Il legame tra Cracovia e il Giappone è tanto misterioso quanto antico. Tutto merito di Felix “Manggha” Jasiensky, artista e collezionista polacco vissuto all'inizio del secolo scorso che incontrò la cultura giapponese durante i suoi studi parigini e da allora accumulò migliaia di opere di ogni tipo. La sua collezione di oltre 15mila pezzi fu esposta varie volte in Polonia tra il 1901 e il 1913, e venne donata al museo nazionale di Cracovia nel 1920, alla morte di Jasiensky. Fino al 1994 la collezione rimase segregata nei depositi.

Poi, grazie anche all’aiuto del regista Andrzej Wajda, fu costruito un museo, progettato dall'architetto Arata Isozaki, dedicato esclusivamente all’arte e alla tecnologia giapponese. Il muzeum Sztuki i techniki Japonskiej è una struttura unica in Europa che funziona come un vero e proprio centro culturale dedicato al Giappone, con esposizioni che cambiano ogni tre mesi spaziando dall’arte al cinema, dai vasi antichi alla tecnologia. E rappresenta anche un ottimo indirizzo dove assaggiare del sushi con vista sul castello Wawel.

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La storia del Museo di arte e tecnologia giapponese di Cracovia la trovate sul prossimo numero di Speciale QuiTouring dedicato alla Polonia, in edicola dal 21 gennaio a 7 euro. E in tutti i Punti Touring a 5 euro, ma solo se siete soci.