Quante volte guardando un film o una serie tv vi siete chiesti: dove sono girate queste scene? Purtroppo molti sono banalmente stati girati in studi allestiti all'occorrenza, come il caso più celebre, quello della Signora in giallo che, seppur ambientato nella ormai mitica Cabot Cove nel Maine, fu girato quasi interamente negli studios di Los Angeles.

Ma oggi che l'attenzione per la qualità e il contesto sono aumentati, sono molte le serie televisive che scelgono con molta attenzione le location dove ambientare le storie. Anzi, sono spesso proprio le location a definire le storie stesse. Vi proponiamo una carrellata delle serie oggi disponibili sulle principali piattaforme streaming che hanno catturato la nostra attenzione anche per il contesto. E vi invitiamo a segnalarci le vostre così da prolungare il giro del mondo dal divano, una puntata alla volta.

Unorthodox: Brooklyn, Berlino
Tratta da una storia vera, questa miniserie racconta le vicende di una giovane donna ebrea ortodossa che decide di abbandonare la comunità nella quale è cresciuta a Brooklyn per scappare a Berlino. Fin dalla sigla sono chiare le zone dove è ambientata, a due passi dalle vie più hipster di New York. Alcuni isolati di Williamsburg sembrano davvero un altro mondo, non tanto nelle architetture quanto nella diversa umanità. Specchio opposto Berlino dove la protagonista cerca di rifarsi una vita. Molto affascinante il tour all'interno della Filarmonica, edificio iconico degli anni Sessanta progettato da Hans Scharoun. Su Netflix.
Freud: Vienna, ma in realtà Praga
Ambientata nella Vienna di fine Ottocento, la serie racconta i primi anni della vita professionale di Sigmund Freud quando ancora veniva bistrattato dalla comunità scientifica. La capitale dell'impero austroungarico fa da sfondo alle sue vicende romanzate (Freud diventa anche una sorta di detective sulle tracce di un serial killer con l'aiuto di una medium), ma le atmosfere cupe necessarie per rievocare sia la trama sia le ricerche sui sogni, anzi incubi, di Freud, non sembravano adattarsi abbastanza al contesto della Vienna di oggi. Per questo la produzione ha optato per Praga che ha conservato, almeno nella sua parte vecchia, quelle atmosfere magiche necessarie come sfondo alla storia. Su Netflix.
Made in Italy: Milano
La storia di una giovane redattrice in un magazine di moda a Milano negli anni Settanta è l'escamotage narrativo di questa serie tutta italiana per scoprire la storia del boom della moda. Versace, Armani, Missoni sono i protagonisti di una rivoluzione estetica e stilistica che, proprio in quegli anni, cominciò a conquistare le pagine delle riviste patinate. Allo stesso tempo, Milano era anche scenario delle lotte giovanili, delle manifestazioni operaie, dell'impegno politico fino alle estreme conseguenze. La città ne emerge in tutta la sua eleganza mai sfacciata, tra scorci che, per fortuna, non sono ancora del tutto persi, misteriosi cortili e operose periferie. Su Amazon Prime Video.
The English Game: Yorkshire e Londra
La serie sugli albori del calcio ambientata intorno al 1880 ha sfruttato numerose location molto british che non sono in effetti cambiate molto. Il team della produzione è lo stesso di Downton Abbey e la cura per la scelta dei luoghi sembra la stessa. Protagonista assoluto lo Yorkshire a cominciare dalla Broughton Hall, una gigantesca villa vittoriana immersa nella campagna. Affascinante anche il villaggio operaio di Saltaire, patrimonio dell'Umanità Unesco, fondato nel 1853 per la produzione tessile. La partita più importante della serie è stata invece girata a Londra al Kennington Oval, costruito nel 1845. Su Netflix.
