Il Giro d'Italia 2020, la cui partenza era programmata sabato 9 maggio a Budapest, è stato rinviato a data da destinarsi. Per non perdere la tradizione, una squadra di scrittori e illustratori appassionati di ciclismo - i "SenzaGiro" - ha deciso di far lavorare la fantasia e raccontare ogni giorno lo svolgimento delle tappe come se la corsa avvenisse davvero, destinando le donazioni di sponsor e privati a una cooperativa sociale della Bergamasca. Il Touring è con loro: giorno per giorno, fornisce i contenuti geoturistici a corredo del racconto della tappa. Trovate:
- sul sito di SenzaGiro il racconto del progetto e le tappe;
- sul nostro sito i contenuti geoturistici - qui la pagina che li raccoglie.
Buon Giro 2020!

 

Contenuti geoturistici TAPPA 3 GIRO D'ITALIA 2020 
SZÉKESFEHÉRVÁR - NAGYKANIZSA, 204 km
di Michele Lauro
 
A metà strada fra Budapest e il lago Balaton la storica cittadina di Székesfehérvár, ai piedi dei massicci del Bakony e del Vértes, introduce nell'ambiente lacustre al margine dei rilievi della Selva Baconia. Il lago sviluppa le sue sponde per circa 200 km: basse e rettilinee lungo il lato meridionale (in parte spianato nell’Ottocento), sovrastate da dolci colline lungo quello settentrionale, che il tracciato del giro percorre in tutta la sua estensione con alcune digressioni nell'entroterra. All'altezza di Balatonalmádi, balcone d’arenaria con alle spalle un anfiteatro di colli ricoperti di vigneti, il percorso piega verso nord toccando Veszprém, adagiata tra i monti, per poi salire deciso al promontorio di Tihani, vulcano spento a 130 m sul pelo dell’acqua. Siamo nel Parco Nazionale dell’Alto Balaton, che tutela un'area di grande pregio naturalistico affacciata sul lago. Dopo una deviazione nell'interno fino alla conca di Tapolca si raggiunge l’estremità occidentale del bacino all'altezza di Keszthely e Heviz, popolari stazioni di villeggiatura, prima della volata finale a Nagykanizsa, la cittadina che dà accesso alla puszta, la grande pianura ungherese.
1. Székesfehérvár
Antica città in felice posizione presso il lago Velence – cinto da canneti, balneabile, pescoso e ricco di avifauna –, conserva un aspetto barocco nonostante i gravi danni subiti durante la seconda guerra mondiale. Lo si percepisce passeggiando nella vasta isola pedonale che abbraccia il centro storico, raccolto attorno alla piazza del Municipio e alla Fő utca, la via del passeggio. I resti della basilica reale sono inglobati nell'affascinante Romkert o Giardino delle rovine, cinto dalle mura della fortezza bastionata. Poco distante la settecentesca cattedrale di S. Stefano è affiancata dalla cappella di S. Anna, gioiello gotico del 1470, con un bel portale e un rosone in facciata.
2. Veszprém
Detta la Città delle Regine, perché qui venivano incoronate le spose dei sovrani ungheresi, si stende tra le alture della Selva Baconia a 12 km dal lago Balaton, attraversata dal fiume Séd su cui si leva uno dei simboli locali: l’esile viadotto Szent István, capolavoro dell’ingegneria magiara. Il borgo è ricco di angoli romantici e belle architetture nella città bassa, piena di aree pedonali, negozi, locali e graziosi cortili. Il nucleo antico sopravvive nella città alta, arroccata su un colle roccioso fortificato, con numerose case del XVIII secolo e la cilindrica torre del Fuoco che funge da belvedere. Uno splendido colpo d'occhio sulla città vecchia, con le mura che spiccano sul calcare rivestito di verde, è offerto dal quartiere detto valle di Veszprém, a nord-ovest della rocca. 
3. Tihani
Lo scenografico promontorio proteso sull'acqua, con il suo profilo verde di boschi e coronato dalla celebre abbazia, è una delle cartoline del lago Balaton, percorso da un itinerario ciclabile che si sviluppa per 40 km di impegnativi saliscendi. Il piccolo borgo è stato tirato a lucido, anche in chiave turistica. Viuzze invase dalle bancarelle si inerpicano sul colle tra case dal tipico tetto di canne, alcune con finestre a occhio. Alla sommità svetta l'abbazia benedettina, fondata nel 1055 ma definita nel Settecento con linee architettoniche di gusto barocco. Due campanili a bulbo e un portale decorato introducono alla chiesa abbaziale dal sontuoso arredo barocco-rococò, opera di un solo intagliatore. Sulla punta meridionale del promontorio la stazione balneare si stende intorno al porto dei traghetti per Szántód, sulla riva meridionale del Balaton: qui il lago ha una larghezza minima di 1,5 km. Dalla vicina spianata del Csúcs-hegy a strapiombo sul lago, alta 232 m, la vista abbraccia tutto il Balaton.
4. Grotte di Tapolca
La cittadina di Tapolca sorge in una conca tra i monti che coronano la parte settentrionale del lago Balaton. Proprio sotto l’abitato si ramifica un sistema di grotte ipogee scavate nel basalto, dove la temperatura si mantiene costante intorno ai 18 °C. Dal moderno Centro visite una scala di 85 gradini scende nel sottosuolo, ricco di spettacolari concrezioni calcaree: al centro della grotta c'è un laghetto solcato dalle piccole imbarcazioni per i visitatori. A circa 4 km da Tapolca il monte San Giorgio (m 414) è l'altra attrazione naturalistica dell'area compresa nel Parco nazionale del Balaton: un cono di basalto isolato nella pianura e ricoperto di vigneti, adornato ai fianchi da colonne di pietra modellate dal vento in forme bizzarre. 
5. Lago di Hévíz
Stazione di villeggiatura nei pressi dell’estremità occidentale del Balaton, a 9 km dalla spiaggia di Keszthely, Hévíz è nota per il suo lago alimentato esclusivamente da una sorgente termale, il più grande in Europa e il secondo al mondo di questo tipo. L'acqua si mantiene alla piacevole temperatura di circa 30 °C ed è sempre limpida grazie alla sorgente sotterranea che l'alimenta (il ricambio totale avviene in tre giorni): è particolarmente indicata per la cura delle malattie del sistema nervoso, dermatiti, nevralgie, reumatismi. Ci sono anche una grotta di sale e una grande vasca di fanghi. Il lago è circondato da un moderno stabilimento balneare con grandi prati, lettini e bar, e alcuni padiglioni di inizio Novecento. 
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