Ci sono momenti nella vita in cui bisogna fare delle scelte importanti. Scelte spesso drastiche che però portano a realizzare imprese memorabili. Scelte come licenziarsi e mettersi in viaggio. Perché è almeno dai tempi di Omero che viaggio fa rima con catarsi, conoscenza di se e nuovi inizi. Che è un po' quello che ha fatto Marco Rizzini quando ha deciso di lasciare il lavoro, prendere una macchina e lanciarsi in una lunga, faticosa avventura nel mondo ex sovietico.
INCONTRO AL PUNTO TOURING
Di code alla dogana e strade polverose, di steppe e deserti, di un infinito mutare di paesaggi e di volti parleranno mercoledì 21 novembre dalle 18.30 al Punto Touring di  Milano (corso Italia 10) Marco Rizzini e Tino Mantarro – giornalista di Touring – nell'ambito di Compagni di viaggio, la rassegna dedicata ai libri di viaggio del Touring Club Italiano. Sarà l'occasione per presentare in anteprima Panda o morte, il reportage di Marco Rizzini appena pubblicato da Ediciclo.
Un viaggio di circa 12.000 chilometri, da Verona all'Uzbekistan e poi ancora fino a Mosca e ritorno. Il tutto pigiati – è il caso di dirlo – in tre all'interno di una Fiat Panda degli anni Ottanta, di sicuro solida e affidabile ma non certo confortevole. Particolare che di per sé rende il viaggio un'avventura anche se si decidesse di andare molto più vicino. Ma Rizzini parte per riflettere sulla propria vita ma ha anche un obiettivo assai sentito: trovare la tomba del bisnonno che si oppose all'occupazione russa, venne perseguitato, finì nei gulag e giace sepolto ai bordi di una polverosa strada uzbeka. Proprio quella percorsa da Rizzini nel suo lungo viaggio verso Est e ritorno.

I PROSSIMI APPUNTAMENTI
mercoledì 21 novembre
Marco Rizzini e Tino Mantarro conversano su Panda o morte, un viaggio di 14mila chilometri da Verona a Mosca (edito da Ediciclo)
mercoledì 28 novembre
Maria Pace Ottieri e Alberto Saibene presentano Vesuvio Universale (Einaudi)