Nel futuro si potrà viaggiare a emissioni zero? È possibile ridurre la chimica in agricoltura? Come gestire i grandi flussi del turismo mondiale? Il sistema moda può essere effettivamente sostenibile? Quale impatto avrà la sostenibilità sul mondo della finanza? L’architettura sta affrontando in maniera adeguata le questioni relative al risparmio energetico e all’utilizzo di nuovi materiali meno impattanti?
A queste e altre domande proverà a rispondere il Festival della Green Economy, che si svolgerà a Trento e a Rovereto dal 28 febbraio al 1 marzo.
Promosso da ItalyPost, Fondazione Symbola, il settimanale Buone Notizie del Corriere della Sera, Università di Trento, Comune di Trento, Comune di Rovereto, MUSE-Museo delle Scienze, FBK-Fondazione Bruno Kessler, FEM-Fondazione Edmund Mach, in collaborazione con la Commissione Europea e il sostegno di LAGO SpA, il Festival per l’edizione 2020 triplica, chiamando a Trento ben 300 relatori, tra i più importanti esponenti dell’economia, della finanza, e delle istituzioni attenti ai temi della sostenibilità, per affrontare le questioni cruciali dell’economia verde in un totale di 60 eventi.
IL TOURING C’È
Tra di loro anche tre consiglieri del Touring Club Italiano: Antonio Calabrò, direttore Fondazione Pirelli e vicepresidente Assolombarda, Aldo Bonomi, sociologo e direttore Aster, e Mara Manente, direttore del CISET, il Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica di Ca’ Foscari.
 
In particolare, Bonomi e Calabrò affiancheranno Stefano Micelli, docente di Economia e gestione delle imprese dell’Università Cà Foscari Venezia e presidente di Progetto M Milano, e Fabio Renzi, segretario generale della Fondazione Symbola, nell’incontro di domenica 1° marzo (ore 10) al Muse di Rovereto dal titolo "Green economy, green society".
AREE CRUCIALI
Per la prima volta  quest’anno la kermesse si articolerà in una parte generale – dedicata ai grandi temi dell’economia verde, come il cambiamento climatico, l’energia rinnovabile, la sfida della sostenibilità per le imprese, la svolta sostenibile del capitalismo –, alla quale si affiancheranno sei cicli composto ciascuno da sette incontri, che si svolgeranno tra il pomeriggio di venerdì 28 febbraio e per l’intera giornata di sabato 29 febbraio. Ogni ciclo di convegni avrà una diversa area tematica – trasporti e mobilità, turismo, abbigliamento e tessile, edilizia e architettura, finanza, chimica verde e agricoltura – e vedrà la partecipazione di esperti del settore, ricercatori e docenti universitari, imprenditori, esponenti delle istituzioni, allo scopo di approfondire e discutere le più interessanti questioni legate all’economia verde.
Come ha spiegato Ermete Realacci, presidente Fondazione Symbola: «La generazione Greta ha bisogno di risposte più che di carezze. Molto sta cambiando, anche se troppo lentamente, e il Festival della Green Economy sarà un’occasione di confronto su questi temi. È già oggi in campo un’economia più sostenibile e a misura d’uomo che mette insieme innovazione e qualità con valori e coesione sociale; ricerca e tecnologia con design e bellezza, industria 4.0 e antichi saperi. Già oggi l’Italia è la superpotenza europea nell’economia circolare con il 79% di rifiuti totali avviati a riciclo, come raccontiamo nel rapporto GreenItaly di Fondazione Symbola e Unioncamere, e presenta un’incidenza ben superiore rispetto a tutti gli altri grandi Paesi europei: la Francia è al 55%, il Regno Unito al 49%, la Germania al 43%.
Nel Nord Italia sono 215.495 le imprese che hanno investito sull’ambiente e sono quelle che innovano di più ed esportano di più. La green economy italiana è la frontiera più avanzata per cogliere queste opportunità. È un’Italia che non perde la propria anima, innovativa senza lasciare indietro nessuno, come affermiamo nel Manifesto di Assisi».
DENTRO LE FABBRICHE DELLA SOSTENIBILITÀ
Nei tre giorni precedenti, dal 25 al 27 febbraio, la Green Week proporrà l’ormai tradizionale tour nelle “Fabbriche della Sostenibilità” alla scoperta di 26 aziende d’eccellenza protagoniste dell’innovazione nel campo dell’ecosostenibilità, concentrate soprattutto, ma non solo, nel Triveneto. Aziende che investono su tematiche quali economia circolare, riuso, gestione dei rifiuti in ottica sostenibile e abbattimento delle emissioni, risparmio energetico e nuove forme di energia, nuove tecniche costruttive e sostenibilità dei mezzi di trasporto, responsabilità sociale e ambientale d’impresa.
 
Ad aprire le loro porte aziende che operano nel distretto conciario e nel settore energia, come SNAM (l’impianto di Bordolano, Cremona), ma anche dell’agroalimentare come Melinda (con visita alle celle ipogee di Tuenetto in Trentino), Cielo e Terra Vini, Lattebusche. E ancora, fabbriche che producono cosmetici o fertilizzanti, aziende del design come LAGO, acciaierie e materiali per le costruzioni. Apriranno le loro porte anche le Cartiere del Garda, aziende che lavorano con i tessuti, dei trasporti come Italscania e che fondano la loro produzione sul riciclo, come Amorim Cork e Laprima Plastics.
I CONVEGNI SUL TURISMO
Secondo i più recenti dati della World Tourism Organization, i viaggiatori nel mondo si stanno avvicinando velocemente all’impressionante quota di due miliardi. Numero che impone una riflessione su una gestione del turismo in chiave sostenibile. E proprio di questi temi si discuterà, tra venerdì 28 e sabato 29 febbraio, in un ciclo di convegni, curato da Martha Friel, docente di management del turismo all’Università IULM. Sette eventi dedicati alla rivoluzione che sta vivendo il mondo del turismo e alle strategie da introdurre per una gestione maggiormente sostenibile, durante i quali si alterneranno gli interventi di esperti, ricercatori, manager pubblici e imprenditori di strutture turistiche.
Si partirà nel pomeriggio di venerdì 28 febbraio con il primo evento, dal titolo Ict e Big Data al servizio del turismo sostenibile; seguiranno Destinazione: città sostenibili. Gestire il successo, educare i turisti; I grandi flussi del turismo mondiale cui prenderà parte anche Mara Manente, direttore del CISET, il Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica di Ca’ Foscari, e consigliere TCI.

Il giorno dopo, sabato 29 febbraio, si discuterà di Ricettività sostenibile: dagli eco-hotel ai camping con imprenditori di strutture turistiche ecosostenibili. Il turismo slow verrà poi esplorato nel convegno Undertourism e slow tourism: far scoprire la bellezza di un Paese e le sue eccellenze; seguirà l'incontro Patrimonio mondiale UNESCO: gestione, turismo, sostenibilità. L’ultimo evento del ciclo di incontri sul turismo sarà “Contro lo monoeconomie turistiche: sistemi virtuosi tra turismo, manifattura e produzione culturale.

INFORMAZIONI
Tutti gli eventi sono a ingresso libero, ma i posti in sala sono limitati ed è necessario registrarsi all’evento sul sito della manifestazione, www.greenweekfestival.it