Il mare nasconde tesori. Da quelli perduti nei viaggi tra il nuovo continente e la vecchia Europa, alle opere d’arte custodite nel ventre del Mediterraneo, fino alle statue dell’artista inglese Jason deCaires Taylor. Le opere di Taylor in effetti non sono “perdute” negli abissi ma nascono per vivere nel silenzio delle acque, come relitti di un’antica epoca perduta.

L’ “ATLANTE DELL’OCEANO”
È l’ultima scultura del fotografo e naturalista subacqueo Taylor, di padre inglese e madre della Guyana. L’ “Atlante del’Oceano” (“Ocean Atlas”) rappresenta un’enorme ragazza (la statua pesa oltre 60 tonnellate) inginocchiata sul fondale che sembra sostenere sulle spalle il peso delle acque. Taylor ha realizzato l’opera per sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo gli sforzi titanici necessari per preservare il delicato ecosistema marino. La statua si trova sul fondale di New Providence, al largo di Nassau, nelle Bahamas ed è stata posta a soli 5 metri dalla superficie per essere visibile non solo dai subacquei ma anche da chi pratica snorkeling. “L’Atlante dell’Oceano” è realizzata con materiali ecocompatibili e, come tutte le opere di Taylor diventerà con il tempo una struttura “colonizzabile” dalla fauna marina.

THE SILENT EVOLUTION
È tra le opere più interessanti di Taylor, creata nel 2010.  È costituita da oltre 400 sculture di esseri umani “sepolte” a 8 metri di profondità al largo di Cancun, in Messico.  L’opera fa parte del MUSA, il museo subacqueo ideato da Taylor.
 

A chi è interessato al tema, segnaliamo altri due tesori nascosti sotto la superficie delle acque.

CRISTO DEGLI ABISSI
Anche l’Italia ha il suo monumento subacqueo, si tratta del Cristo degli Abissi posto nel 1954 sul fondale tra Camogli e Portofino a 15 metri di profondità, all'interno dell'Area naturale marina protetta Portofino. Lopera bronzea, realizzata da Guido Galletti, fu creata fondendo medaglie, eliche di sommergibili e campane. È oggi il fulcro di alcuni dei percorsi subacquei più famosi della Liguria.

LA CITTÀ DI SHI CHENG
In Cina, nella contea di Chun’an, una delle zone più industrializzate del Paese, sul fondale del lago di Qiuandao sorge un’intera città edificata tra il 25 e il 200 d.C. L’antica “Shi Cheng City” (in mandarino “Città dei leoni”) è situata tra i 26 e i 40 metri di profondità. L’acqua del lago ha preservato gli antichi palazzi dallo scorrere del tempo, così ai subacquei che hanno scoperto per primi il relitto è apparsa un’intera città con tanto di strade, case e templi perfettamente conservati. La città fu sommersa nel 1959 a causa della costruzione di una centrale idroelettrica ul fiume Xin’an. Oggi il governo cinese sta cercando di recuperare Shi Cheng City per aprirla al turismo subacqueo.
 
RIFERIMENTI WEB
Sito di Jason deCaires Taylor:  www.underwatersculpture.com
 
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