I love Dick: Marfa, Texas
Irriverente e divertente, questa serie racconta le vicende di una coppia di intellettuali newyorkesi che decide di trasferirsi a Marfa, in Texas, dove vive una folta comunità di artisti tra i quali spicca il Dick del titolo. La cittadina, realmente esistente e realmente comunità artistica, conta non più di tremila abitanti ma è, anche nella realtà, un magnete per intellettuali di ogni tipo da quando, negli anni Settanta, l'artista Donald Judd decise di trasferirsi qui con tutta la famiglia per realizzare le sue imponenti opere. Fu lui ad attirare altri creativi e, anche dopo la sua morte avvenuta nel 1994, Marfa è un pazzo luogo a non meno di 500 chilometri dall'aeroporto più vicino. Su Amazon Prime Video. 
Ozark: Osage Beach, Lake of the Ozarks, Missouri
Anche in questo caso marito e moglie decidono di trasferirsi dalla caotica Chicago in questo luogo sperduto e immerso nella natura con i figli adolescenti. Finiranno invischiati in una serie di poco leciti eventi tra riciclaggio di denaro sporco, cartelli della droga e avventure tra il comico e il drammatico. I panorami misconosciuti aiutano non poco nella trama ma se la zona degli Ozarks è utilizzata per i campi lunghi, le scene sono state quasi tutte realizzate su altri laghi. La riserva naturale del lago Allatoona vicino ad Atlanta, Georgia, pare si prestasse meglio, forse perché è una riserva militare. Su Netflix.
The Mandalorian: una galassia molto lontana e la Death Valley
Definita una serie western spaziale, è ambientata 5 anni dopo il film della saga di Star Wars "Il ritorno dello Jedi" e 25 prima de "Il risveglio della forza". Prima ancora che fosse messa in streaming è diventata l'ossessione di molti che attendevano con ansia di vedere il baby Yoda tra i protagonisti. La maggior parte delle scene è stata realizzata in studio, ovviamente ma, come da tradizione per la saga inventata da George Lucas, non mancano delle location reali. In questo caso la Death Valley in California che ben si presta con i suoi deserti di sabbia e di rocce. Meno forse per il caldo vestiti da cacciatori di tagli spaziali. Su Disney+.
This is Us: Pittsburgh, Philadelphia e Los Angeles (con un giro in Vietnam)
La storia di Jack e Rebecca e i loro tre gemelli inizia nelle strade di Pittsburgh, città operaia in Pennsylvania negli anni Settanta. L'amore tra i due è suggellato dalla loro passione per la squadra di football americano della città, i Pittsburgh Steelers. Il plot poi si dipana tra flashback e contemporaneità seguendo le vicende dei tre fratelli diventati ormai adulti. Uno dei tre si trasferisce a Philadelphia e non mancano scene che ne raccontano i luoghi più iconici (scalinata di Rocky inclusa). Gli altri due stanno a Los Angeles, riconoscibile in quanto tale. Nella terza serie uno dei tre va in Vietnam per scoprire di più sull'esperienza di guerra del padre, ma a parte alcune scene panoramiche, il resto è stato girato al Lake Piru in California. Su Amazon Prime Video.
Broadchurch: Dorset, Inghilterra
Una bella serie poliziesca, piuttosto cruda e scabra con ottimi attori protagonisti inclusa la premio Oscar Olivia Colman (per "La favorita"), nonché regina Elisabetta negli anni adulti della serie The Crown. Fin dalle prime scene si rimane rapiti dal contesto: le magnifiche scogliere di West Bay nel Dorset, lungo la Jurassic Coast. Spazzate dal vento umido della Manica, le spiagge sottostanti sono teatro di numerose riprese, mentre il villaggio è nella realtà esattamente come appare. Casette colorate incluse. Su Netflix.
Dark Tourist: ovunque purché inquietante
Fuori dalla fiction ecco questa docuserie realizzata dal giornalista neozelandese David Farrier che va in quei luoghi di turismo estremo per cercare di capire meglio come funziona questo genere di viaggio. Dalle strade di Medellin (dove incontro ex sicari di Pablo Escobar) a Tomioka, in Giappone, tra i luoghi più vicini alla centrale nucleare di Fukushima, dalla cipriota Famagosta (città fantasma abbandonata negli anni Settanta) fino a Ouidah nel Benin per imparare pratiche voodoo. Otto episodi da brivido. Su Netflix.