Tra i 21 filmati in concorso dedicati alle montagne del mondo che hanno avuto la passerella d'onore alla seconda edizione del filmfestival Terre alte di MIlano, all'auditorium S. Fedele le opere italiane hanno conquistato due premi su tre.

Il premio Touring, infatti, consegnato dal console regionale Tci Pino Spagnulo è andato a Supramonte, un magnifico filmato di Davide Melis, girato sul celebre altopiano dell'interno della Sardegna. Un documento importante e prezioso che ha fatto entrare lo spettatore nell'affascinante e sperduto mondo dell'altopiano, ricco di cavità carsiche, di resti archeologici, di fenomeni geologici superficiali e di gole inaccessibili (una per tutte: la Gola di Gorropu) che lo rendono, insieme ai suoi abitanti che lo conservano integro nel tempo, un pianeta a se stante della Sardegna.

Italiano anche il premio targato Cai, della sezione di Milano, consegnato dal presidente del Cai milanese Giorgio Zoja, a Herve Barmasse, alpinista e guida alpina valdostana (di Valtournenche), regista del film Non così lontano, opera che documenta l'apertura di tre nuove vie dello stesso Barmasse al Monte BIancio, al Cervino e al Monte Rosa.

Strepitoso per spettacolarità il film vincitore assoluto, questa volta non italiano, ma spagnolo, con il titolo in inglese Next stop Greenland (prossima fermata Groenlandia) della brava e giovane regista basca Lara Izagirre, che ha ricevuto il premio dal presidente del Festival Roberto Gualdi, ma con a fianco, molto soddisfatto il console generale di Spagna a Milano Emilio Fernandez Castaño. La storia si compone di una parte alpinistica, la scalata della montagna dal nome impossibile di Ulamertorsuaq, e del successivo volo dalla cima da parte di quattro base jumper, in pratica quattro saltatori nel vuoto dotati di parapendio per l'atterraggio finale. La giuria ha voluto assegnare il massimo premio a questo film perché, oltre allo spettacolare ambiente montano della Groenlandia e l'emozionante volo finale, la regista ha saputo ricostruire le emozioni, le ansie e infine la gioia dei protagonisti dopo il raggiungimento dell'impresa. Da segnalare, infine, una menzione speciale della giuria al film Tyndyk, del regista tedesco Franz Walther, che racconta le fasi di una spedizione alpinistica in Kirghizistan di Ines Papert attraverso le parole del figlioletto Manu di dieci anni. Ne esce un documento quanto mai originale e suggestivo, un diario personalissimo e fresco di una esperienza indimenticabile.

La serata finale con le premiazioni è stata allietata dal concerto Alpmusic del complesso Baraban, un gruppo musicale che sta riscoprendo ballate e canzoni tipiche delle vallate alpine, dal Piemonte al Friuli Venezia Giulia. Molto riuscito l'accoppiamento delle musiche dal vivo con immagini di feste popolari alpine girate nelle valli come la Bahio di Sampeyre o il Carnevale di Bagolino e Ponte Caffaro.

I tre film premiati saranno proiettati il 29 ottobre alle ore 20.30 al Cinema teatro Arca di MIlano (ingresso a pagamento, biglietto ridotto soci Tci) in corso XII Marzo, angolo via Bonvesin de la Riva.