scopre il territorio pedalando è portato naturalmente a fare soste, a guardarsi intorno, a scoprire il patrimonio e fruire dei servizi e dell’accoglienza. Si presenta una grande occasione di rilancio, soprattutto per le zone colpite dal terremoto”.
Golena di San Vitale / foto Peter Zullo
Pensate di integrare il percorso ciclabile con il servizio ferroviario?
“L’intermodalità è una caratteristica fondamentale del progetto. Si potrà sempre alternare la pedalata a un percorso su treno. Vogliamo che tutti possano usufruire di un’esperienza piacevole e lontana dall’atletismo. C’è di più. Il concetto “bici+treno” sarà anche centrale per il proseguimento della parte sud della Ciclovia del Sole, che collega Bologna a Firenze, affiancando la linea ferroviaria Porrettana. I soldi ci sono e tra poco partiranno i lavori”.
Sperando di ritrovare la possibilità di spostarsi, avete pensato anche all’accoglienza specifica per il cicloturismo?
“In parallelo con lo sviluppo della infrastruttura, stiamo operando insieme alla Destinazione turistica, a Bologna Welcome e agli specialisti di BikeItalia per formare una rete di accoglienza che risponda alle esigenze di chi va in bicicletta, sostenuti dagli alberghi e assecondando le spinte imprenditoriali dei singoli cittadini. In più siamo orgogliosi di presentare una grande novità!”.
La natura intorno al fiume Secchia, località La Volta / foto Città Metropolitana di Bologna
Di che cosa si tratta?
“Il Comune di San Giovanni in Persiceto, in collaborazione con la Città metropolitana, inaugurerà a breve un nuovissimo edificio Bed&Bike, proprio a fianco della Stazione Ferroviaria nell’area recentemente riqualificata e collegata al centro di Persiceto. I ciclisti potranno farvi una sosta o pernottare, approfittando anche di un servizio di deposito e ciclofficina. Speriamo anche di attivare servizi shuttle e trasporto bagagli, oltre naturalmente al noleggio. Si tratta della prima esperienza del genere in Emilia e un punto di riferimento fondamentale per tutti i cicloturisti della Ciclovia Eurovelo 7”.
Come è stata finanziata l’opera?
“Il finanziamento del Ministero dell’Ambiente che ci ha permesso di realizzare il nuovo tratto è di 5 milioni di euro. Soldi che derivano da un collegato ambientale datato 2015. Abbiamo attinto poi ai fondi dal piano strategico delle Ciclovie nazionali, beneficiando anche del sostegno di attori privati sul territorio, a partire dall’Aeroporto di Bologna. Tutti hanno concorso a una grande opera di connessione territoriale”.
La nuova ciclabile / foto Città Metropolitana di Bologna
Dopo l’inaugurazione quali progetti avete in cantiere?
“Il primo obiettivo è connettere Bologna e contribuire a rilanciarne l’appeal turistico che aveva raggiunto prima della pandemia. Eseguiremo lavori di raccordo, con segnaletiche dedicate che porteranno i ciclisti su strade a bassa percorrenza che riteniamo pedalabili senza grossi rischi, mentre nei prossimi anni verrà realizzato il tratto definitivo per attraversare la città di Bologna. Stiamo completando i congiungimenti con la Ciclovia del Sole che congiunge Peschiera a Mantova e lavoriamo con Fiab per agganciarci alla Ostiglia-Treviso, ciclovia in parte già realizzata. Siamo orgogliosi di concorrere a una rete di mobilità sostenibile, in armonia con la cultura crescente di un turismo sempre più vissuto all’aria aperta”.

INFO E WEB
Tutte le informazioni e i dettagli della Ciclovia del Sole sono sul sito www.cicloviadelsole.it.