A Roma rivive il mito di Enea. Fino al 10 aprile 2023, il Tempio di Romolo al Foro Romano è la cornice della mostra “Il viaggio di Enea. Da Troia a Roma”, un percorso attraverso 24 opere di grande intensità, databili fra il VII secolo a.C. e la piena età imperiale, prestate da 12 diverse istituzioni nazionali. A guidare il pubblico nel percorso di visita sono i momenti più evocativi della vita del principe troiano: come le immagini di Enea, di suo padre Anchise e di sua madre la dea Afrodite; le raffigurazioni della guerra di Troia; il Palladio - talismano della salvezza prima di Troia e poi di Roma - e infine lo sbarco nel Lazio e la fondazione di Lavinium, dove le scoperte archeologiche hanno dato concretezza alla leggenda dell’eroe.
Rilievo di marmo raffigurante lo sbarco dei Troiani a Gaeta / MANN
 “Questo progetto consente di raccontare il viaggio e il mito di Enea attraverso preziosi reperti provenienti da tutta Italia, alcuni mai esposti in precedenza – spiega Alfonsina Russo, Direttrice del Parco archeologico del Colosseo e curatrice -, ed è un modo per conoscere la storia di una rotta leggendaria le cui radici affondano nella notte dei tempi e che è entrata precocemente a far parte dei miti più antichi di Roma”.
Tra i preziosi reperti sono da non perdere il monumentale cratere apulo a figure rosse proveniente dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli, vero capolavoro della ceramografia antica, datato al 370-360 a.C., raffigurante lo scempio del corpo del principe troiano Ettore da parte di Achille. Dallo stesso museo provengono anche due affreschi rinvenuti a Pompei uno dei quali rappresenta una rara raffigurazione del cavallo di Troia trascinato all’interno della città. Cuore dell’esposizione sono le statue in terracotta dal santuario di Minerva a Lavinium, significativo esempio dell’arte tardo arcaica e medio-repubblicana del Lazio, molte delle quali esposte al pubblico per la prima volta.
Palladio dal santuario di Minerva Lavinium
METTERSI IN VIAGGIO SULLA “ROTTA DI ENEA”
“La rotta di Enea oggi può essere valorizzata e ripercorsa anche grazie all’importante riconoscimento ricevuto nel 2021 dal Consiglio d’Europa, che l’ha inclusa tra gli Itinerari Culturali certificati e che ha visto il Parco archeologico del Colosseo tra i primi aderenti a questo network sin dal 2019”, sottolinea Alfonsina Russo. La Rotta di Enea è infatti uno dei 48 Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa che invitano al viaggio e alla scoperta del ricco patrimonio culturale europeo. Un vero e proprio itinerario archeologico dedicato all’eroe troiano sulle tracce della classicità, percorso che segue in ordine preciso il viaggio narrato da Virgilio e tocca siti Unesco come Troia, Delo, Butrinto, Cartagine e Roma; parchi nazionali come il Monte Ida in Turchia e il Parco Nazionale di Butrinto in Albania; per poi arrivare nel Lazio e infine a Roma.
La rotta di Enea
Durante il periodo della mostra, si potrà viaggiare anche in una dimensione contenuta nel territorio capitolino, partecipando a visite guidate a tema lungo il percorso che nel racconto di Virgilio compiono Enea ed Evandro, dal Foro Boario alla Porta Carmentale, all’Asylum (fra Arx e Capitolium), al Lupercale fino al bosco dell’Argileto e al Campidoglio e poi, attraverso la valle del futuro Foro Romano, fino al villaggio sul Palatino, dove si trova l’umile dimora del re, che coincide con il punto in cui sorgerà la casa di Romolo e, secoli dopo, la residenza di Augusto: un’occasione per ripercorrere la storia più remota e mitica del luogo, precedente alla futura città di Roma.
Le pendici del Palatino
INFORMAZIONI UTILI
La mostra prosegue fino al 10 aprile 2023 
Orari di ingresso 9.30 - 16.00 (ultimo ingresso 15.45). 
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