L'11 dicembre è la Giornata Internazionale della Montagna. Lo è dal 2002, da quando l’Onu ha voluto rafforzare a livello globale la consapevolezza dell’importanza delle “terre alte” che ancor di più oggi, in piena emergenza ambientale e in tempi di pandemia, rappresentano una risorsa inestimabile su cui investire il nostro futuro.
A mettere il primo sigillo sulla celebrazione è stato l’intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che il 9 dicembre, al palazzo del Quirinale, ha rivolto un indirizzo di saluto davanti ai rappresentanti dell'Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani e dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani.
L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE MATTARELLA
"Vorrei sottolineare anch'io come l'evidenza con cui si è intesa celebrare quest'anno la Giornata della Montagna merita apprezzamento. Rappresenta un'attestazione di come sia cresciuta, a livello globale, la consapevolezza del ruolo rivestito dai territori montani per preservare la biodiversità e per difendere le risorse naturali nella grande partita che si sta giocando sul futuro del pianeta” ha dichiarato il Presidente della Repubblica.
“Tra i profili sotto i quali si possono valutare le difficoltà di percorso e le ambizioni per una ripresa efficace che sappia contrastare gli effetti della pandemia, quello dei territori montani si presenta come particolarmente significativo. È negli spazi alpini e appenninici di ogni zona montana che emergono con straordinaria puntualità sia i disagi derivanti dall'essere "periferie", sia le disuguaglianze nell'accesso ai servizi pubblici essenziali, tali da manifestare una vera e propria questione di garanzia di diritti di cittadinanza per gli abitanti di queste aree".
"Il dovere della Repubblica – ha sottolineato Mattarella – è quello di garantire i diritti di cittadinanza nelle aree cosiddette marginali, che rappresenta un tema che unisce, necessariamente, le sorti delle periferie urbane e quelle delle aree rurali e interne, delle montagne; in un'epoca in cui, paradossalmente, assistiamo alla ritirata della presenza umana da quelle che sono le aree verdi per eccellenza del pianeta". 
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella / foto Shutterstock
 
LE PROIEZIONI E GLI EVENTI AL TRENTO FILM FESTIVAL
L’11 dicembre, in occasione della Giornata internazionale della montagna 2021, il Centro per le Scienze Religiose di FBK e il Trento Film Festival organizzano una serie di eventi dedicati ai grandi temi che la pandemia di Covid-19 ha portato al centro della discussione pubblica anche nelle terre alte: fragilità, resilienza, solitudine, folla, libertà, salute, conflitti tra le generazioni, cura dell’ambiente.
Si comincia la mattina alle 10, alla Sala Conferenze SOSAT di via Malpaga a Trento, con la tavola rotonda “Dopo la pandemia: come appare il futuro osservato dai monti?”. Attorno al tavolo siederanno lo scrittore Antonio G. Bortoluzzi, l’illustratore Nicola Magrin, la rifugista Roberta Silva e il documentarista Michele Trentini, che ragioneranno sulle lezioni dell’emergenza sanitaria a partire dall’osservatorio privilegiato delle terre alte.
Da non perdere l’appuntamento serale presso la Sala 2 del Cinema Modena di Trento, alle ore 20.30 torna sul grande schermo il documentario La Casa Rossa (Germania, Italia / 2021 / 82’) di Francesco Catarinolo, che sarà presente in sala insieme al protagonista, l’esploratore bolzanino Robert Peroni, presentati da Miro Forti del Trento Film Festival. Il film è stato presentato in Concorso al 69. Trento Film Festival, dove ha ottenuto un grande successo di pubblico e di critica vincendo il Premio del pubblico Miglior Lungometraggio, il Premio Solidarietà Cassa di Trento e il Premio Lizard – Viaggio e Avventura. Il film descrive il futuro incerto di una terra e di una popolazione fragile: la Groenlandia orientale e gli Inuit che la abitano.
Una proiezione al Trento Film Festival
LE CELEBRAZIONI IN PIEMONTE AL FORTE DI BARD, IN VAL DI SUSA
In Piemonte, tra la bassa e l’alta Val di Susa, anche il Forte di Bard celebra sabato 11 dicembre la Giornata Internazionale della Montagna 2021 con una serie di eventi inseriti nell’ambito degli appuntamenti del progetto l’Adieu des Glaciers, dedicato al cambiamento climatico nelle aree glaciali
Alle ore 10 si terrà il convegno I Ghiacciai Valdostani, dedicato ai risultati delle ricerche e dei monitoraggi condotti nel 2021 promosso da Associazione Forte di Bard, Regione Autonoma Valle d’Aosta e Fondazione Montagna sicura. Alle ore 15 verrà quindi presentato il libro “Salire in montagna. Prendere quota per sfuggire al riscaldamento globale” di Luca Mercalli. Infine alle ore 16 ci sarà la proiezione del film documentario Songs of the Water Spirits, un racconto di sogni e progetti contemporanei sullo sfondo del Ladakh, regione indiana racchiusa tra le catene montuose del Karakorum e dell’Himalaya
Il Forte di Bard, in Valle di Susa