A volte ritornano, anche dopo molto tempo. Sono le opere trafugate durante la Seconda Guerra Mondiale dalle truppe del Reich, che in quanto a valutare il valore artistico non erano proprio degli sprovveduti. Questa volta il ritrovamento riguarda un busto di Cristo di Matteo Civitali, che giaceva non lontano dalla chiesa di Lucca che lo custodiva, ovvero Santa Maria della Rosa.
Il recupero del capolavoro dello scultore più importante del ‘400 lucchese è avvenuto nell’ambito di una inchiesta che ha portato al sequestro di una cinquantina di capolavori rubati dal 1993 al 2012 in chiese ed edifici pubblici e privati in Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Campania, Calabria e Toscana. Ma restringendo il campo agli ambienti degli antiquari della cittadina toscana, a dare la sveglia ai militari dell’Arma è stata la febbrile compravendita di opere di un rigattiere di 48 anni (che è estraneo però al fatto).
L’opera era cercata da ben settant'anni e rappresenta insieme alla trecentesca Madonna delle Rose uno dei capolavori del luogo sacro edificato nel 1309 nel centro storico di Lucca.