Nelle sale del Museo Nazionale della Montagna di Torino si può visitare fino al 30 novembre una mostra molto curiosa, non proprio "scandalosa", ma certamente particolare. Si tratta di “Visioni tra le rocce”, una significativa selezione delle opere di due fotografi di area francofona, Georges-Louis Arlaud (1862-1944) di Ginevra, e Marcel Meys (1885-1972) di Parigi, noti per la produzione di immagini di nudi femminili ambientati all'aria aperta negli anni 1920-1930.

Di gusto tardo-pittorialista, sia nella scelta di genere sia nella trattazione del soggetto, entrambi gli autori inserirono la figura femminile in un ambiente naturale, come quello alpino, al cospetto di grandi montagne, tra rocce e dirupi.

 

Le fotografie di Arlaud e Meys sono esposte in stampe di diversa tecnica e formato, comprese le 21 tavole in fotoincisione che compongono l’edizione di lusso del portfolio di Arlaud Vingt études de nu en plein air, fanno parte di uno stile in voga tra la fine dell'Ottocento e gli anni Trenta del Novecento.

"La vie parisienne”, rivista simbolo di questa rivoluzione, di gusto e valori nella società, dall’inizio del secolo riproduce in ammiccanti copertine, realizzate da noti artisti, belle ragazze che interpretano anche le gioie e i benefici della vita all’aperto, del mare e della montagna: sci, slitta, alpinismo.

Per info e orari: www.museomontagna.org