Bob Noorda, il designer olandese ma italiano d'adozione che ha rivoluzionato, a partire dagli anni Sessanta, la grafica italiana, è scomparso ieri a Milano.

Tra i marchi industriali e istituzionali che Noorda ha inventato o ridisegnato (e sono stati davvero tanti, dalla Metropolitana milanese all'Agip-Eni, dal logo della Regione Lombardia a quello della Coop), vi è pure quello del Touring Club Italiano. È per questo motivo che oggi vogliamo ricordare con commozione e con gratitudine un grande professionista che ha onorato con il suo lavoro la nostra Associazione, conferendole un'immagine più adatta ai nostri tempi.

Bob Noorda fu chiamato al Touring sul finire degli anni Settanta dal presidente Franco Brambilla come vincitore di un concorso indetto dall'Associazione e aperto ai migliori grafici e designer: occorreva svecchiare l'immagine del sodalizio e si doveva partire dal marchio. L'idea di Noorda fu quella di salvaguardare il distintivo storico adeguandolo ai tempi: restava la ruota di bicicletta (non dimentichiamo che il Touring nacque nel 1894 come Touring Club Ciclistico Italiano), ma completamente ridisegnata. Noorda poi propose l'inversione delle lettere: si passò infatti da cTi (che andò bene per molti anni sia per il Touring Club Italiano, sia per la Consociazione turistica italiana, il nome che dovette assumere il Touring negli anni del fascismo) al più logico e razionale Tci.

Ma la collaborazione di Bob Noorda con il Tci non si fermò al nuovo marchio: l'intera linea editoriale e grafica del Tci fu ripensata sia nelle copertine di guide e libri illustrati, sia all'interno di molti volumi e durò praticamente un ventennio. Noorda era di casa al Tci, dove si fermava, nella sede di via Adamello a Milano anche per intere giornate. Sono caratterizzate dalla grafica di Noorda infatti le Guide Rosse a partire dagli anni Ottanta, così come le guide Verdi d'Europa e del Mondo, la collana Attraverso l'Italia, carte e atlanti (il celebre Atlante 1:200.000 con la nuova copertina verde), ma anche molti volumi inseriti in quello che si chiamava un tempo il Paccosoci (l'attuale Kit Touring) come i volumi Città da scoprire, Città d'Europa e Regioni e mete d'Europa.

Numerosissimi furono gli interventi del grafico olandese sulla produzione editoriale del Tci. Non è possibile elencarli tutti, ma ci piace ricordare l'ideazione della copertina della rivista Vie del Mondo, nata da una collaborazione con il National Geographic, e di una testata di Qui Touring, quella degli anni Novanta, con quella eleganza e purezza di stile che ha sempre caratterizzato i suoi lavori.