Andare in sella da Ravenna a Verona, seguendo un itinerario che attraversa il Delta del Po e risale d'Adige, come ha raccontato Franco Aliprandi. Oppure lungo l'antica via Clodia, che parte da Roma e arriva fin quasi a Grosseto, attraversando i paesaggi della Maremma in compagnia di Sandro Vannucci. Al galoppo da Piacenza a Sestola, risalendo gli Appennini come ha spiegato Tiziano Bedostri; o con calma, affrontando un ricco percorso all'interno del Parco Nazionale della Majella illustrato da Frank Montefusco. O ancora da Manfredonia a Maratea, per un Basilicata quasi coast to coast come ha raccontato Domenico Nardiello; o nella Sardegna centro-occidentale, per cavalcare lungo la rotta dei Grifoni come ha spiegato Mauro Testarella. Sono solo alcuni esempi degli itinerari, ben 21, presentati in questi giorni a Fieracavalli di Verona, la più antica fiera equestre d'Italia, nell'ambito di La valigia in sella, lo spazio dedicato alle migliori proposte di turismo equestre nazionale ospitato nello stand del Touring Club Italiano.
Itinerari pensati e percorsi da chi ha contributo a scrivere Italia a cavallo, la prima guida al turismo equestre nel nostro Paese, nata dalla collaborazione tra Fieracavalli e Touring Club Italiano. Curata da Luca Fraioli e Federica Lamberti Zanardi, la guida raccoglie 21 itinerari dedicati a chi vuole scoprire l'Italia in maniera diversa e antica: andando a cavallo. Per due giorni gli itinerari vengono presentati – al padiglione 4, nel bookstore del Touring Club Italiano, sabato dalle 11 alle 12.30 e dalle 15 alle 17 da Luca Fraioli, che ha curato la guida, e da chi li ha percorsi e descritti.
LA SCOPERTA DI UN'ITALIA DIVERSA
Percorsi di tutti i tipi, adatti a cavalieri esperti capaci di stare in sella per sei giorni, o a aspiranti cavalieri, che ne provano un pezzetto per sperimentare quanto sia bello quest'altro modo di muoversi. Un vero e proprio invito a viaggiare a cavallo declinato in 21 proposte. Perché intraprendere un viaggio in sella è un'esperienza unica. Assai diversa da un viaggio a piedi o da uno in bicicletta. Perché per viaggiare davvero a cavallo devi misurati con ampi spazi naturali, lontano da città, traffico, strade asfaltate e confusione. Attraversando paesaggi antichi, borghi dispersi, periferie dei territori urbanizzati che permetto di confrontarsi con un'Italia diversa, non minore.
Un'Italia che si attraversa in due: perché viaggiare a cavallo ha questo in più rispetto a ogni altro tipo di viaggio. Ci si muove con il proprio animale: ci si prende cura del cavallo, e il cavallo come ricompensa ti guida, aiutando il cavaliere a superare i momenti difficili, guadando fiumi altrimenti impossibili, coprendo distanze Il problema per chi decide di intraprendere un viaggio a cavallo è che la maggioranza dei tracciati non è segnalato perché non fa parte della sentieristica ufficiale. Ma appunto per questo è stata pensata Italia a cavallo: una guida che è un invito a vedere il viaggio da una prospettiva davvero differente.
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