Per tutto maggio 2017, il sito del Touring Club Italiano - in collaborazione con Hertz - seguirà il Giro d'Italia edizione numero 100, che partirà il 5 maggio da Alghero per concludersi il 28 maggio a Milano. A raccontarci le tante storie del Giro d'italia 2017 sarà Gino Cervi, scrittore e giornalista, nonché cultore di storia del ciclismo, autore di volumi di storia dello sport e curatore di guide turistiche (tra cui molte del Touring Club Italiano). Seguiteci lungo le strade del nostro Bel Paese!
IL GIRO DEL TOURING - TUTTE LE PUNTATE
“Domani si incontrerà la Strada, la grande nemica, lunga e diritta a perdifiato che finisce in niente all’orizzonte o tortuosa ed erta come rupe che leva il fiato alla sola vista, fatta di sassi, o di polvere, o di fango o di bitume, o di sconvolte buche: lo sterminato nastro che bisognerà inghiottire a poco a poco”. Così scriveva Dino Buzzati, la notte del 17 maggio 1949, a bordo del Saturnia in navigazione da Genova a Palermo. Il giorno dopo, dal capoluogo siciliano, avrebbe preso il via la XXXII edizione del Giro d'Italia.

Inviato al seguito per conto del “Corriere della Sera”, l'autore de "La famosa invasione degli orsi in Sicilia" iniziava a raccontare quell'invasione rosa che dalla Conca d'Oro, attraverso Scilla e Cariddi, avrebbe risalito la penisola: Cosenza, Salerno, Napoli, Roma fin su a Venezia e le Dolomiti, per concludersi con l'apoteosi di Fausto Coppi, “un uomo solo al comando, la maglia bianco-celeste”, nella mitologica tappa da Cuneo a Pinerolo. Per quella tappa, una “tappa divoratrice di uomini”, sul suo taccuino di appunti Buzzati fece uno schizzo a penna: sullo sfondo, grigie di pioggia, minacciose di fatica, le montagne; in primo piano i corridori “accartocciati nelle loro giacche impermeabili” come svogliati lumaconi con l'ombrello aperto.
IL GIRO D'ITALIA, EDIZIONE 100
Oggi parte il Giro d'Italia, il centesimo. Parte anche questa volta da un'isola, la Sardegna – non succedeva dal 1991 – e troverà il sole, e una terra incredibilmente odorosa di primavera: mirto, lentisco, ginepro, corbezzolo si mischieranno ai colori delle maglie delle squadre al via. Dalla nobile Alghero a Olbia, cuore della Gallura, sarà un passo inaugurale degno di una festa, la festa di maggio.
Il Giro d'Italia, prima edizione 1909, è fratello minore del Touring Club Italiano, nato quindici anni prima. Hanno le stesse origini: la borghesia milanese che, a cavallo dell'inizio del secolo scorso, scelse la bicicletta come stile di vita, e non soltanto sportivo: spirito di avventura, ricerca del benessere, piacere della scoperta. Tutte cose che, a distanza di un secolo e più, sono ancora, anzi sempre più ci rendono migliori e un po' più felici.
Giro e Touring, a modo loro, hanno fatto conoscere la geografia dell'Italia agli italiani. Con le carte, gli atlanti, le guide, i volumi fotografici, il Touring. Il Giro con i suoi tracciati, e con i suoi corridori: Gino Bartali da Ponte a Ema, Alfredo Binda da Cittiglio, Marco Pantani da Cesenatico, Francesco Moser da Palù di Giovo... Anche il Giro ha il suo “atlante”, la sua “guida”.
Fin dal 1909, l’organizzazione distribuisce a tutto il seguito della corsa – squadre, giornalisti, sponsor –, un Atlante programma ufficiale, una sorta di guida registra tutti i dati tecnici ufficiali della competizione: tracciati dei percorsi, altimetrie, tabelle cronometriche, indicazioni sul fondo stradale; per i lettori più curiosi – o forse più distratti – anche preziose informazioni turistiche sui territori attraversati. Dal secondo dopoguerra il prezioso libretto è stato ribattezzato il “Garibaldi”. E proprio come l’eroe risorgimentale il “Garibaldi” del Giro tiene unita l’Italia, da Palermo ad Aosta, sotto forma di colorate cartine, aguzzi profili altimetrici, numeri di telefono e indirizzi utili al viaggiatore-suiveur.

Programma a soffietto del Giro d'Italia 1949, Museo di Magreglio (Co)
TOURING E GIRO, IL SENSO DELLA STRADA
Lette sulle cronache dei giornali, poi immaginate al suono della voce della radio, finalmente svelate dalla scatola magica della televisione, le strade del Giro sono divenute patrimonio di conoscenze collettive. Strade che filano via dritte, interminabili rette nell’orizzonte piatto della Pianura padana; che serpeggiano, aperte da un lato sul mare, lungo le linee costiere della penisola, dalle Cinque Terre al Gargano; che s’impennano erte tra le rocce e in nevai alpini o che scollinano i passi appenninici, tra foreste ombrose e affocati altipiani; strade che attraversano i cento e cento borghi d’Italia, che passano per le vie strette dei paesi e si aprono lungo i viali alberati delle grandi città, sfiorando grandi monumenti dell’arte e della storia.
 
In 108 anni, in 100 edizioni, come il filo mai finito di un gomitolo rosa, le strade del Giro hanno cucito nell’immaginario nazional-popolare la geografia dell’Italia. A unire Giro e Touring è quindi da sempre anche il “senso per la strada”, il disegnare geografie. E raccontare storie. Per questo, da oggi, dalle pagine digitali del Touring si parte al seguito del Giro. Garibaldi e Guida Rossa: il tandem promette bene, non fosse altro per il colore. Stateci a ruota. Buona strada.
 
Il "Giro del Touring" è realizzato in collaborazione con Hertz, partner storico dell'associazione, che ha messo a disposizione di Gino Cervi una vettura ibrida Hertz Green Collection per seguire le tappe della Corsa Rosa.