Reggio Emilia, “città senza barriere”: questo l’appellativo che il capoluogo ha voluto darsi per idea di Luca Vecchi, attuale sindaco, e in base al quale si vuole eliminare ogni ostacolo architettonico e consentire l’accesso a tutti i tipi di disabilità. Una metropoli, seppur non troppo grande (poco più di 171mila abitanti) che sorride alle differenze e che le accoglie nella convinzione che siano una risorsa culturale ed etica.
Non è un caso che proprio qui abbia inaugurato lo scorso 11 novembre e prosegua fino al 25 febbraio, a Palazzo Magnani, la mostra Kandinsky Cage - Musica e Spirituale nell’Arte: “oltre all’attenzione perché ogni tipo di invalidità possa accedere a questo importante appuntamento con l’arte contemporanea, in generale è un’esibizione in cui l’aspetto formativo è fondamentale” dice Davide Zanichelli, Presidente di Palazzo Magnani.
Wassily Kandinsky, Bühnenentwürfe zu Musorgsky  
KANDISKY E CAGE, LA MOSTRA
A cura di Martina Mazzotta, la mostra “è il risultato di due anni di impegno con tutto lo staff di Palazzo Magnani - dice la curatrice -. È un’esposizione che ha un approccio filosofico e che è anche un omaggio a mio padre, Gabriele Mazzotta, che tra i primi in Italia ha curato questi artisti”. Oltre ad essere accessibile a disabilità di tipo fisico, il percorso espositivo è arricchito dalla trimensionalizzazione di alcune opere grazie alla collaborazione con l’Unione Ciechi di Modena e Reggio Emilia e da soluzioni idonee ad una fruizione della mostra secondo modalità facilitate e affiancamento di personale specializzato. Esiste poi un programma di appuntamenti collaterali in concerti, conferenze ed altro ad arricchire ulteriormente l'esposizione.
Date le premesse, sono parecchie le aspettative con cui ci si accosta ad una mostra che peraltro vuole approfondire un periodo relativamente ristretto e molto specifico della storia dell’arte, ovvero quello a partire dagli anni a cavallo tra il XIX e il XX secolo fino agli anni ’50 e il “silenzio” di John Cage che viene posto in corrispettivo ad una tela bianca di Robert Rauschenberg. Una mostra in cui lo spettatore diventa protagonista assoluto degli stimoli visivi e sonori che riceve dalle opere e per come li interpreta: stando vicino ad alcuni quadri si spande il suono di compositori del momento, da Wagner a Rachmaninoff fino a Schönberg.
Arnold Schönberg, "Blauer Blick" /1910 Vienna, Arnold Schönberg Center
L’aspetto di fondo che viene indagato nell’intero percorso espositivo, infatti, è la fusione delle arti e la progressiva caduta delle distinzioni tra generi artistici, in un approccio che gli artisti conferiscono alla propria opera che è sempre più filosofico e assoluto ancor prima che meramente estetico. Un avvicinamento spirituale all’arte, come recita lo stesso titolo della mostra, che conduce alla caduta delle barriere di generi e alla nascita dell’astrattismo, da cui la vicinanza tra pittura e musica.
Alla sezione su Paul Klee, pittore che fu poeta e soprattutto anche musicista, segue un omaggio all’unica artista donna presente in mostra, ovvero Marienne von Werefkin, pittrice legata a Kandisnsky e al Cavaliere Azzurro, il gruppo di artisti a lui connesso che si formò a Monaco fino allo scoppio della prima guerra mondiale. La “spiritualizzazione dell’arte” prosegue anche nel Dopoguerra, con la scultura in musica di Melotti e la pittura jazz di De Stael, o nella “Fantasia” del 1940 che Oskar Fischinger, pittore e cineasta, realizzò per Walt Disney con le musiche di Bach. L’ampia sezione su Cage conclude la mostra, con numerosi suoi spartiti e anche un video sulla sua partecipazione al programma di Mike Buongiorno “Lascia o raddoppia”, e allo stesso tempo apre nuovi interrogativi e riflessioni su dove stia andando l’arte oggi, su cosa sia rimasto negli artisti contemporanei di tanta partecipazione per il proprio operato.
Marianne Werefkin, Atmosfera tragica, 1910 /Ascona (Svizzera), Comune di Ascona 
“Kandinsky Cage - Musica e Spirituale nell’Arte”
Fondazione Palazzo Magnani, corso Garibaldi 29, Reggio Emilia
Orari: martedì-giovedì, ore 10-13/15-19. Venerdì, sabato e festivi ore 10-19. Lunedì solo per le scuole.
Biglietti: intero 12 euro, ridotto 10 euro, studenti 6 euro.
Tel. 0522-45.44.37, 44.44.46